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Rinofiller: rimodellare il naso senza bisturi

Rinofiller: rimodellare il naso senza bisturi


Lun 23/11/2020 | Dott. Giulio Giammarioli

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Tra gli interventi più richiesti in chirurgia estetica c’è senza dubbio il rimodellamento del profilo nasale. Il naso è infatti posto proprio al centro del viso, è uno degli elementi principali e caratterizzanti del nostro volto. Il “ritocchino” al naso può essere richiesto sia per motivi puramente estetici, quando ad esempio una “gobba” o una “sella” sono molto accentuate e per questo rovinano l’armonia del volto nel suo complesso. Rifarsi il naso d’altra parte può essere invece una necessità, quando il difetto coinvolge anche la struttura osteo-cartilaginea dell’organo e compromette, in maniera più o meno marcata, la funzionalità respiratoria. Il classico esempio è il setto nasale deviato, una deformazione della lamina osteo-cartilaginea posta verticalmente tra le due cavità nasali, che può causare una serie di disturbi tra cui difficoltà nel sonno, ostruzione nasale, problemi respiratori in genere, bocca secca ed epistassi frequente.

Quando il difetto del naso compromette la qualità della respirazione difficilmente si può fare a meno del bisturi: bisogna agire anche sulla struttura osteo-cartilaginea, e questo non si può realizzare attraverso una tecnica mini invasiva. Quando però l’imperfezione è puramente estetica, se la forma di partenza è idonea, è possibile correggerla con tecniche di medicina estetica iniettiva: in questo caso il rinofiller può sostituire una rinoplastica.

Rispetto alla rinoplastica, che è un vero e proprio intervento chirurgico, il rinofiller è un trattamento che si può eseguire in ambulatorio: meno rischi, non richiede né ricovero e né anestesia, non è necessario un periodo di convalescenza ma con le opportune accortezze si può tornare immediatamente alla vita sociale. Un altro grande vantaggio è il fatto che il rinofiller, rispetto una rinoplastica chirurgica, non stravolge la forma del naso e il paziente non corre il rischio di non riconoscersi o non accettarsi.

Trattasi di un trattamento iniettivo, quindi di un filler, generalmente a base di acido ialuronico, una sostanza naturalmente presente nell’organismo, e in quanto tale ampiamente tollerata, biocompatibile e riassorbibile. Chimicamente è un disaccaride, quindi uno zucchero, in grado di legare a sé moltissime molecole di acqua. In medicina estetica si sfrutta questa proprietà per riempire volumi e modellarli, il che permette di correggere una vasta gamma di inestetismi sia congeniti e sia legati all’invecchiamento cutaneo. Filler a base di acido ialuronico vengono difatti utilizzati anche per volumizzare labbra troppo sottili, o per ripristinare i volumi persi a causa del fisiologico cedimento cutaneo legato all’invecchiamento. Esso dona al viso e alla pelle un aspetto più giovane, proprio perché in grado di idratare la pelle in profondità e quindi restituire turgore insieme ad una naturale freschezza.

Nel caso specifico dei difetti del naso, i filler a base di acido ialuronico permettono di correggere il profilo modellandolo e restituendo volume laddove mancante, quindi di perfezionare o raddrizzare la forma originaria.

Il rinofiller è inoltre un trattamento più accessibile. Spesso infatti, si rinuncia a correggere un inestetismo del profilo nasale perché non ci si vuole sottoporre ad un intervento chirurgico per correggere un difetto puramente di natura estetica. Il rinofiller permette invece di ottenere il risultato desiderato senza bisturi e senza tutti i rischi naturalmente legati a un intervento chirurgico.

Quali sono i principali difetti del profilo nasale


Il naso è uno degli aspetti peculiari del viso: può dare o togliere personalità all’individuo e può essere più o meno perfetto, ma la chiave è capire se, qualsiasi sia la forma o la particolarità, esso si trovi in armonia con il volto nel suo complesso.

I difetti più comuni del profilo nasale sono la mancata linearità (il naso “storto”), la gobba e la sella.

Il naso storto è un difetto spesso associato a un setto nasale deviato: in quel caso può essere necessaria una rinoplastica, se invece è associato a traumi meccanici e non compromette la funzionalità respiratoria, si può correggere anche con il rinofiller.

La gobba e la sella sono inestetismi che caratterizzano il dorso del naso: nel primo caso, esso il dorso appare più prominente (naso “a gobba”), nel secondo caso è presente invece una depressione più o meno accentuata (naso “a sella”).

