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Biocompatibile


Lun 09/05/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

Il termine biocompatibile indica una sostanza in grado di adeguarsi all’organismo umano in maniera efficace, senza provocare reazioni immunitarie o infiammatorie di natura reattiva; in medicina estetica, la parola biocompatibile sta a segnalare quelle sostanze impiantate nell’organismo a fini estetici come ad esempio nel trattamento di filling con acido ialuronico oppure nell’impianto biofibre di capelli biocompatibili. In genere, in accordo con la definizione stessa del termine, l’utilizzo di sostanze biocompatibili è ben tollerato dall’organismo, scatenando molto di rado reazioni immunitarie avverse.

COS’È

In medicina estetica e in dermatologia, il termine biocompatibile si applica a quei trattamenti che prevedono l’uso di sostanze impiantate nel corpo umano, ben tollerate da quest’ultimo e solo raramente rigettate.

La composizione delle sostanze di filling come l’acido ialuronico costituisce un buon esempio di sostanza biocompatibile, al pari dei capelli impiantati durante le procedure di Hair Implant System.

NOMI ALTERNATIVI E A COSA SERVE

Il termine biocompatibile è anche noto, nel gergo medico, come “biotollerato” e trova largo utilizzo e svariati usi nel campo della medicina estetica.

Le sostanze biocompatibili possono adempiere a vari scopi, come ad esempio concorrere a un effetto di volumizzazione facciale nel caso di un filler, oppure fungere da innesto e radice nel caso di un impianto biofibre di capelli.

È implicito sottolineare quanto l’utilizzo di tali sostanze sia di fondamentale importanza quando si va a intervenire nei processi fisiologici del corpo umano: utilizzare infatti sostanze artificiali o non riconosciute dal sistema immunitario potrebbe facilmente dare adito a pericolose reazioni avverse, anche piuttosto gravi.

INDICAZIONI IN MEDICINA ESTETICA E DERMATOLOGIA

Nel campo della medicina estetica e della dermatologia, le sostanze biocompatibili trovano utilizzo soprattutto nel trattamento volumizzante filling e nell’impianto di capelli biofibre.

Vediamo dunque nello specifico in cosa consistono questi trattamenti:


  • Filling con acido ialuronico


L’acido ialuronico rappresenta uno degli elementi fondamentali della matrice extracellulare e viene spesso inserito nelle composizioni farmaceutiche che mirano a restituire al tessuto sottocutaneo nuova vitalità e proprietà rigeneranti.

Nel trattamento di inestetismi come le oppure in aree del viso non particolarmente “piene”, l’acido ialuronico è la sostanza biocompatibile elettiva per l’iniezione nella cute durante il trattamento di filling, ossia la procedura ambulatoriale che ha lo scopo di conferire volume e idratazione alle porzioni del corpo designate, come alcune parti del viso.

Quasi mai l’acido ialuronico evoca avverse reazioni immunitarie e l’intervento comporta un alto tasso beneficio/rischio; tuttavia è possibile fugare ogni dubbio effettuando un rapido test intradermico allergico per valutare la piena e assoluta biocompatibilità dell’acido ialuronico.

  • Impianto di capelli biocompatibili Biofibre


La procedura ambulatoriale di dermochirurgia di impianto di capelli biocompatibili, anche denominata Biofibre, permette il facile superamento del disagio di quelle persone che, loro malgrado, vanno incontro a una perdita totale o selettiva di capelli dal proprio cuoio capelluto, in seguito a problemi come alopecia androgenetica o infezioni fungine.

Il trattamento avviene nel giro di poche ore grazie all’utilizzo di un implanter automatico che provvede, previa disinfezione del cuoio capelluto, a impiantare ciascun capello nel punto designato, direttamente a livello del tessuto sottocutaneo.

A parte la possibile formazione di cicatrici e arrossamenti circoscritti, l’impianto di capelli biocompatibili è una procedura sicura e testata e solo raramente produce piccole complicazioni.

PROPRIETA’

Le proprietà di cui dispongono le sostanze biocompatibili utilizzate nella medicina estetica sono:

  • Perfetta integrazione della sostanza con le cellule e l’intorno cellulare nella zona di impianto/iniezione;

  • Bassa o nulla capacità di evocare una pronta risposta dal sistema immunitario;

  • Assenza di segni di infiammazione acuta come arrossamenti, edemi e sensazione di calore nelle zone cutanee sede di impianto/iniezione;

  • Lunga durata e tenuta della sostanza, la quale solo dopo un tempo abbastanza lungo va incontro a una fase di deterioramento.


RISCHI, COMPLICAZIONI ED EFFETTI COLLATERALI

Sebbene rari, gli effetti collaterali e le complicazioni determinate dall’utilizzo di sostanze biocompatibili possono riassumersi in:

  • Eritema reattivo ed edema localizzato;

  • Rash cutaneo;

  • Sensazione di prurito e bruciore;

  • Formazione di cicatrici, resistenti al riassorbimento;

  • Febbre ed elevazione anomala della temperatura corporea;

  • Comparsa di fenomeni di natura immunitaria, che possono portare al rigetto o a febbre.


FONTI:

  • Nicolò Scuderi. Manuale di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. Padova: Piccin; 2014

  • Fabio Rinaldi. Trapianto di capelli. Gaggiano (Milano): Poletto; 2004.


 


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