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Tossina botulinica: viso fresco e riposato

Tossina botulinica: viso fresco e riposato


Mer 25/05/2022 | Dott. Daniela Siragusa

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Parliamo di tossina botulinica. Un tempo lo si diceva del trucco. Oggi il fortunato slogan sulla naturalezza del risultato lo si può applicare anche al ritocco estetico! Dimenticate le facce paralizzate o decisamente gonfie: le nuove tecniche e i nuovi prodotti permettono di raggiungere effetti molto più gradevoli, che rispettino cioè l’unicità della persona. Con la medicina estetica ci si può vedere senz’altro “ringiovaniti”, ma il pericolo di non riconoscersi allo specchio appartiene ormai al passato. Ne parliamo con la Dottoressa Daniela Siragusa, medico estetico, che tra le sue specializzazioni annovera anche ostetricia e ginecologia e per questo ha un’attenzione particolare verso i problemi delle donne.

Il desiderio di stare bene con se stessi


«Al di là del trattamento specifico, ciò che chiedono davvero i pazienti – in particolar modo, le donne – è di stare bene nei propri panni. Vorrebbero vedersi al meglio, ritrovando magari il viso disteso di qualche anno prima, ma poi temono che i lineamenti risultino trasformati» – esordisce la dottoressa. «Alcune persone si vedono troppo invecchiate, quando invece hanno solo perso un po’ di freschezza; altre, invece, non riconoscono di avere un volto segnato che necessita di un ritocco più strong (sempre se lo si desidera). Insomma, ciò che conta è la percezione di sé, un aspetto che le nuove tendenze di medicina estetica stanno prendendo sempre più in considerazione. 

È importante rispettare sia l’unicità del volto ma anche come il paziente si percepisce, senza forzarlo in nessuna direzione. Il compito di noi medici è proprio offrire una consulenza in quello che io chiamo progetto di ringiovanimento che sia il più possibile naturale».

Ritrovare un viso più fresco e riposato


Da dove si comincia in questo “percorso di ringiovanimento” tramite la medicina estetica? «Di solito, io suggerisco di partire correggendo le rughe del terzo superiore, cioè l’area del viso che va dalla fronte al contorno occhi. A volte occorre solo intervenire in piccoli punti di queste zone per vedersi subito meglio, così da avere la sensazione di sembrare più giovani». Con quale trattamento? «Un alleato della giovinezza del viso è senz’altro la tossina botulinica, ma – attenzione – non perché elimina le rughe come se volesse “spianarle”, bensì perché aiuta a distendere l’espressione del volto».

A cosa serve la tossina botulinica in medicina estetica?


«La tossina botulinica è un farmaco che decontrae i muscoli del viso, fungendo da miorilassante (rilassante dei muscoli ndr). Per capire la sua azione, immaginiamo i movimenti della mimica facciale: essendo continui e spesso involontari, determinano le cosiddette rughe di espressione, che col tempo si imprimono sul viso anche in condizioni di riposo. Ebbene, la tossina botulinica è come se rallentasse questi movimenti frequenti. Così la pelle si solca meno rispetto a quanto farebbe se i muscoli strategici non fossero trattati». 

In realtà, non è necessario arrivare alla formazione delle rughe per vedersi invecchiate o non piacersi più. A volte il viso assume un’espressione contratta perché contratti sono i muscoli facciali. Può dipendere da tanti fattori (la stanchezza, un pensiero ricorrente, un gesto involontario ecc.): il viso si contrae, facendoci apparire tristi o arrabbiate, anche se non lo siamo. In più, pare che il riposo non basti a distendere davvero i lineamenti. È un evento correlato al tempo che passa. Ed è proprio questo il caso in cui intervenire con la tossina botulinica. Qualche iniezione nei punti giusti e il viso ritrova la sua freschezza, come dopo una lunga, lunghissima vacanza!».

La funzione preventiva della tossina botulinica


«Come si diceva, il segreto della tossina botulinica è la sua funzione di rilassare i muscoli facciali che stanno sotto la ruga, già presente o che si sta per formare. Se si inietta in piccole quantità (unità), si ottengono correzioni minime che però danno grandi risultati in termini di freschezza. Ciò vuol dire che all’esterno il ritocco non si vede, ma il bello è che la paziente lo sa. Questo è già tanto, perché lei si vede meglio, spesso più bella, con ovvie conseguenze sull’autostima. In più, è libera dallo “stress” di giustificarsi se abbia fatto qualcosa o meno al viso.

