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Medicina estetica: non solo immagine, ma anche etica e scienza

Medicina estetica: non solo immagine, ma anche etica e scienza


Gio 01/08/2024 | Dott. Gabriella Gentili |  Medico Certificato Ethigate

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Una riflessione di carattere etico per fare il punto su cosa è davvero la medicina estetica e su come, invece, venga erroneamente interpretata a causa di immagini fuorvianti che circolano sui media. Ce ne parla la dottoressa Gabriella Gentili, chirurgo plastico, relatrice nei più importanti congressi in Italia e all’estero.

Tra immagini social “fuori controllo” e inchieste TV parziali, mai come oggi la medicina estetica sta vivendo un momento di confusione, in cui la professionalità medica rischia di venire oscurata dalle news allarmanti sui danni da “punturine”. Sicuramente, il fenomeno c’è e rappresenta una piaga del settore, ma ridurre la professione del chirurgo plastico e del medico estetico a un mero “injector”, che stravolge i visi delle persone è fuorviante. E soprattutto, è poco rispettoso per tutti quei professionisti – la maggior parte – che invece svolgono la professione con serietà, coscienza e scrupolosità. 

Medicina estetica: il discorso etico non può più essere trascurato


Per replicare a tali false credenze, l’edizione 2024 del Congresso SIME di Roma ha avuto come filo conduttore il tema “Medicina estetica: immagine, etica e scienza”. 

«Oggi vediamo moltissime pazienti che pretendono di essere “iper-trattate”. Credo che il problema non sia tanto quello di medici estetici che propongono trattamenti “esagerati”, quanto quello di colleghi che, invece, non sappiano bene come dire di “no” di fronte a una richiesta eccessiva» sostiene la dottoressa Gentili.

Certo, poi bisogna affrontare l’altro lato della questione, domandarsi, cioè, perché alcuni pazienti, di ambo i sessi, chiedano un risultato trasformativo, quando in realtà la medicina estetica sta andando verso tutt’altra direzione, ovvero un orientamento rigenerativo con risultati naturali.

La responsabilità social e dei medici che non sanno dire “no”


A mio avviso, la questione responsabilità si può dividere in 2 punti: in primis, la seduzione dei social, e poi c’è la gestione del rapporto medico-paziente, che andrebbe reimpostata.
Spiego meglio: su Instagram e TikTok è più frequente vedere immagini dei PRIMA & DOPO di vari trattamenti, senza che compaia un minimo di spiegazione. O consigli vari da parte del medico estetico che ha lanciato il post sui social.

Ciò induce i potenziali pazienti a fermarsi all’effetto WOW, senza avere la possibilità di comprendere le indicazioni terapeutiche di quel trattamento. Che cosa ne deriva? Addio, senso critico! Ecco che alcuni pazienti possono desiderare quell’esatto risultato visto sui social, costi quel che costi. Ovvio, il discorso è generale e non riguarda tutti.

Le soluzioni per una medicina estetica responsabile


Per il bene dei pazienti è importante comunicare sui social in modo responsabile, cioè scrivere letteralmente che la medicina estetica non è solo fatta di “punturine”, ma assolve a tante altre funzioni nobili, quali: 

- perseguire il benessere dei pazienti, sia fisico che spirituale;

-  avere lo scopo di restituire armonia al viso (dopo l’alterazione dovuta all’età, a un dimagramento, malattia, ecc.);

- migliorare la salute della pelle, attraverso i nuovi trattamenti di medicina estetica rigenerativa come la biostimolazione con sostanze iniettive che aumentano la produzione di collagene, tra cui l’idrossiapatite di calcio.

La comunicazione corretta sui social


Fortunatamente, accanto a una comunicazione frettolosa e ingannevole sui social, si sta aprendo un filone di grande serietà che prevede podcast, talk show e video interviste patrocinati dagli enti riconosciuti di informazione e formazione medico-scientifica.

Lo scopo di questa comunicazione obiettiva è quello di “educare” i pazienti ad un corretto utilizzo della medicina estetica con una finalità principalmente preventiva e correttiva solo in caso di indicazione clinica. 

Ma per raggiungere questo livello di obiettività è necessario riuscire a trasferire tutte le informazioni in modo semplice e trasparente, senza filtri. Con eventuali spiegazioni scientifiche, ove necessario.

Oltre a ciò, noi medici abbiamo anche la responsabilità di dire dei “no”, se e quando è il caso di farlo. Per il benessere di pazienti e di tutta la categoria medica. Anche su questo le scuole di medicina estetica si stanno attrezzando per riportare il rapporto medico-pazienti sul giusto piano in cui il medico sappia suggerire il meglio per il paziente, anche a discapito di qualche follower in meno. A guadagnarci sarà la sua stessa professionalità e, nel lungo termine, quella di tutta la categoria.

 
In collaborazione con Alessandra Montelli.

 

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Gentili Gabriella

Autore

Chirurgia plastica,Medicina estetica

Dott. Gabriella Gentili

Medico Certificato Ethigate

Roma (RM)

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