DEFINIZIONE
L’elettroporazione transdermica, più semplicemente nota come elettroporazione, è una metodica di medicina estetica utilizzata nel trattamento di alcuni inestetismi della cute. La tecnica si basa sull’applicazione di un impulso elettrico sulla superficie cutanea, al fine di permettere la transitoria apertura dei pori cutanei. Questa apertura viene sfruttata per veicolare alcune sostanze target all’interno della cute, negli strati più profondi, inducendo un’azione biorivitalizzante. Questa procedura viene effettuata dal medico specializzato nella medicina estetica e si dimostra particolarmente efficace dopo un numero di sedute almeno pari a cinque.
COS’È
L’elettroporazione è una pratica indolore e non invasiva eseguita nella prassi della medicina estetica per combattere alcuni tra i più frequenti segni dell’inestetismo sul corpo, quali le rughe statiche e la cellulite. Tale tecnica viene anche denominata elettroporazione transdermica poiché il suo principio di funzionamento si basa sul permettere il passaggio di sostanze attraverso la pelle. Infatti, tramite l’applicazione di un roller collegato a un manipolo sulla superficie cutanea, viene erogata una corrente elettrica transitoria che favorisce l’apertura dei pori e il passaggio delle sostanze da veicolare.
L’assunto di questa procedura è anche sfruttato nella mesoterapia, dove si ricerca il passaggio di sostanze attraverso la cute, a fini terapeutici e a fini estetici. L’elettroporazione transdermica è una tecnica che viene demandata all’esclusiva competenza del medico di medicina estetica o del dermatologo, previa valutazione delle eventuali controindicazioni al trattamento.
INDICAZIONI
L’elettroporazione può essere paragonata alla biorivitalizzazione senza la presenza di aghi e, per tale ragione, viene indicata in tutti quei casi in cui la pelle appare invecchiata, rugosa ed assottigliata, marcata dai segni del tempo. Anche le macchie solari e i segni del fotoinvecchiamento possono essere trattati con efficacia dall’elettroporazione, in aggiunta a tutti i casi di perdita di elasticità cutanea.
Più nello specifico, l’elettroporazione transdermica viene indicata nella risoluzione delle seguenti condizioni:
- Rughe statiche;
- Discromie cutanee vistose in senso ipercromico;
- Borse palpebrali e borse adipose;
- Pelle assottigliata e atrofica;
- Cicatrici e acne.
PRE-TRATTAMENTO
La fase preliminare all’esecuzione dell’intervento prevede un
colloquio clinico approfondito con il medico di medicina estetica o con il medico dermatologo. La prima fase della visita verte sulla raccolta di tutte le informazioni anamnestiche del paziente, con particolare riferimento alla presenza di eventuali patologie acute o croniche in atto e della lista di farmaci assunti.
Successivamente, la visita prosegue con l’
esame obiettivo del paziente, dove il medico procede all’attenta ispezione delle aree cutanee che il paziente percepisce come inestetismi. Dopo aver anche provveduto, se necessario, alla palpazione di tali aree e dopo averle visionate con cura tramite un dermatoscopio a epiluminescenza, il medico giudica la fattibilità dell’intervento.
Durante la visita, possono emergere delle condizioni che potrebbero sfavorire l’esecuzione della procedura.
In particolar modo, le
controindicazioni all’elettroporazione sono rappresentate dalla presenza di:
- Cardiopatie;
- Dispositivi elettromedicali come il pacemaker o apparecchi cocleari per l’udito;
- Dispositivi a impianto dentario o protesi metalliche nelle aree cutanee oggetto della procedura;
- Donne in stato gravidico.
ESECUZIONE DELL’INTERVENTO
Il
trattamento di elettroporazione transdermica è eseguito interamente in regime ambulatoriale e ha una durata variabile. In genere,
la durata della seduta di elettroporazione varia dai 30 minuti ai 60 minuti, a seconda dell’estensione delle aree anatomiche da trattare.
Di norma, la procedura si articola nei seguenti passaggi:
- Il paziente si accomoda, distendendosi sul lettino;
- Detersione accurata delle aree cutanee da trattare tramite esfoliazione o dermoabrasione;
- Accensione del macchinario elettroporatore;
- Applicazione del manipolo collegato al roller sull’area cutanea da trattare;
- Distribuzione di corrente elettrica a basso voltaggio sull’area cutanea bersaglio;
- Rilasciamento dei pori e trasmissione delle sostanze attive;
- Spegnimento del macchinario.
POST-TRATTAMENTO
L’elettroporazione transdermica di norma offre dei buoni risultati già dopo la prima seduta, anche se sono necessarie dalle 7 alle 10 sedute totali per ottenere dei buoni risultati che si mantengano nel tempo. Il post-trattamento non prevede degli adempimenti particolari da parte del paziente, in quanto
la procedura è assolutamente indolore e non invasiva. In caso di piccoli gonfiori sulle aree trattate, questi sono da considerarsi
passeggeri e possono essere attenuati tramite l’applicazione di impacchi di ghiaccio.
RISCHI E COMPLICAZIONI
Come si è detto, poiché il trattamento di elettroporazione, a differenza di altre procedure di medicina estetica, è non invasivo e indolore, è raro che possano verificarsi complicazioni degne di nota.
I
piccoli effetti collaterali passeggeri che possono presentarsi sono:
- Piccoli edemi;
- Arrossamento minimo e localizzato;
- Micro-ulcerazioni della cute.
FONTI:
- Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.
- Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.
Alberto Massirone,
Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.