Revisione: 10/07/2023
La blefaroplastica è un intervento di chirurgia estetica finalizzato a migliorare l’aspetto degli occhi. Nello specifico, il termine si riferisce ad un intervento orientato a ripristinare la funzionalità delle palpebre sebbene sia generalmente effettuato per fini estetici. La zona degli occhi, d’altronde, è una delle più importanti per quanto concerne la bellezza del viso ed influisce sull’aspetto del volto, rappresentando il primo biglietto da visita per ogni individuo.
Questo tipo di intervento è uno dei più comuni nell’ambito della medicina estetica, basti pensare alle sue applicazioni per contrastare i segni dell’invecchiamento come le zampe di gallina o le borse sotto gli occhi o disturbi come la ptosi palpebrale. L’intervento è sicuro e privo di effetti collaterali se non limitati alla possibile formazione di edemi, che si riassorbono nell’arco di poche ore, ed infezioni. Per quanto riguarda il processo di cicatrizzazione, l’incisione è effettuata generalmente nelle pieghe naturali della palpebra limitando i possibili effetti antiestetici nel periodo postoperatorio.
Ringiovanire lo sguardo con la blefaroplastica
Se gli occhi sono considerati lo specchio dell’anima, il loro aspetto, così come quello del
contorno occhi, rappresenta la parte più importante del viso. È attraverso la condizione del nostro sguardo che è possibile determinare lo stress, la tristezza o la felicità, oppure semplicemente i segni del tempo sulla nostra pelle. Non a caso, nel campo della medicina estetica la blefaroplastica è uno degli interventi più richiesti per chi vuole migliorare il proprio aspetto. Imperfezioni riguardanti gli
occhi e le
palpebre, possono rendere l’aspetto del viso stanco, meno piacevole, meno giovane o mostrare in modo distorto le espressioni facciali.
È indubbio che questa particolare zona del volto sia importantissima sul piano estetico e sul profilo psicologico. Proprio quest’ultimo punto alimenta complessi di accettazione che condizionano la qualità della vita peggiorando le relazioni sociali nonché la vita professionale. La blefaroplastica diventa, così, fondamentale per ridare al viso un aspetto giovane, piacevole e armonioso e ricostituire l’equilibrio mentale ed il benessere generale.
In quali casi sottoporsi ad un intervento di blefaroplastica?
Gli interventi di blefaroplastica si effettuano, di norma, nei casi in cui siano presenti:
- Disturbi e/o alterazioni della palpebra
- Perdita di tonicità della palpebra superiore o della palpebra inferiore
- Rigonfiamenti della palpebra
- Accumuli adiposi nelle palpebre
- Un contorno occhi irregolare
- Un rilassamento generale della cute
- Zampe di gallina, ovvero rughe.
- Borse sotto gli occhi
- Disequilibrio delle palpebre
Come prepararsi all’intervento delle palpebre superiori inferiori.
La preparazione all’intervento di blefaroplastica segue un necessario iter di valutazione da parte di un medico che si fa carico di determinare le tappe dell’intervento e soprattutto valutare le reali condizioni del soggetto. L’intervento è concepito in modo del tutto personalizzato a seconda del disturbo, del paziente e di altre situazioni che il chirurgo riterrà opportuno considerare. Come per tutti gli interventi di chirurgia estetica, questo tipo di intervento richiede al paziente alcune accortezze da rispettare nei giorni precedenti l’intervento.
Le
fasi preparatorie all’intervento sono chiamate ad eliminare tutti i possibili
rischi della blefaroplastica oltre a preparare il paziente all’operazione attraverso
esami diagnostici, interruzione di determinate
terapie farmacologiche e l’astensione dell’uso di particolari sostanze.
Le indicazioni generali prevedono dunque:
- L’eliminazione di fumo e alcool
- Esami clinici generali e specifici (emocromo, azotemia, glicemia, PT e PTT)
- Elettrocardiogramma
- Visita oculistica
- 8 ore di digiuno preoperatorio
- Detersione accurata della pelle del viso
L’intervento
L’intervento chirurgico di blefaroplastiche è solitamente eseguito sotto
anestesia locale. In rari casi e con determinate condizioni particolari, è possibile effettuare l’intervento sotto
anestesia generale. Nel caso di anestesia locale le dimissioni del paziente avvengono nella giornata dell’intervento mentre nel caso di anestesia generale segue una nottata di osservazione con le dimissioni nella giornata successiva. La durata complessiva della blefaroplastica è dipendente dal tipo di intervento e dalle singolari condizioni nelle quali il chirurgo è chiamato ad operare. Mediamente
la durata è di 45 minuti con tempi che possono variare da 20 minuti a circa un’ora e mezza.
Il chirurgo, nel corso dell’operazione, incide le palpebre in particolari punti per limitare l’effetto antiestetico delle cicatrici. L’incisione è subordinata, ovviamente, al particolare tipo di intervento che il chirurgo è chiamato ad effettuare. In linea di massima per la
blefaroplastica superiore l’incisione è localizzata alla piega naturale della palpebra stessa mentre per la
blefaroplastica inferiore l’incisione segue la piega delle palpebre sotto le ciglia. Nei casi in cui non si necessità la rimozione di pelle in eccesso ma solo di tessuto adiposo il chirurgo effettua un intervento di
blefaroplastica intra-congiuntivale che non prevede incisioni sulla parte esterna della palpebra.
