(Ultima modifica 10.04.2024) Il rinofiller è una tecnica non chirurgica e non invasiva utilizzata in medicina estetica per il rimodellamento e la correzione di difetti estetici del naso. Le modifiche estetiche sono effettuate mediante l’utilizzo di sostanze riempitive iniettate nelle zone da trattare producendo una modifica della morfologia nasale. La principale sostanza utilizzata in questo tipo di trattamento è l’acido ialuronico. Possono essere utilizzate, da sole o in combinazione, altre sostanze con effetti semipermanenti o con l’obiettivo di paralizzare i muscoli dell’area nasale. Il rinofiller non è indicato per il trattamento dei problemi funzionali per i quali è necessario affidarsi alla rinoplastica.
Introduzione
Nell’ultimo decennio il rinofiller ha avuto una rapida diffusione, giustificata sia dai risultati ottenibili che dal costo e dall’immediatezza dell’intervento. L’applicazione della tecnica filler alla correzione del profilo nasale ha permesso alla medicina estetica di ampliare notevolmente il suo potenziale d’azione. Le sostanze che, generalmente, sono utilizzate per le iniezioni sono riassorbibili e anallergiche.
Al contrario delle sostanze utilizzate oggi, nel corso dell’800 furono avviati i primi rudimentali esperimenti sul rinofiller affidandosi a sostanze come la paraffina, una componente tossica per l’organismo. Il rinofiller, nell’accezione moderna del termine, è attestato negli esperimenti di Knapp e Vistnes che pubblicarono un articolo scientifico a riguardo nel corso del 1985.
Cos’è il rinofiller
Il rinofiller è un trattamento medico estetico finalizzato alla correzione della
morfologia nasale senza l’uso della chirurgia. Tale tecnica è basata sulle proprietà dei filler di modificare le strutture cutanee con iniezioni di sostanze quali l’
acido ialuronico, l’
idrossiapatite di calcio e l’
acido poli-L-lattico. L’intervento è mininvasivo e ambulatoriale senza particolari rischi e complicazioni per il paziente con una durata media di 15/30 minuti. Il rinofiller non consente di apportare modifiche strutturali al naso ma permette una correzione degli inestetismi con l’iniezione dei filler.
Le principali indicazioni dell’intervento sono riferibili a:
- correzione delle gobbe nasali
- naso con avvallamenti o profilo concavo
- inestetismi del dorso e della punta nasale
- inestetismi della piramide nasale
- correzione di esiti da rinoplastica
Rinofiller: controindicazioni al trattamento
Il rinofiller è una tecnica sicura e consolidata senza particolari rischi per la salute, ciononostante è consigliabile valutare con il proprio medico eventuali limitazioni dovute a reazione allergiche note ai componenti utilizzati o patologie dermatologiche o autoimmuni.
Il rinofiller è sconsigliato in soggetti che presentano:
- ipersensibilità o allergia ai componenti dei preparati
- stato di gravidanza o allattamento
- herpes, dermatiti virali o batteriche, e altre patologie dermatologiche
- malattie autoimmuni
- predisposizione alla formazione di cheloidi
- angina cronica ed endocarditi
- patologie psichiatriche
Il trattamento inoltre prevede che nei 15 giorni precedenti all’intervento non si assumano farmaci, ormoni e integratori capaci di interagire con le sostanze iniettate. Nello stesso periodo sono sconsigliati trattamenti laser per la cute o luce pulsata in grado di sensibilizzare particolarmente la pelle esponendola a risposte infiammatorie.
Rinofiller: il trattamento
Il percorso di avvicinamento al rinofiller è da considerarsi meno complesso rispetto alla rinoplastica benché sia necessario, allo stesso modo, procedere con una visita medica preliminare e l’individuazione dei risultati ottenibili in base alle richieste del paziente. Lo studio della morfologia del viso aiuta a produrre un piano d’azione mirato ad armonizzare il profilo del naso con il volto.
Il trattamento è eseguito a livello ambulatoriale senza l’ausilio di anestesia oppure mediante l’applicazione di una crema anestetizzante nei minuti precedenti all’intervento.
La durata della seduta è compresa tra i 15 ed i 30 minuti a seconda del tipo di filler richiesto e della zona da trattare. Le principali metodologie utilizzate nei trattamenti sono da ricondursi a
microiniezioni e tunnelizzazione, ovvero creazione di un percorso con ago e cannula e rilascio delle sostanze in fase di uscita dell’ago.
Dopo il trattamento il naso, in genere, tende a mostrare edemi ed ecchimosi che possono essere contenuti mediante impacchi di ghiaccio e l’applicazione di creme specifiche. Questi effetti sono solitamente passeggeri e tendono a scomparire nell’arco delle 72 ore successive all’intervento. Nella prima settimana è consigliabile non esporsi a fonti di calore nonché alla luce diretta del sole o a lampade abbronzanti.
I risultati
Nel corso della prima settimana dopo il trattamento i risultati sono ben visibili e pressoché stabili. Dal punto di vista estetico, il rinofiller consente di ottenere risultati soddisfacenti e paragonabili a quelli della rinoplastica. Di contro è da considerare l’effetto temporaneo, o semi temporaneo, dell’intervento con filler riassorbibili o semipermanenti. L’uso di silicone, o altre sostanze permanenti, è in disuso o vietato in molti paesi occidentali.
Sotto il profilo degli effetti collaterali,
la natura dei filler non espone i pazienti a particolari rischi per cui oltre a lieve gonfiore e lividi non sono noti altri effetti collaterali. La formazione di micronoduli nelle aree trattate è da considerarsi temporanea e limitata alle 24/48 ore dopo l’intervento. Nel caso di mancata o errata profilassi preoperatoria sono possibili recidive nei soggetti affetti da herpes.
Fonti:
- Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.
- Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.
- Davide D’amico, Manuale di Chirurgia Generale. Piccin 2018.
- Nicolò Scuderi, Manuale di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, Piccin, 2014.
- Alberto Carati, Il naso tra medicina estetica e chirurgia plastica,