La mastopessi è un intervento chirurgico estetico che solleva e ridisegna il seno cadente, riposizionando il capezzolo e l'areola per ottenere un aspetto più giovane e armonioso. È indicata per le donne con ptosi mammaria a causa dell'invecchiamento, delle fluttuazioni di peso, della gravidanza o dell'allattamento. Questa procedura mira a migliorare l'estetica del seno, correggendo la ptosi mammaria e restituendo fiducia alle donne.
Introduzione
La percezione del seno femminile ha subìto una significativa evoluzione nel corso dei secoli, passando da un simbolo di fertilità e maternità a un ideale di bellezza influenzato da tendenze sociali e culturali. Tuttavia, è importante considerare come la ptosi mammaria rappresenti un disagio importante per le donne a prescindere dall’età, sia per ragioni estetiche che meramente pratiche. La mastopessi offre una soluzione per migliorare l'estetica e il benessere di un seno cadente, elimina le asimmetrie e permette di riequilibrare, anche sotto il profilo psicologico, la percezione di sé.
Che cos’è la mastopessi
La
mastopessi, conosciuta anche come
lifting del seno, è una procedura chirurgica estetica mirata a correggere l'afflosciamento del seno e a ripristinarne la forma e l'elasticità.
Durante l'intervento, il chirurgo
rimuove l'eccesso di pelle e di tessuto ghiandolare, ridisegna la forma del seno e solleva il capezzolo e l'areola per ottenere un aspetto più giovane e armonioso.
A seconda del grado di afflosciamento e delle preferenze del paziente, possono essere utilizzate diverse tecniche chirurgiche, come la mastopessi periareolare, la mastopessi a "T" inversa o la mastopessi verticale.
In quali casi è indicata la mastopessi
La mastopessi è consigliata per le donne che desiderano
migliorare l'aspetto del proprio seno cadente.
Questo intervento è adatto per coloro che hanno perso elasticità e volume nella zona mammaria o che presentano i capezzoli cadenti. È importante sottolineare che la
mastopessi non aumenta la dimensione del seno, ma piuttosto
ne corregge la forma e la perdita di tono.
La mastopessi è indicata nei seguenti casi:
- Caduta fisiologica del seno: La mastopessi è raccomandata per le donne che presentano un seno afflosciato a causa di fattori come l'invecchiamento, le fluttuazioni di peso, la gravidanza o l'allattamento al seno. Questo problema si manifesta con una perdita di tonicità e di elasticità dei tessuti mammari.
- Ptosi mammaria: La ptosi mammaria si verifica quando il capezzolo e l'areola sono posizionati più in basso rispetto alla piega inframammaria, conferendo al seno un aspetto cadente. La mastopessi solleva e riposiziona il capezzolo e l'areola, restituendo un aspetto più giovane e rialzato al seno.
- Asimmetria del seno: Se una donna ha una significativa asimmetria nella forma o nell'altezza del seno, la mastopessi può essere utilizzata per raddrizzare e bilanciare le dimensioni dei seni, creando un risultato più armonioso.
- Miglioramento dell'estetica del seno: Alcune donne scelgono la mastopessi per migliorare l'estetica del loro seno, anche se non presentano un afflosciamento significativo. Possono desiderare un seno più sollevato, compatto e giovanile per ragioni personali o per raggiungere un ideale estetico specifico.
Come viene eseguita la mastopessi
Prima dell'intervento, il chirurgo esamina attentamente le mammelle
alla ricerca di segni infiammatori, asimmetrie e irregolarità, effettuando una palpazione completa.
Durante questa fase,
valuta il grado di ptosi delle mammelle, classificandolo come lieve, moderato o severo. Il medico documenta il tutto fotograficamente e prescrive ulteriori esami di laboratorio e di imaging per approfondire la situazione.
Prima dell'intervento, viene raccomandato alla paziente di
evitare fumo, alcol e farmaci anti-aggreganti nelle due settimane precedenti.
La mastopessi è un intervento chirurgico estetico che viene eseguito in sala operatoria
sotto anestesia generale o locale con sedazione. Il procedimento prevede diversi passaggi principali:
- Incisione: Il chirurgo effettua delle incisioni sulla superficie del seno, seguendo una tecnica specifica basata sul grado di afflosciamento del seno e sulle preferenze del paziente. Le opzioni di incisione comuni includono la mastopessi periareolare (intorno all'areola), la mastopessi verticale (areola fino alla piega inframammaria) e la mastopessi a "T" inversa (areola fino alla piega inframammaria con una componente orizzontale).
- Rimozione dell'eccesso di tessuto: Attraverso le incisioni, viene rimosso l'eccesso di pelle, di tessuto ghiandolare e, se necessario, di grasso dal seno afflosciato. Questo ridimensionamento consente di ridare al seno una forma più tonica e giovane.
- Riposizionamento del capezzolo e dell'areola: Durante l'intervento, il chirurgo solleva e riposiziona il capezzolo e l'areola per ottenere una posizione più giovane e armoniosa. In alcuni casi, può essere necessario ridimensionare l'areola per adattarla al nuovo profilo del seno.
- Sutura: Dopo aver rimodellato il seno, il chirurgo utilizza suture chirurgiche per chiudere le incisioni. Le suture possono essere tradizionali (rimosse in un secondo momento) o assorbibili (si dissolvono da sole nel tempo).
- Bendaggio e supporto: Dopo l'intervento, il seno viene bendato e coperto con un bendaggio elastico o una benda compressiva per ridurre il gonfiore e fornire sostegno al seno durante la fase iniziale di guarigione.
Tempi di recupero e risultati della mastopessi
Dopo l'intervento di mastopessi, è normale sperimentare
gonfiore, ecchimosi e dolore moderato nel seno per i primi giorni o settimane.
Il chirurgo prescriverà farmaci per il controllo del dolore e fornirà istruzioni per una corretta cura del seno durante il periodo di recupero.
Il tempo di recupero può variare da persona a persona, ma generalmente si consiglia di
evitare sforzi fisici intensi per almeno 4-6 settimane.
I risultati della mastopessi sono visibili immediatamente dopo l'intervento, ma è importante considerare che il seno potrebbe subire
lievi cambiamenti nel corso dei mesi successivi a causa della guarigione e del processo di adattamento del tessuto.
In collaborazione con Pasquale Ambrosio
Fonti:
- Nicolò Scuderi. Manuale di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. Padova: Piccin; 2014
- Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.
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