Mer 04/02/2015 | Dott. Gabriele F. Muti | Medico Certificato Ethigate
Volete provare un vero seno nuovo per un paio giorni, giusto il tempo di vedere come vi sta? Non è fantascienza, ma una nuova possibilità offerta dalla medicina estetica.
Oggi si può avere un'anteprima realistica dell'intervento al seno grazie ad un trattamento ambulatoriale già effettuato da alcuni anni negli U.S.A. per mostrare alle pazienti il risultato estetico raggiungibile con la chirurgia.
Le nuove tecnologie 3D riescono a ricreare sullo schermo del computer una previsione sufficientemente realistica di come apparirà un seno con una certa protesi piuttosto che un'altra, ma certamente un seno vero è un'altra cosa e con un'immagine digitale non saprete mai come vi starà quell'abito scollato che sognate di indossare o come vi sentirete guardandovi allo specchio dopo la mastoplastica.
Il concetto alla base del trattamento è quello di aumentare il volume della mammella, ma invece che farlo inserendo una protesi e utilizzando una tecnica chirurgica, lo si fa con della soluzione fisiologica iniettata con una puntura, tramite un ago.
La soluzione fisiologica altro non è che una soluzione salina composta da sodio e cloro, utilizzata in tutti gli ospedali del mondo per reidratare o diluire farmaci da somministrare con iniezioni endovenose. È assolutamente sicura e priva di controindicazioni poiché è una soluzione inerte completamente riassorbibile.
Non crea problemi di natura patologica e non esistono rischi di reazioni allergiche.
Il trattamento si svolge in ambulatorio e dura circa 15-20 minuti. Non servono antidolorifici, l'unico fastidio è quello della puntura. La quantità di soluzione iniettata in ogni regione mammaria varia dai 100cc ai 200cc a seconda della fisionomia della paziente e delle dimensioni che si vogliono ottenere.
La soluzione viene posizionata in profondità, nello spazio tra la ghiandola mammaria e il muscolo pettorale, dove si impiantano anche le protesi nell'intervento al seno. Il volume creato è quindi coperto dalla ghiandola mammaria, non soltanto dalla pelle.
Mediamente vengono effettuate quattro punture per regione mammaria e a fine seduta l'unico segno visibile sarà il punto di accesso dell'ago. È consigliabile non assumere aspirina da una settimana prima del trattamento: le proprietà anticoagulanti del farmaco potrebbero facilitare la comparsa di ematomi legati alla puntura dell'ago.
Considerando la distensibilità della cute della regione mammaria, il risultato è molto vicino, in termini di volume e di aspetto, a quello di una mastoplastica additiva.
Visivamente è possibile osservare un risollevamento parziale del seno ed un aumento volumetrico.
Il risultato da un'idea della proiezione che si può dare al seno con l'intervento e fornisce elementi utili alla scelta della dimensione della protesi, ma non della forma che è invece legata alla situazione anatomica di partenza. Nel momento in cui si dovesse decidere di voler affrontare la mastoplastica additiva, la scelta della protesi spetterebbe al chirurgo che saprà optare per la migliore alternativa a seconda dei desideri e della fisionomia della paziente. In una paziente magra si tratterà probabilmente di una protesi anatomica "a goccia"; in una paziente che parte da un discreto volume la scelta tra protesi tonda o a goccia farà poca differenza.
Dopo l'iniezione di soluzione fisiologica il seno risulterà al tatto più consistente poichè l'acqua ha una compattezza diversa rispetto al tessuto ghiandolare e rispetto ovviamente alle protesi utilizzate per l'intervento chirurgico.
La sensazione al tatto potrà variare anche in funzione dell'età della paziente a causa dei cambiamenti che avvengono negli anni nei tessuti. Nelle pazienti più giovani il seno risulterà più duro e compatto. In pazienti più anziane il turgore sarà leggermente minore, specie dopo la menopausa, quando la ghiandola mammaria viene sostituita da una maggiore quantità di tessuto adiposo.
L'effetto del trattamento dura 2-3 giorni, ma da la sensazione del risultato definitivo ottenibile con una mastoplastica additiva.
La metodica dell'iniezione di soluzione fisiologica si presta anche ad essere effettuata occasionalmente, per avere un seno più pieno e sodo in occasioni particolari come un matrimonio o un evento speciale.
Il vantaggio di questa metodica è che in poco tempo il seno torna allo stato iniziale attraverso il rissorbimento graduale della soluzione fisiologica. Il corpo assorbe lentamente il liquido e nella giornata successiva all'iniezione la paziente tende ad urinare più del solito.
Non ci sono problemi a dormire a pancia in giù. Essendo la soluzione iniettata in un compartimento ben preciso tra la ghiandola mammaria e il muscolo pettorale, non c'è alcun pericolo che il liquido migri altrove. L'unica controindicazione a dormire proni è il relativo fastidio si può provare, ma la sensazione è del tutto personale e assolutamente legata alle sensazioni personali della paziente.
È possibile tornare alle normali attività dopo la seduta ambulatoriale e vedere da subito l'effetto dell'iniezione. La paziente può indossare dei capi d'abbigliamento e osservarsi attentamente davanti allo specchio per capire se quello è il risultato che le piacerebbe ottenere con l'intervento chirurgico.
L'iniezione di soluzione fisiologica è l'ideale per le pazienti che vogliono aumentare il volume del seno, ma sono titubanti sul il risultato o sul tipo di tecnica (tessuto adiposo o protesi mammarie).
Un caso che ho affrontato recentemente è quello di Giorgia, una giovane donna di 32 anni che sin da adolescente non si sentiva a proprio agio con il suo seno, piccolo e a suo giudizio poco femminile.
È giunta alla mia attenzione perché desiderava già da qualche anno sottoporsi ad un intervento di mastoplastica additiva, ma non riusciva a rendersi conto di come si sarebbe sentita con un volume diverso dal semplice reggiseno imbottito di una taglia più grande che era solita indossare.
Alla determinazione nel voler aumentare il proprio seno corrispondeva una grande indecisione sul risultato desiderato. Ho proposto perciò a Giorgia di provare con un'anteprima reale del volume che avrebbe potuto ottenere con l'intervento.
La paziente ha accettato il mio suggerimento e abbiamo proceduto con l' iniezione della quantità di soluzione fisiologica più adatta alle sue proporzioni corporee.
Finalmente Giorgia ha potuto vedersi allo specchio e osservarsi accuratamente per capire se quel volume la faceva sentire a proprio agio. Ha provato a indossare un bikini, un reggiseno nuovo e un abito scollato. Quando ha compiuto la sua scelta di affrontare l'intervento, lo ha fatto in maniera più tranquilla e consapevole perchè poteva contare sull'idea molto realistica che aveva avuto modo di farsi con il trattamento temporaneo.
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