La correzione dei difetti del profilo nasale è uno degli interventi più richiesti sia in medicina che in chirurgia estetica.
Il naso è uno principali elementi che caratterizzano un volto. Non dev’essere per forza perfetto: l’importante è che sia in armonia con il resto del volto e con la personalità di chi lo porta. Ci sono nasi dalla forma particolare o nasi “importanti” che, in fondo, non stonano con la forma del viso, e che non sono niente male. Poi ci sono i nasi perfetti: è inutile dirlo, sono quelli che stanno bene su tutto, o meglio su tutti.
Caratterizzando i vari profili nasali, ne abbiamo descritte diverse forme particolari.
Parliamo ad esempio di naso “aquilino”, quando il dorso ha una caratteristica conformazione sporgente oppure di naso “a patata”, la cui punta particolarmente tondeggiante tende ad essere più grande rispetto alla linea del profilo. Altra forma particolare è quella del cosiddetto naso “greco”, caratterizzato da una radice nasale più alta. Esistono poi quei nasi troppo grandi rispetto al resto del viso, oppure nasi “storti”.
Esistono inoltre i diversi difetti o inestetismi che caratterizzano il naso. Il più comune è sicuramente gibbosità (naso “a gobba”), o al contrario la presenza di una depressione (naso “a sella”).
Un team di chirurghi ha invece definito le proporzioni ideali di un profilo perfetto: deve essere presente un angolo di 106 gradi tra il labbro superiore e la punta del naso, che deve essere rivolta all’insù.
Forme caratteristiche e proporzioni a parte, quello che c’è di certo è che ogni naso deve essere perfetto per un determinato viso. Quando si vanno a correggere difetti attraverso la medicina o la chirurgia estetica, quello che si deve tenere in mente è che il risultato deve migliorare non tanto il difetto in sé per sé, ma ripristinare l’armonia tra forma e proporzioni del profilo nasale e viso nel suo complesso.
Correzione dei difetti del naso: rinoplastica o rinofiller?
Nell’ambito dell’estetica del naso, si sente parlare di
Rinofiller e di
Rinoplastica: si tratta di due trattamenti estetici che agiscono sul naso e la punta del naso, ma in maniera molto differente.
Il
rinofiller è una tecnica della medicina estetica che corregge eventuali imperfezioni del naso in maniera
non chirurgica; la
rinoplastica, invece, è un vero e proprio intervento di
chirurgia estetica.
Ma qual è la differenza? In cosa consistono questi due trattamenti? Quando è più indicato uno o l’altro?
Partendo dal presupposto che
l’uno non esclude l’altro, val bene la pena ragionare su questi due trattamenti, per capire qual è il più adatto alle differenti esigenze dei pazienti, in relazione a problemi estetici o anche funzionali, ai costi, ai tempi di convalescenza e alla durata degli effetti. Anche perché in alcuni casi ci sono delle vere e proprie limitazioni al rinofiller.
La
rinoplastica è un
intervento chirurgico: permette di correggere
inestetismi più importanti, ed è indicata in particolare per quelli che
compromettono anche la
funzione respiratoria del naso. Parliamo però di chirurgia plastica, per cui sono necessari ricovero, anestesia e periodo più o meno lungo di convalescenza. La rinoplastica porta ovviamente con sé tutti gli eventuali rischi o complicanze legate ad un intervento chirurgico in generale.
Il
rinofiller è una tecnica che rientra tra quelle
non invasive o
mini invasive di
medicina estetica. È una
tecnica iniettiva che si realizza attraverso microiniezioni di filler a base generalmente di
acido ialuronico. L’acido ialuronico è un prodotto
biocompatibile e
riassorbibile, che permette di ottenere un rimodellamento del profilo eliminando gli inestetismi. Il trattamento non è doloroso, non richiede convalescenza, ed il risultato è molto naturale. Può essere utilizzato per correggere il naso a gobba, il naso a sella, o per ottenere il naso all’insù. Se però il difetto è tale da influire anche sulla funzionalità del naso, è necessaria la rinoplastica.
Rinofiller o rinoplastica? Il parere dell’esperto.
Ne abbiamo parlato con la
Dottoressa Cinzia Francesca Luccioli,
chirurgo plastico ricostruttivo ed estetico.
“Io sono un chirurgo plastico ricostruttivo ed estetico e, per quanto riguarda l’estetica del volto, sono da sempre appassionata delle tecniche e delle metodologie che consentono di modificare ed armonizzare il viso e soprattutto la mia passione principale, come ambito di intervento, è l’estetica del naso che mi è stata trasmessa da mio padre, anch’egli chirurgo plastico e considerato uno dei veri pionieri della rinoplastica.
Per quanto riguarda l’ambito della chirurgia, personalmente
eseguo molte
rinoplastiche chirurgiche, ma la
tendenza oggi è quella di richiedere sempre più
rinoplastiche non chirurgiche, mi spiego meglio: sono numerosi i pazienti - sia uomini che donne - che vogliono modificare l'aspetto del naso
senza incorrere nel disagio di
lunghi tempi di
convalescenza; e questo si può eseguire proprio con la rinoplastica non chirurgica, ovvero con il
rinofiller che mi permette di modificare i tratti del naso, come ad esempio
camuffare una
gobbetta, un gibbo,
alzare la
punta del naso, oppure
correggere delle
piccole imperfezioni dovute ad asimmetrie o pregressi interventi chirurgici o traumi.
La rinoplastica non chirurgica, ovvero rinofiller, si esegue con
materiali completamente
riassorbibili di solito si tratta di
filler biocompatibili che vengono iniettati in punti precisi proprio per andare ad ottenere la forma del naso precedentemente concordata con il paziente. Nel dettaglio, a seconda del punto dove io andrò di iniettare la sostanza, posso modificare la forma del naso nascondendo le gobbe, alzando la punta, andando a nascondere piccole imperfezioni dovute o a traumi a progressi, interventi congeniti.
“Naturalmente vi sono delle
limitazioni nel rinofiller” - conclude la dottoressa Luccioli - “ovvero non può essere seguito in tutti i soggetti, bisogna infatti che vi sia una forma ed una dimensione tale del naso che me lo permetta; inoltre, importante anche la funzionalità respiratoria del naso in soggetti dove vi sono
problemi funzionali consiglio di eseguire l'
intervento chirurgico.
I costi nel caso della chirurgia sono certamente più elevati e la durata del rinofiller è limitata nel tempo. Se un paziente ha, per esempio, una deformazione del setto nasale, o problemi respiratori di una certa rilevanza, o ancora, soffre dell’esito di un trauma, dovrà necessariamente affidarsi alla rinoplastica se intende risolvere il problema in maniera duratura”.
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