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Blefaroplastica e altri interventi chirurgici per il viso

Blefaroplastica e altri interventi chirurgici per il viso


Gio 02/01/2020 | Dott. Gabriele F. Muti |  Medico Certificato Ethigate

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Il dott. Muti Gabriele ci spiega gli  interventi di chirurgia per il viso:  blefaroplastica, rinoplastica, mentoplastica, otoplastica,  lifting per il viso.

Intervento di Blefaroplastica (occhi)


Il paziente può presentare o un eccesso di cute o la presenza di ernie (borse) adipose, ovvero dei rigonfiamenti in regione palpebrale che rendono stanco ed appesantito lo sguardo.
La correzione viene eseguita mediante un intervento in anestesia locale senza il bisogno di alcuna degenza, con il quale si correggono tutte le palpebre oppure solo quelle inferiori o quelle superiori a secondo delle necessità.

Per le palpebre superiori si esegue una incisione a livello del solco, mediante la quale si eliminano sia le borse adipose che l'eccesso di cute.

Nelle palpebre inferiori l'incisione viene eseguita o in modo che si mimetizzi con il margine delle ciglia o per via trans-congiuntivale, senza lasciare cicatrici sulla cute, a secondo delle necessità del paziente, rimuovendo le borse adipose e la cute in eccesso, se necessario. È possibile, durante l’intervento, anche modificare la forma dell’occhio rendendolo più affusolato.
I punti vengono asportati dopo 4-5 giorni.

E' possibile che a seguito dell'intervento di blefaroplastica risultino delle ecchimosi e del gonfiore alle palpebre che ben presto tendono a scomparire. Si sconsiglia nei primi mesi una non prolungata permanenza al sole a meno che non si indossino degli occhiali da sole o delle creme solari a schermo totale.

Entropion: è un mal posizionamento del margine palpebrale (in genere inferiore) che tende a piegarsi verso il bulbo oculare per cui le ciglia sfregano contro il bulbo stesso provocandone una continua irritazione.

Ectropion: mal posizionamento del margine palpebrale (in genere inferiore) che tende a vertersi, allontanandosi dal globo oculare; in questo caso è l’esposizione congiuntivale, non più protetta dalla palpebra, a causare l’irritazione persistente.

Tale intervento di correzione è eseguito per riposizionare la palpebra inferiore/superiore in modo che possa aderire correttamente al globo oculare proteggendolo.
Deve essere accettato il giudizio del chirurgo sul tipo di intervento necessario e sul grado di correzione che può essere ottenuto senza conseguenze per ottenere il migliore risultato possibile per quel particolare problema.

L’incisione viene effettuata in modo che la cicatrice finale possa cadere 2-3 mm al di sotto del margine ciliare. La cute e il muscolo orbicolare sottostante vengono delicatamente scollati dai tessuti profondi, e nel caso di entropion i legamenti retrattori della palpebra vengono isolati, e reinseriti al tarso (la struttura che costituisce lo “scheletro” della palpebra); nel caso di ectropion invece la porzione laterale del tarso viene stirata lateralmente, in modo da avvicinarla al globo oculare, e ancorata tramite un punto alla parete laterale dell’orbita. In alcuni casi può essere necessario asportare una piccola porzione di tarso.

La durata del risultato dell’intervento in genere è definitiva. L’operazione richiede un tempo variabile fra mezz’ora ed un’ora.

Ptosi palpebrale


La ptosi palpebrale è legata ad un difetto di motilità della palpebra superiore che occlude parzialmente la visone del paziente e può essere di natura congenita, neurogena o meccanica.
L’intervento eseguito per riposizionare la palpebra superiore in modo che durante la posizione primaria di sguardo (sguardo diretto orizzontalmente) l’apertura dell’occhio risulti normale (margine palpebrale superiore all’altezza o 1 mm sotto il margine superiore dell’iride) nei casi di ptosi bilaterale, o il più possibile simmetrica rispetto alla controlaterale nei casi monolaterali.


Se sussiste ancora la funzionalità del muscolo che ha la funzione di sollevare la palpebra (muscolo elevatore) l’intervento consisterà nell’accorciamento o plicatura di tale muscolo (intervento di resezione dell’elevatore), altrimenti sarà necessario sospendere la palpebra al muscolo frontale (che farà le veci dell’elevatore) tramite una bandelletta di tessuto fasciale prelevato dalla gamba del paziente stesso.

