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La tossina botulinica per risultati naturali con le nuove tecniche

La tossina botulinica per risultati naturali con le nuove tecniche


Mer 13/07/2022 | Dott. Giovanni Brunelli

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Per capire l’importanza di questo farmaco in ambito medico estetico, va fatta chiarezza dopo tanta disinformazione, soprattutto per informare in modo etico e scientifico chi vorrebbe approcciarsi a trattamenti medico estetici. 

Pensate che molti pazienti visitati la prima volta da un medico estetico confondono la tossina botulinica con i filler. Fare chiarezza ci aiuta a dissipare le fake news e lo facciamo insieme al Dr. Giovanni Brunelli, chirurgo plastico e medico estetico.

«Il primo dato da sapere è che la tossina botulinica utilizzata in ambito estetico è un farmaco, regolamentato quindi dall’AIFA, e che può essere impiegato in tutta sicurezza e senza alcun pericolo per il paziente. Inoltre, i suoi effetti sono temporanei e completamente reversibili.»

Naturalezza del risultato


«Per quanto riguarda la temuta “paralisi” paventata da alcune persone, si può dire che ormai si tratta di esperienze del passato. Negli ultimi anni la ricerca farmaceutica è andata avanti, e poi sono cambiati i trend di costume. Sino a 10 anni fa andava di moda la fronte completamente liscia con rughe stiratissime. Se da un lato le richieste dei pazienti vi si adeguavano, dall’altro lato le tecniche medico-estetiche con neurotossina non erano raffinate come oggi».

Che risultati si possono ottenere con la tossina botulinica?


«Oggi con la tossina botulinica si possono ottenere risultati molto naturali che preservano l’espressività del viso. Rispetto al passato si usano dosi decisamente inferiori di neurotossina, che portano sì a un miglioramento delle rughe di espressione, ma con la possibilità di muovere tutti i muscoli».

Facciamo un esempio per spiegare meglio. 

«Fino a qualche anno fa, nel tentativo di “stirare” le rughe dalla fronte si incorreva nel rischio di uno sguardo cupo, in quanto il sopracciglio non poteva più essere sollevato. Specifico che il muscolo frontale (in cui si inietta la tossina ndr) è lo stesso che muove le sopracciglia, ed è proprio quello che, contraendosi continuamente, determina le rughe della fronte. Oggi la tecnica è stata perfezionata, e prevede di iniettare la tossina botulinica in dosi misurate e in punti precisi. Ciò evita il temuto risultato del viso immobile di una volta. 

Un risultato ancora più naturale si ottiene, inoltre, con una nuova tecnica molto sofisticata: si tratta di microiniezioni intradermiche con dosaggi ridotti, da effettuarsi in punti diversi poco distanti da quelli dove è stata iniettata precedentemente la tossina a livello muscolare. Per questo motivo, è fondamentale la perfetta conoscenza dell’anatomia e delle caratteristiche del viso del paziente».

Per aprire lo sguardo: quando è consigliata la tossina botulinica e quando la blefaroplastica?


«Sono due trattamenti diversi: la blefaroplastica elimina la pelle in eccesso dalla palpebra superiore, ed è consigliata quando c’è ptosi, una condizione che significa “discesa” delle palpebre.

La tossina botulinica serve sì ad aprire lo sguardo, ma di certo non a togliere l’eccesso di pelle. Aiuta a distendere le rughe intorno agli occhi, le cosiddette zampe di gallina».

Dove si fa il trattamento con tossina botulinica?


«Le indicazioni in scheda tecnica specificano che la tossina botulinica può essere iniettata sul terzo superiore, cioè la parte alta del viso che va dall’attaccatura dei capelli all’inizio degli zigomi.
Dove non si fa, invece? Sul terzo medio e il terzo inferiore del viso perché potrebbero verificarsi asimmetrie. Oggi però ci sono innumerevoli studi, pubblicati su riviste autorevoli, che mostrano un uso sicuro della tossina botulinica su tutto il viso. Trattandosi però di zone off label, è bene affidarsi a medici di grande esperienza nel trattamento con la tossina botulinica».

La tossina botulinica è pericolosa in medicina estetica? 


«La tossina botulinica ha effetti completamente reversibili, è in assoluto la sostanza più sicura che c’è in medicina estetica, che non può provocare quindi un danno permanente».

Per rassicurare meglio i pazienti, ci può spiegare perché? «Il muscolo viene parzialmente “denervato” dalla tossina botulinica, la quale impedisce che ai nervi sia rilasciato un mediatore chimico (aceticolina) che determina la contrazione del muscolo. E così questo si muove meno. Tuttavia, questo processo innesca un meccanismo fisiologico per cui il muscolo a poco a poco si reinnerva, riprendendo a muoversi. In teoria, ci si potrebbe sottoporre continuamente al trattamento di tossina botulina perché non si instaura resistenza.

Qual è la differenza tra filler a base di acido ialuronico e tossina botulinica?


«L’acido ialuronico è una sostanza naturale che riempie la ruga, e per questo motivo si chiama filler (traduzione dall’inglese riempitore). E poi è un dispositivo medico. La tossina botulinica, invece, non è un filler perché non riempie, ma riduce la forza muscolare che, in alcuni punti del viso, dà origine alle rughe (le cosiddette rughe di espressione). E poi la tossina botulinica è un farmaco.

I due trattamenti possono essere associati, o meglio seguiti uno a distanza dell’altro per risultati più soddisfacenti sull’aspetto invecchiato del viso.»

Quando si vedono gli effetti della tossina botulinica?


«A partire da 48 ore dopo il trattamento che raggiunge il suo massimo dopo 12 giorni».

Quanto dura?


«Le indicazioni farmaceutiche garantiscono un risultato durevole 4 mesi, ma gli effetti arrivano anche a 6 mesi, dipende dalla profondità della ruga e dalle condizioni individuali».

 
In collaborazione con Alessandra Montelli.

 

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