Mar 15/03/2022 | Dott. Tommaso Bianchi
Nei trattamenti di medicina estetica la tossina botulinica serve per ridurre il tono di un muscolo facciale che, contraendosi continuamente, diventa ipertonico e determina le rughe di espressione. È il caso delle rughe glabellari (i solchi tra le sopracciglia), delle zampe di gallina (le linee attorno agli occhi) e delle rughe sulla fronte.
Ma cosa vuol dire “muscolo ipertonico”, di preciso? Sul viso accade lo stesso che nel resto del corpo: i muscoli che muoviamo continuamente – per ovvi motivi di mimica – col tempo diventano più contratti anche da fermi, quindi più tonici (da qui il termine “ipertonici”). Questa associazione di ipertono muscolare e movimento ripetuto nel tempo dà origine alle rughe di espressione. Si pensi al gesto involontario di aggrottare le sopracciglia o di stringere gli occhi per ripararsi dalla luce. Questi sono i punti in cui si manifestano i primi solchi, dettati dalle contrazioni muscolari ripetute.
È proprio su queste rughe che interviene la tossina botulinica. In che modo? La neurotossina rilassa il muscolo, nel senso che ne riduce la forza contrattile, aiutandolo quindi a ridurre il tono e a distenderlo. La pelle risulterà, quindi, più “stirata” e levigata. È importante comprendere che l’azione della tossina botulinica non è riempitiva delle rughe, e per questo motivo non va confusa con l’azione dei filler per esempio a base di acido ialuronico. La sua funzione è quella di decontrarre il tessuto muscolare che è sottostante al tessuto cutaneo, con il risultato di appianare la ruga, ed evitare che peggiori.