di Francesca Frediani e Johanna Rossi Mason
Con la consulenza scientifica della Dottoressa Michela G.Galimberti, Medico Specialista in Chirurgia Plastica, Estetica e Ricostruttiva.
“Il
micro-botox è un approccio innovativo per gestire la tossina più famosa del mondo” è il parere di Michela G.Galimberti, chirurgo estetico: “Prevede l’uso di dosi minime di tossina botulinica diluita, la proteina prodotta dal batterio clostridium botulinum altamente purificata, per correzioni della
texture cutanea, come migliorare la
grana della pelle, controllare la
produzione di sebo e diminuire il diametro dei
pori. Denominato anche ‘mesobotox’ o botox cutaneo consiste in
piccole dosi multiple iniettate superficialmente, agisce quindi a
livello cutaneo superficiale senza intervenire sulle
rughe dinamiche ma livellando le linee più superficiali di viso e collo”.
Espressione più morbida e texture della pelle perfetta
Controlla efficacemente
rossore, dimensione dei pori e l’oleosità della pelle. Iniettato meno in profondità ammorbidisce l’
espressione del paziente con un
risultato estremamente naturale, come quello ottenuto con l’uso di un filtro fotografico modulato da luci sapienti. La tecnica è stata messa a punto dal chirurgo plastico di Singapore Woffles Wu: le punturine sono fatte a circa un centimetro di distanza l’una dall’altra con un ago sottilissimo di 4 millimetri, creando una specie di
tessitura. Le sedute durano circa 15 minuti e i risultati si apprezzano dopo 2-3 giorni.
Ritocchi solo due volte l’anno
Il
look appare fresco, riposato, luminoso e più giovane grazie alla
texture più compatta della pelle. I risultati durano tra i 3 e i 6 mesi e possono essere prolungati grazie ad un uso combinato di preparato a base di
acido ialuronico.
Cocktail benefico per la pelle
“Questo tipo di
cocktail ha dimostrato di funzionare con effetto sinergico, e da una parte l’acido ialuronico favorisce la produzione di
collagene ed elastina, grazie ad una energica stimolazione dei fibroblasti, proprio quella
proteina che tende a diminuire con l’età e che rappresenta l’impalcatura cutanea , mentre la tossina botulinica migliora la texture”prosegue la Dottoressa Galimberti “Fondamentale è la scelta del medico che esegue il trattamento perché l’
iniezione intradermica è più difficile da eseguire di quella tradizionale (intramuscolare). La procedura può portare a lieve gonfiore, arrossamento e lividi che scompaiono in qualche giorno e possono essere temporaneamente mascherati dal make up. Come tutti i trattamenti i rischi non sono mai completamente a zero, per questo è necessario rivolgersi ad uno specialista esperto”.
Controindicazioni? La
pelle secca che potrebbe peggiorare a causa della diminuzione della
secrezione sebacea indotta dal trattamento. Ricordiamo infatti che il
sebo è un potente agente protettore che contribuisce alla
giovinezza della cute.
Il trattamento risulta quindi molto adatto a pazienti giovani, con piú di 18 anni, con pelli grasse e miste che desiderano controllare l’oleosità della pelle, ed è stato suggerito anche in quelle pazienti con acne tardiva.
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