Trenta, quaranta o sessant’anni. Qual è l’età corretta per effettuare la biostimolazione del viso e quando è consigliata?
Una premessa: la biostimolazione del viso va bene a qualsiasi età. Si tratta di un trattamento che ci permette di andare a migliorare, in generale, la qualità della pelle e di renderla più luminosa e ben idratata. Grazie alla biostimolazione, si può rallentare il processo di invecchiamento a beneficio della skin quality.
Naturalmente, a seconda dell’età delle pazienti, si possono effettuare dei trattamenti di stimolazione diversi. Nelle pelli più giovani, per esempio, attraverso l'utilizzo dell'acido ialuronico e del glicerolo, possiamo migliorare l'idratazione e il tono mentre, nelle donne più mature, utilizzeremo l’idrossiapatite di calcio iper diluita, per stimolare la produzione di collagene ed elastina. La produzione di nuovo acido ialuronico e di nuovo collagene, andrà quindi a migliorare non solo il tono e la luminosità, ma anche la compattezza della pelle, per un risultato ancora più efficace e completo.
Ma l’età della pelle non sempre corrisponde all’età anagrafica. Possiamo trovarci di fronte a una giovane donna di 30 anni che, dopo aver subito una forte esposizione al sole, o aver perso molto peso in poco tempo, avrà una mancanza di tonicità e di volumi molto netta. In questo caso diventa più efficace una stimolazione con idrossiapatite di calcio, rispetto a un trattamento con acido ialuronico. Allo stesso tempo, possiamo trovarci con una donna di 45 anni che non ha particolari necessità se non quella di stimolare l’idratazione e illuminare la pelle. In questo caso utilizzeremo l'acido ialuronico e il glicerolo. Molto dipende anche dal grado di foto-aging individuale.
Medicina estetica
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