Deve essere accettato il giudizio del chirurgo sul tipo di intervento necessario e sul grado di correzione che può essere ottenuto senza conseguenze per ottenere il migliore risultato possibile per quel particolare problema.
Il risultato può essere influenzato dalle condizioni di trofismo (grado di sviluppo) del muscolo elevatore, in particolare nei casi congeniti, per cui un intervento di resezione può non dare un risultato completo e potrebbe rendersi necessaria la ripetizione dell’intervento od un intervento “minore” di correzione.

La durata del risultato dell’intervento in genere è definitiva.
Gli interventi sono eseguibili in day-hospital o con un giorno di ricovero e il risultato finale lo si ha a 3 mesi circa.

 

Intervento di Rinoplastica (naso)


La correzione della piramide nasale ci consente di rimodellare, a secondo delle necessità, le imperfezioni della dorso e del punta, che possono essere alzati, abbassati, assottigliati o raddrizzati. L'intervento non è doloroso e non prevede cicatrici visibili, in quanto sono nascoste internamente alle narici.

Il paziente viene ricoverato presso la clinica il giorno stesso dell'operazione, che si esegue in anestesia generale, viene dimesso il giorno seguente, con una prima visita di controllo programmata dopo 2-3 giorni, e con il naso protetto da un gesso preparato durante l'intervento.
A seguito dell'operazione possono manifestarsi ecchimosi e gonfiore a livello delle palpebre che scompaiono entro una settimana circa, allorché si rimuove il gesso di protezione dal dorso del naso.

Si consiglia al paziente di evitare qualsiasi trauma e di ridurre al minimo l'esposizione al sole ed al freddo per circa 1 mese.

Contemporaneamente si possono correggere i difetti funzionali come le ipertrofie dei turbinati e le deviazioni del setto nasale per permettere una migliore respirazione.
Il paziente viene seguito per circa 6 mesi con controlli programmati fino alla sicura completa stabilizzazione della struttura.

 

Intervento di mentoplastica (mento)


Un armonioso profilo del viso è dato dal corretto rapporto di proporzione tra il mento ed il naso. La singola correzione può essere insufficiente ed insoddisfacente per il paziente.
Entrambi i difetti sono correggibili durante il medesimo intervento; per l'eccesso di mento si effettua un modellamento osseo, mentre per la insufficienza mentoniera si inserisce una protesi, in ambedue i casi senza lasciare alcuna cicatrice visibile.

Mentre la prima delle due operazioni necessita di un ricovero in clinica e di una anestesia generale, la seconda può essere eseguita anche in anestesia locale senza alcuna degenza.

 

Intervento di otoplastica (orecchie)


Le orecchie sporgenti sono spesso un problema psicologico importante per il paziente.
L'intervento di correzione consiste nell'eliminare un possibile eccesso di cartilagine o nel creare una piega cartilaginea affinché il padiglione auricolare assuma una normale conformazione.
L'intervento, che non lascia esiti cicatriziali visibili, viene eseguito in anestesia locale ed in regime di day-hospital.

Il paziente viene dimesso con una fasciatura di protezione per le orecchie e viene visitato per un controllo dopo 3-4 giorni allorché viene rimossa la medicazione. I punti vengono asportati dopo circa 10 giorni, e si consiglia di indossare per la notte una fascia, come quella dei tennisti, che funga da para-orecchie per un mese.

Lobi auricolari bifidi

Le orecchie sporgenti sono spesso un problema psicologico importante per il paziente.
L'intervento di correzione consiste nell'eliminare un possibile eccesso di cartilagine o nel creare una piega cartilaginea affinché il padiglione auricolare assuma una normale conformazione.
L'intervento, che non lascia esiti cicatriziali visibili, viene eseguito in anestesia locale ed in regime di day-hospital.

Il paziente viene dimesso con una fasciatura di protezione per le orecchie e viene visitato per un controllo dopo 3-4 giorni allorché viene rimossa la medicazione. I punti vengono asportati dopo circa 10 giorni, e si consiglia di indossare per la notte una fascia, come quella dei tennisti, che funga da para-orecchie per un mese.

 

Lifting e mini-lifting viso (viso)


L'invecchiamento è un processo inarrestabile che colpisce tutti i nostri organi compresa la cute del viso e del collo con la formazione di rugosità più o meno evidenti e di rilassamenti della pelle soprattutto a livello delle guance e della regione sottomentoniera.

Lo scopo del lifting è quello di ringiovanire l'aspetto del paziente cancellando quanti più segni del tempo sia possibile, senza la presunzione di bloccare l'invecchiamento, che procede sui tessuti del paziente, agendo comunque su di una condizione sicuramente migliore rispetto a quella procedente l'operazione.