Un altro difetto abbastanza comune riguarda invece la punta del naso “cadente”: una punta rivolta più verso il basso, che tende a intristire il volto. Tutto il contrario del classico nasino “alla francese”, ossia con la punta all’insù. Il rinofiller è un’ottima tecnica per correggere anche questo inestetismo.

Esistono poi dei nasi di forma particolare, definiti spesso come nasi “importanti” perché danno personalità al volto per delle caratteristiche particolari molto accentuate, che invece alcune persone desidererebbero attenuare.

Tra i vari, possiamo descrivere un naso “aquilino”, con un dorso molto sporgente e simile al becco di un’aquila; un naso “a patata”, dalla punta molto rotonda e tondeggiante, tanto da dare al viso un aspetto perennemente bambinesco; o ancora un naso definito “greco”, caratterizzato da una radice particolarmente alta.

Il compito del medico estetico è quello di valutare, sulla base della forma del naso di partenza e di quella desiderata dal paziente, quale sia l’approccio corretto per rendere quel particolare profilo il più possibile armonico con il resto del volto e con la persona nel suo complesso.

 

Rinofiller: come funziona la tecnica


La tecnica prevede l’inoculo di boli di filler in 3 punti strategici:

  • Dorso del naso: deposito del filler al di sopra dell’eventuale gibbo per permettere il livellamento della ‘gobbetta’ con conseguente innalzamento dell’angolo naso-frontale.

  • Punta del naso: deposito di un bolo di filler al di sopra della cupola delle cartilagini alari per sollevare e triangolare la punta, aumentare la Tip Projection e permettere a valle un ulteriore livellamento del gibbo.

  • Columella: deposito di filler a livello della base della columella per aumentare la Tip Rotation e sollevare ulteriormente la punta.


Fondamentale è l’accurata scelta del paziente la cui forma di partenza del naso deve essere idonea alla effettuazione del trattamento.
Lo scopo del trattamento è quello di posizionare il filler nei punti giusti in modo che il naso sembri più piccolo e proporzionato con il resto del viso, questo concetto lo chiamiamo ‘Nose Paradox’.

 

Rinofiller: durata dei risultati, rischi e controindicazioni


La durata degli effetti del trattamento è di circa un anno, nel corso del quale il prodotto viene gradualmente riassorbito.
Ripetendo la procedura nel tempo il risultato diventa semi-permanente perché si accumula sia il prodotto iniettato (acido ialuronico e/o idrossiapatite di calcio) sia il collagene neo-prodotto dal nostro organismo nel punto in cui abbiamo depositato il filler.

Le complicanze possibili, come tutti i trattamenti iniettivi, sono: gonfiore e arrossamenti soprattutto il giorno seguente, piccoli ematomi che possono venire in tutti i punti che abbiamo trattato, leggera dolorabilità nei giorni immediatamente successivi.

Il naso è una zona anatomicamente molto particolare per cui si deve prestare particolare attenzione e iniettare sempre il minor quantitativo possibile di prodotto, in modo da non ledere le delicatissime strutture vascolari della zona. In letteratura sono descritti dei casi di ostruzione (da embolia o da compressione) delle arterie che passano in questo distretto con conseguenze gravissime come ischemia e/o necrosi della cute della punta del naso e/o compromissione visiva. È quindi fondamentale che il trattamento sia effettuato da personale esperto con una approfondita conoscenza anatomica d ella zona. Una eventuale complicanza grave deve essere riconosciuta immediatamente in modo da evitare un danno permanente. Nel caso in cui il paziente provi dolore importante e noti alterazioni della colorazione della cute nelle 24-48h successive al trattamento deve immediatamente consultare il medico.

Nelle giuste mani questo trattamento riesce dare risultati straordinari con bassi rischi e grandissima soddisfazione da parte del paziente (effetto Wow!). Il valore e l’efficacia della Medicina Estetica risiedono nella possibilità di realizzare importanti interventi migliorativi, che non stravolgano però l’aspetto delle persone ed il loro modo di essere. In poco tempo e senza costi esorbitanti, si riescono a risolvere problematiche (una ruga indesiderata, una “gobba” sul naso, ecc.) che altrimenti, con la loro sgradita presenza, continuerebbero a inficiare l’equilibrio e il benessere psico-fisico di ciascuno di noi. Insisto sempre nel dire che la Medicina Estetica ha un importante effetto “terapeutico” dal punto di vista psicologico, ed è alla portata di tutti, con l’accortezza di rivolgersi a professionisti qualificati e preparati. Per me la soddisfazione più grande è quando un paziente ride o si commuove vedendo il risultato finale del lavoro che abbiamo ottenuto in ambulatorio.

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Giammarioli Giulio

Autore

Medicina estetica

Civitavecchia (RM)

Roma (RM)


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