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Biostimolazione rigenerativa

Biostimolazione rigenerativa


Ven 06/09/2024 | Dott. Stefania Guida

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Nella medicina estetica, la biostimolazione rigenerativa è diventata sempre più popolare per migliorare l'aspetto della pelle e rallentare il processo di invecchiamento. Analogamente alla medicina rigenerativa, alcuni degli obiettivi della biostimolazione rigenerativa riguardano non solo la rigenerazione delle diverse componenti della cute ma anche la possibilità di mantenere un certo bilancio tra le componenti della stessa (es. rapporto tra i diversi tipi di collagene). I principali attori di questo processo rigenerativo sono i fibroblasti, ovvero le cellule che producono collagene ed elastina, e che nel corso degli anni presentano una progressiva riduzione della loro attività. Alcuni trattamenti volti a questo obiettivo includono terapie con iniettabili e tecnologie che sfruttano ultrasuoni oppure luci e sorgenti luminose oppure aghi.

Terapie con iniettabili autologhi (di derivazione dai tessuti del paziente) e/o eterologhi (sostanze chimiche):


- Terapia con cellule staminali derivate dal grasso: per la rigenerazione dei tessuti danneggiati o invecchiati, con diverse modalità di “somministrazione”

- Fattori di crescita es derivati dal PRP (plasma ricco di piastrine): Alcuni trattamenti prevedono l'uso di fattori di crescita, sostanze che possono stimolare la proliferazione e la differenziazione cellulare, favorendo la produzione di collagene, migliorando l'elasticità e la tonicità della pelle. Tuttavia, questa procedura presenta una stretta regolamentazione in Italia che ne consente l’utilizzo solo in alcuni centri.

- Iniezioni di filler es. a base di idrossiapatite di calcio: L'idrossiapatite di calcio è una sostanza biocompatibile, completamente riassorbibile che stimola, in modo meccanico, i fibroblasti a produrre nuovo collagene, con una proporzione delle diverse tipologie di collagene analoga al tessuto sano. Inoltre, determina la produzione di nuova elastina e di proteoglicani. Si osserva anche una neoangiogenesi nei tessuti trattati.

-Iniezioni di acido ialuronico: L'acido ialuronico è una sostanza naturalmente presente nella pelle che aiuta a mantenere l'idratazione e il tono. Le iniezioni di acido ialuronico possono essere utilizzate per riempire le rughe, migliorare il volume e l'aspetto generale della pelle ma le proprietà di biostimolazione dell’acido ialuronico sono dibattute e riconducibili solo a pochi tipi di acido ialuronico presenti sul mercato. Infatti, sembrerebbe che il ruolo principale dell’acido ialuronico sia l’azione di scaffold ovvero di “riempimento” al fine di creare uno stato di tensione della cute che favorisce l’adesione dei fibroblasti alle fibre di collagene e un loro migliore funzionamento.

Tra gli iniettabili eterologhi si potrebbero segnalare le vescicole extracellulari, che veicolano informazioni tramite RNA ma la cui recente introduzione non consente ancora un'ampia disquisizione sulle loro proprietà ed il profilo di sicurezza

Terapie con dispositivi che sfruttano ultrasuoni oppure luci e sorgenti luminose oppure aghi:


- Ultrasuoni microfocalizzati: Gli ultrasuoni micro-focalizzati sono una tecnologia specifica ampiamente utilizzata per contrastare la lassità cutanea. Vengono rilasciati a diversa profondità con l’obiettivo di raggiungere degli specifici target tissutali, in particolare lo SMAS, struttura muscolare di supporto per la pelle, responsabile della tensione e del turgore del viso.  Inoltre riscaldano i tessuti alla giusta temperatura  per attivare  un processo di denaturazione delle fibre collagene esistenti . Questo permette di stimolare il processo naturale e fisiologico di produzione di nuove fibre di collagene ed elastina.

La presenza di un sistema di visualizzazione ecografica, integrata alla tecnologia, permette il controllo preciso del tessuto trattato e la personalizzazione del trattamento in base ai livelli di lassità presenti. I risultati  migliorano fino a stabilizzarsi in un intervallo di tempo prolungato.

- Laser e radiofrequenza: Queste tecnologie possono essere impiegate per stimolare la produzione di collagene, migliorare la texture della pelle, ridurre le macchie scure e le cicatrici acneiche, e ridurre la comparsa di rughe e linee sottili.

- Microaghi o dermaroller: Questi dispositivi utilizzano piccoli aghi per stimolare la produzione di collagene e migliorare l'aspetto della pelle. Possono essere utilizzati per trattare rughe, cicatrici, iperpigmentazione e perdita di tono della pelle.