L'intervento, che viene eseguito in anestesia generale e prevede una degenza di 4-5 giorni, consiste nello stirare la pelle del viso e del collo posteriormente e verso l'alto e nella riposizionarla dopo averne eliminato gli eccessi.

La cicatrice risulta essere prevalentemente tra i capelli eccetto un breve tratto in regione auricolare. I primi punti vengono rimossi dopo 5 giorni circa, mentre i rimanenti dopo ulteriori 5-6 giorni; a questo punto le ecchimosi e l'eventuale gonfiore dovuto all'intervento saranno quasi del tutto scomparsi.

Talora possono essere indicate delle correzioni particolari quali il lifting temporale, che elimina le rugosità in regione frontale e solleva il sopracciglio, o il lifting cervicale che elimina pieghe del collo e la rilassatezza cutanea in regione sottomentoniera.

Doppio Mento


La lipectomia sottomentoniera è un intervento chirurgico che rimuove l’eccesso di grasso che produce il cosiddetto “doppio mento”. L’intervento è indicato (cioè può dare buoni risultati) solo se la pelle del collo è ancora dotata di elasticità e non è sovrabbondante; in quest’ultimo caso l’unica soluzione valida è data dal lifting del collo, che è un intervento più impegnativo. In caso di piccole lassità si propone anche la Serlipolisi in grado di dare una moderata tensione con un trattamento medico-ambulatoriale, senza ferite chirurgiche e/o esiti cicatriziali.

La durata del risultato dell’intervento varia da individuo a individuo. In molti casi non si ha una recidiva, ma in altri con il passare del tempo la cute diventa più lassa, più ridondante rendendo necessario un intervento maggiore (mini-lifting del collo). L’intervento viene eseguito ambulatorialmente in anestesia locale (se necessario con una lieve sedazione) con una piccola incisione di 3 mm attraverso cui si inserisce una cannula per la aspirazione del tessuto adiposo e il paziente può ritornare a casa il giorno stesso.

In alcuni casi l’operazione consiste in una incisione di circa 4 cm. eseguita in corrispondenza della piega naturale fra il mento e il collo, nello scollamento delicato della cute della regione anteriore del collo dai tessuti sottostanti, nella rimozione del tessuto adiposo in eccesso, e nella sutura mediana dei margini rilassati del muscolo platisma.

Alla fine dell’intervento, viene fatta una medicazione compressiva che dovrà essere tenuta per almeno 4-5 giorni.

In casi più importanti si finisce con l’eseguire un Mini-lifting del collo con la rimozione del tessuto cutaneo in sede retro-auricolare. in questo caso con piccoli scollamenti è possibile riposizionare i tessuti del collo.

il tempo di guarigione in questi casi è abbastanza rapido e nel giro di una settimana il paziente torna ad una normale vita di relazione.

Fili di sospensione, lifting ambulatoriale


Il lifting con i fili di sospensione è indicato per quei pazienti in cui si iniziano a vedere dei piccoli rilassamenti dei tessuti in regione frontale per le sopracciglia, per la regione zigomatica, per i solchi naso-genieni, per l’angolo della bocca ed il margine mandibolare.

È un trattamento ambulatoriale che dura da 30 a 45 minuti a secondo delle aree da trattare. I fili vengono posizionati sottocute ed ancorati al derma nella regione in cui devono dare trazione. Possono residuare delle piccole ecchimosi che si risolvono in pochi giorni e non interferiscono con l’attività lavorativa del paziente. Il risultato è immediato e dura fino a 1-2 anni.

Lipofilling e lipostruttura


Il lipo-filling è consigliato sia qualora il paziente richieda un aumento volumetrico in qualsiasi regione del volto o per il trattamento delle depressioni cutanee, od in caso di piccole lassità da assottigliamento del tessuto sottocutaneo da invecchiamento. Questa tecnica utilizza del tessuto adiposo del paziente che viene prelevato mediante una siringa dalla regione peri-ombelicale o dalle cosce con una singola iniezione.

Il tessuto adiposo prelevato viene inserito nella zona che necessita di aumento volumetrico (come labbra, solchi o sotto le aree depresse), previa centrifugazione del materiale ed eventuale raccolta di cellule staminali. L'operazione viene eseguita in anestesia locale in ambulatorio.

Nella sede di intervento il gonfiore persiste per pochi giorni. Il risultato finale è legato alla quantità di tessuto attecchito; in tali casi il risultato è permanente.

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Muti Gabriele F.

Autore

Chirurgia plastica,Medicina estetica

Dott. Gabriele F. Muti

Medico Certificato Ethigate

Milano (MI)

Piantedo (SO)


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