Inoltre, grazie alla sua azione rilassante e distensiva dei muscoli, la tossina botulinica aiuta a prevenire la formazione delle rughe. Se un tessuto non viene “stropicciato” con frequenza, non resterà segnato. Sulla pelle accade la stessa cosa». 

Dove si inietta la tossina botulinica?


«Secondo le indicazioni ministeriali, la tossina botulinica va iniettata nel terzo medio superiore, cioè attorno agli occhi, sulla fronte, vicino alle sopracciglia e sul procero, ovvero il muscolo che si trova alla radice del naso, responsabile della cosiddetta ruga glabellare. In un certo senso, la tossina botulinica bilancia la forza dei vari muscoli del viso. Alcuni “spingono” verso l’alto (muscoli elevatori) e altri verso il basso. A complicare le cose subentra la forza di gravità: è proprio questa sorta di riequilibrio, data dalla tossina botulinica, a rendere il viso più fresco e rilassato.

Se la paziente è molto segnata, si può prevedere di scendere via via sugli altri piani del viso, iniettando la tossina botulinica dove la forza di gravità agisce in maniera più forte. Ma è bene precisare che il terzo medio inferiore è una zona off label della tossina botulinica, cioè non è autorizzata all’uso. Tale pratica diventa pertanto responsabilità del medico che per questo motivo suggerisco di selezionare con grande attenzione: l’esperienza e la manualità sono molto importanti ai fini del risultato estetico. E poi è un fatto di salute».

Con la tossina botulinica si possono avere risultati naturali?


«La risposta è assolutamente affermativa! La tossina botulinica in ambito estetico non paralizza i muscoli, quindi, non blocca il viso in un’espressione innaturale. Le nuove tecniche prevedono l’utilizzo del farmaco iperdiluito che quindi viene iniettato in quantità molto ridotte. In questo modo, non solo si riesce a muovere il viso, ma si conservano anche quelle piccole rughe di espressione che rendono il viso autentico. La nuova concezione della tossina botulinica verte sul fatto che permette di ottenere trattamenti di neuromodulazione estetica. Cosa vuol dire? Con la tossina botulinica si modula, cioè si controlla la forza contrattile del muscolo, riducendola, senza mai bloccarla. A tutto vantaggio della naturalezza del risultato».

Ogni quanto tempo fare il trattamento con tossina botulinica?


«Ogni 6 mesi e non prima di 4 mesi di distanza l’uno dall’altro. Naturalmente la frequenza può essere più o meno ridotta, a seconda dei casi».

Ma poi come si torna?


«In realtà le rughe non tornano mai profonde come prima, perché la muscolatura, contraendosi meno, “educa” la pelle a restare liscia, in quanto questa non viene sollecitata dai continui movimenti mimici. Inoltre, col tempo si può diminuire la quantità di tossina botulinica proprio in virtù di questa correzione operata dal farmaco stesso».

Cosa non si può fare dopo un trattamento con tossina botulinica?


«Un tempo, dopo l’iniezione di tossina botulinica, si doveva stare dritti e immobili per un bel po’ di tempo. Adesso dopo 20 minuti si può tornare alla vita di sempre. Semmai il giorno della seduta è sconsigliato andare in palestra o sottoporsi a sport eccessivi».

Si rischiano ecchimosi?


«No, perché le punture sono davvero microiniezioni effettuate con ago sottilissimo e indolore».

E lo si può ripetere quando si vuole?


«Sì, perché la tossina botulinica non dà effetti collaterali. Inoltre, oggi esistono farmaci che contengono il principio attivo puro, cioè privo delle proteine accessorie che in alcune formulazioni vengono aggiunte alla tossina botulinica per rendere il prodotto più stabile. Ciò può indurre l’organismo a sviluppare una resistenza immunitaria che renderebbe vano il trattamento, annullando cioè i suoi effetti. La tossina botulinica pura, invece, elimina in partenza il rischio di immunoresistenza, garantendo risultati sicuri ed efficaci» - conclude la dottoressa.

Se si vuole far sparire la stanchezza dal volto, senza alterare l’espressività né trasformare i lineamenti, la tossina botulinica è il trattamento d’elezione. Le nuove tecniche di medicina estetica consentono risultati naturali, poiché fanno uso di quantità ridotte e iperdiluite di farmaco.

In collaborazione con ALESSANDRA MONTELLI.

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