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Si può correggere il solco lacrimale?

Si può correggere il solco lacrimale?


Mar 21/05/2024 | Dott. Gianluca Russo

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Non è una borsa né una vera occhiaia: il solco lacrimale è una linea diagonale che attraversa l’area sotto l’occhio, dall’angolo interno verso lo zigomo. Costituisce una fonte di disagio perché fa apparire il viso sempre stanco e provato. E poi non è facile mimetizzarlo con il make-up.
Fortunatamente in medicina estetica c’è una tecnica mini-invasiva per correggere il solco lacrimale, con il filler a base di idrossiapatite di calcio. Ce ne parla il dottor Gianluca Russo, medico estetico, presidente della Società Italiana Radiofrequenza Non Ablativa (SIRNA).

Che cos’è il solco lacrimale?


È una depressione nella regione perioculare che va dall’angolo interno dell'occhio verso il basso, solcando appunto l’area compresa tra le palpebre inferiori e l’inizio degli zigomi. Il solco lacrimale non sempre dipende dall’età, ma può essere congenito, comparendo anche nei giovani sotto i 30 anni. Sicuramente l’invecchiamento cronologico contribuisce a una sua maggiore evidenza. Inoltre, questo “canale” più o meno scavato può coesistere con le occhiaie o le borse, con cui non va confuso.

Si può correggere il solco lacrimale con la medicina estetica?


Sì, anche perché questa linea “infossata” rappresenta una fonte di disagio per persone di tutte le età. Molti mi riferiscono di temere che, durante una conversazione, gli altri si concentrino proprio sui solchi lacrimali anziché sulle loro parole! La buona notizia è che esiste un filler che restituisce un aspetto più levigato all’area sotto gli occhi, poiché riduce sensibilmente la profondità del solco lacrimale. 

Qual è il filler più indicato per ridurre il solco lacrimale?


Uno dei filler che si è rivelato tra i più efficaci contro i solchi sotto gli occhi, è quello a base di idrossiapatite di calcio. È una sostanza naturale che si trova anche nel nostro organismo (in particolare nelle ossa e nei denti) che ha la particolarità di ristrutturare la pelle. Cosa vuol dire? Che stimola la produzione di collagene, la fibra più importante del derma, il che si traduce concretamente in una pelle dall’aspetto più sano, quindi meno “depresso” dalla tipica linea infossata del solco lacrimale.

Quanto durano gli effetti?


Fino a un anno, poiché l’idrossiapatite di calcio, la sostanza del filler in questione, non ha solo una funzione correttiva che si esaurisce nel momento in cui viene iniettato. Ma dura per diversi mesi successivi al trattamento, proprio grazie alla caratteristica specifica dell’idrossiapatite di calcio di stimolare il collagene, che è ciò che fa sì che la pelle “resti” liscia a lungo, ovvero non solcata.

Per i solchi lacrimali è più indicato l’idrossiapatite di calcio o l’acido ialuronico?


A differenza dell’acido ialuronico, l'idrossiapatite di calcio è una sostanza che non richiama acqua, quindi evita la formazione di un eventuale gonfiore dovuto al richiamo stesso di acqua. In caso contrario, ci troveremmo con il rischio di una sorta di borsa o di una ipercorrezione indesiderata. Invece l’idrossiapatite di calcio, ristrutturando tutta la pelle circostante, la rende più tonica e levigata, senza aree depresse (i solchi lacrimali) né gonfiori.

Ci sono avvertenze da sapere prima di sottoporsi a questo trattamento?


Sì, è fondamentale rivolgersi solo a medici estetici che hanno seguito corsi di formazione sul filler di idrossiapatite di calcio nell’area attorno agli occhi. Essendo una regione anatomica molto delicata da trattare, bisogna essere sicuri di essere nelle mani di professionisti competenti in questo trattamento molto specifico. Solo così si può ottenere non solo un buon risultato, ma anche la pronta gestione di eventuali complicanze, che riguardano tutti i trattamenti di medicina estetica, nonostante l’uso, per definizione, di sostanze riassorbibili. E questo è un aspetto su cui il paziente deve essere sempre informato.

 
In collaborazione con Alessandra Montelli.

 

 

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Russo Gianluca

Autore

Medicina estetica

Santa Maria Capua Vetere (CE)


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