È importante sottolineare che, anche in presenza di incisione sulla parte esterna della palpebra, le cicatrici rimangono di dimensioni ridotte e pressoché invisibili nella fase di apertura degli occhi. Gli effetti dell’intervento sono visibili nel corso delle ore successive con il progressivo assorbimento degli edemi tipici degli interventi chirurgici. Il recupero definitivo avviene nell’arco delle due settimane successive all’intervento.
Quali varianti esistono? Le tecniche usate.
La blefaroplastica può essere sostanzialmente distinta in:
- Blefaroplastica della palpebra superiore
- Blefaroplastica della palpebra inferiore
- Blefaroplastica completa (nel caso in cui riguardi tanto la palpebra superiore quanto quella inferiore)
- Blefaroplastica intra-congiuntivale (ovvero senza incisioni esterne e rimozione di tessuto cutaneo)
- Blefaroplastica con asportazione di tessuto osseo
- Blefaroplastica cantopessi (per mettere in tensione la palpebra inferiore allungandone i margini)
C'è il rischio di cicatrici?
Come per tutti gli interventi di chirurgia estetica in cui sono previste incisioni cutanee, gli uomini e le donne che si sottopongono ad un intervento di blefaroplastica sono preoccupati dall’idea che possano restare visibili sulla pelle delle
cicatrici. Le incisioni effettuate durante l’intervento sono molto ridotte, circa 2 millimetri, e effettuate in punti particolari della palpebra, solitamente nelle pieghe naturali della stessa. Per queste ragioni le cicatrici risulteranno parzialmente visibili solo con gli occhi chiusi. Inoltre bisogna tenere in considerazione che le moderne tecniche di sutura hanno permesso di ridurre gli effetti antiestetici delle cicatrici al minimo.
Le
fasi postoperatorie da blefaroplastica, come in altri interventi, sono importanti e fondamentali per un risultato positivo e per limitare i rischi di effetti collaterali. Le dimissioni avvengono nel corso della giornata dell’intervento o al massimo nella giornata successiva in caso di anestesia generale. Le
ecchimosi e gli
edemi emersi dopo l’operazione vengono riassorbiti nell’arco di pochi giorni per un
recupero totale entro i 15 giorni. A causa di queste condizioni potrebbe emergere una temporanea asimmetria dello sguardo nonché la possibilità di incorrere in temporanee lacrimazioni eccessive o fenomeni di “occhio secco”.
Sin dalla fine dell’operazione sarà necessario applicare sull’area ghiaccio proteggendo, inoltre, la zona interessata dall’esposizione diretta ai raggi solari per almeno i 3 mesi successivi. Per il dolore è possibile assumere comuni analgesici mentre la rimozione dei punti può essere effettuata dopo 4/5 giorni dopo i quali è possibile anche riprendere a truccarsi. Le anomalie sulla pigmentazione della cicatrice o delle aree circostanti, invece, possono, in alcuni casi, necessitare di alcuni mesi prima di ritornare alla condizione naturale.
A seguito dell’intervento il paziente dovrà:
- Seguire un’alimentazione leggera
- Applicare ghiaccio sulla ferita
- Assumere farmaci antibiotici prescritti
- Proteggere la ferita dai raggi solari e da agenti esterni
- Disinfettare opportunamente l’area
A seconda dei casi e del tipo di intervento il medico può prescrivere ulteriori indicazioni al fine di assicurare al paziente una regolare e perfetta guarigione.
Effetti collaterali
Come analizzato, la blefaroplastica non presenta particolari effetti collaterali e rischi per il paziente.
Il rischio dell’insorgenza di complicazioni è estremamente ridotto e riscontrabile solo in una percentuale esigua di casi. È importante precisare inoltre che la maggior parte degli effetti collaterali è temporaneo e comunque reversibile senza rilevanti rischi per la salute generale dei pazienti.
Tra gli effetti collaterali più comuni ci sono:
- Leggero intorpidimento
- Sensazione di stanchezza
- Gonfiori ed arrossamenti localizzati.
- Infezioni
I risultati della blefaroplastica
Sul piano delle aspettative, il risultato della blefaroplastica è visibile nel giro di pochi giorni cioè quando edemi ed ecchimosi rientrano mostrando la reale portata dell’intervento.
Dopo 15/30 giorni il contorno occhi ritorna alla sua condizione naturale mentre le cicatrici necessitano di un periodo di 3/4 mesi per mostrare la definitiva pigmentazione e gli effetti di una regolare cicatrizzazione.
I risultati definitivi mostreranno:
- Volto più fresco
- Espressione più vivace
- Contorno del viso più piacevole
- Scomparsa degli inestetismi
In ultima analisi bisogna tenere in considerazione che il risultato della blefaroplastica è legato alle iniziali aspettative del paziente. È necessario dunque valutare con il proprio medico i vantaggi ed i limiti della tecnica oltre ai concreti benefici raggiungibili al fine di rapportare le aspettative ad un risultato realistico.