- Fotobiomodulazione (PBM): Anche conosciuta come terapia con la luce a LED, la PBM utilizza specifiche lunghezze d'onda di luce per stimolare i processi cellulari e migliorare la rigenerazione della pelle, riducendo l'infiammazione e promuovendo la guarigione.

Questi trattamenti possono essere utilizzati singolarmente o combinati per ottenere risultati ottimali in base alle esigenze del paziente. La biostimolazione rigenerativa in medicina estetica mira non solo a migliorare l'aspetto della pelle in modo immediato, ma anche a promuovere la rigenerazione cellulare a lungo termine per mantenere una pelle sana e giovane. È importante che tali trattamenti siano eseguiti da professionisti qualificati e esperti per garantire risultati sicuri ed efficaci.

Biostimolazione rigenerativa


La biostimolazione rigenerativa è un'area della medicina che utilizza tecnologie e trattamenti mirati per stimolare i processi naturali di guarigione e rigenerazione dei tessuti. Questi trattamenti spesso coinvolgono l'uso di tecnologie laser, ultrasuoni, terapie a onde d'urto, terapie di foto-biomodulazione o l'uso di fattori di crescita o altre sostanze per promuovere la rigenerazione dei tessuti danneggiati o invecchiati.

Questa pratica è spesso impiegata in una vasta gamma di ambiti medici, compresa la dermatologia (per la rigenerazione della pelle), l'ortopedia (per la rigenerazione del tessuto muscolare e osseo), la medicina sportiva, la medicina estetica e altre specialità mediche che mirano a favorire la guarigione e la rigenerazione tissutale.

Le tecnologie utilizzate nella biostimolazione rigenerativa possono agire su diversi meccanismi biologici, tra cui la stimolazione della produzione di collagene, l'aumento del flusso sanguigno, la modulazione dell'infiammazione e la promozione della proliferazione cellulare. Questo può portare a una serie di benefici, tra cui la riduzione delle rughe e delle cicatrici, il recupero più rapido da lesioni muscolari o ossee e miglioramenti generali nella salute e nel benessere dei tessuti.

Controindicazioni biostimolazione rigenerativa


Sebbene la biostimolazione rigenerativa possa offrire numerosi benefici, è importante considerare anche le possibili controindicazioni e rischi associati. Alcune delle controindicazioni comuni per la biostimolazione rigenerativa includono:

Gravidanza e allattamento: Le donne in gravidanza o in fase di allattamento potrebbero non essere idonee alla biostimolazione rigenerativa a causa delle potenziali complicazioni per il feto o il bambino.

Patologie cutanee in fase attiva: Le persone con patologie cutanee, come herpes, dermatite, eczema o psoriasi, malattie autoimmuni in fase attiva, potrebbero non essere candidate alla biostimolazione rigenerativa a causa del rischio di complicanze o di un aggravamento della condizione.

Terapie anticoagulanti: I pazienti che assumono farmaci anticoagulanti o che hanno una storia di coagulopatie potrebbero essere a rischio di emorragie o lividi aumentati dopo trattamenti come le iniezioni per cui questa rappresenta una controindicazione relativa.

Allergie o ipersensibilità: Le persone con allergie note ai componenti utilizzati nei trattamenti di biostimolazione rigenerativa dovrebbero evitare tali procedure per prevenire reazioni allergiche o ipersensibilità.

Stato di salute generale: Pazienti con condizioni mediche gravi, come malattie autoimmuni, diabete non controllato o cancro in fase attiva, dovrebbero essere valutati attentamente prima di sottoporsi a trattamenti di biostimolazione rigenerativa.

Chirurgia recente o ferite aperte: Le persone che hanno subito interventi chirurgici recenti o che presentano ferite aperte sulla zona da trattare potrebbero essere a rischio di complicazioni o infezioni dopo la biostimolazione rigenerativa.

Ipersensibilità al calore o alla luce: Alcuni trattamenti, come la terapia laser o la terapia a radiofrequenza, potrebbero non essere adatti a persone con ipersensibilità al calore o alla luce.

Consigli 


Prima di sottoporsi a qualsiasi trattamento di biostimolazione rigenerativa, è fondamentale che i pazienti discutano delle proprie condizioni di salute e della loro idoneità con un medico qualificato o un professionista sanitario esperto in medicina estetica. Una valutazione accurata aiuterà a identificare eventuali controindicazioni e a determinare se il trattamento è sicuro ed efficace per il paziente.

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