La definizione di naso perfetto, in medicina estetica, non ha parametri specifici e definiti. Al contrario, tale definizione è del tutto relativa e può trovare validità solo in funzione di un determinato tipo di viso e per determinate forme. Il concetto di naso perfetto, inoltre, è influenzato dalle mode, dagli stili e dalle peculiarità di ogni singola società e cultura. Un ulteriore aspetto è dato dalla percezione che si ha di sé stessi e dei personali canoni estetici. In questi casi, è sovente il ricorso alla medicina e alla chirurgia estetica, in particolare ai trattamenti di rinofiller e rinoplastica.
Introduzione
Parlare di naso perfetto significa discutere sull’astratto: non esiste una forma perfetta né ci si può rifare a canoni specifici come modelli universalmente riconosciuti. La forma perfetta del naso è un concetto soggettivo e relativo.
Gruppi di ricercatori e medici estetici, periodicamente, pubblicano studi nei quali si individuano modelli di perfezione; nei fatti ognuno ha una idea diversa di perfezione che non può essere applicata a tutti in modo indistinto.
Piuttosto che di naso perfetto si dovrebbe parlare di naso ideale e naso reale, ovvero della propria aspirazione di modello nasale e delle reali possibilità di intervento partendo dal naso che si possiede.
Spesso, tra i modelli di naso perfetto sono citati quello di Kate Middleton e di Scarlett Johansson; entrambi presentano un angolo di 106° ed un leggero avvallamento sul dorso nasale. Tuttavia, rappresentano dei modelli scelti dalla maggior parte delle donne che richiedono una rinoplastica e non la migliore soluzione correlata alle specifiche del volto del singolo paziente.
Qual è il naso perfetto
Il modello di naso perfetto è quel tipo di naso percepito dalla maggioranza degli individui come tale. Oltre l’assunto teorico, i ricercatori hanno portato avanti studi specifici che aiutassero a determinare i parametri del naso perfetto. Senza avere alcuno strumento di misurazione, i soggetti intervistati hanno individuato come modello di perfezione il naso che presenta un angolo di 106° tra la
columella ed il
labbro superiore.
Un ulteriore parametro che è emerso durante le osservazioni è che al variare dell’angolo, diminuisce il gradimento ovvero ci si discosta dal modello di riferimento. Un
naso alla francese, ad esempio, anch’esso molto osannato, ha un angolo di 120°, al limite con i canoni espressi durante lo studio.
Se da un lato l’angolo della punta nasale è importante, non bisogna dimenticare l’armonia delle misure ed il posizionamento. La posizione ideale del naso è nel
terzo medio del volto con una larghezza pari al 70% della lunghezza del dorso nasale. Per la lunghezza ideale si parla di 50 mm circa, tuttavia è un parametro che va riformulato alla luce del singolo caso e proporzionato alle dimensioni del viso.
Come correggere il profilo del naso
La
correzione del profilo nasale è richiesta da quegli individui che provano una condizione di discomfort rispetto alla forma e alle dimensioni del proprio naso. Prima di intervenire chirurgicamente sulle
strutture osteo-cartilaginee il medico raccoglie tutte le informazioni necessarie dal paziente e lo informa sulle reali aspettative rispetto all’intervento. Alla
rinoplastica può essere preferito il rinofiller in quei casi in cui non vi è la completa certezza di voler intervenire definitivamente sul naso.
Il
rinofiller è eseguito mediante iniezione di sostanze “filler” nella zona da modificare. Tale tecnica può essere utilizzata solo in determinate condizioni e non ha un effetto definitivo. A seconda della sostanza utilizzata e dal metabolismo del paziente, il rinofiller esaurisce la sua efficacia dopo 8/12 mesi. La rinoplastica, al contrario, è una soluzione definitiva e permette di modificare profondamente le strutture del naso. Come ogni intervento chirurgico po' comportare alcuni effetti indesiderati.
Quali sono i rischi di un intervento al naso
Le
tecniche di rimodellamento del naso sono consolidate e sicure ma possono comportare alcuni rischi per la salute del paziente. Davanti agli esiti comuni legati all’intervento possono svilupparsi condizioni psicologiche di rifiuto; per tale ragione è fondamentale affrontare l’intervento solo dopo un consulto psicologico qualificato e, eventualmente, il ricorso al rinofiller temporaneo.
Se gli
effetti indesiderati comuni sono legati al sanguinamento, alle ecchimosi e agli edemi, non bisogna dimenticare che la rinoplastica può comportare rischi anche gravi. A seguito di un intervento di rinoplastica possono verificarsi
difficoltà respiratorie,
intorpidimento del naso,
asimmetria,
dolore cronico o persistente nonché la necessità di
interventi correttivi secondari.
In collaborazione con Pasquale Ambrosio
Fonti:
- Alessandro Gualdi, La rinoplastica manuale illustrato, Acta Medica Edizioni, 2014.
- Davide D’amico, Manuale di Chirurgia Generale. Piccin 2018.
- Anna Vanzan, Naso e libertà: l'ossessione per la rinoplastica nell'Iran contemporaneo, in Genesis: rivista della Società Italiana delle Storiche: Vol. X, n°1, 2011.
Vuoi avere maggiori informazioni?
CONTATTA IL MEDICO