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I principi di ringiovanimento del volto

I principi di ringiovanimento del volto


Gio 05/09/2019 | Dott. Riccardo Martinelli

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I principi sui quali si basa la medicina estetica, sono attualmente in continua evoluzione per molteplici motivi. Come prima cosa vediamo che i canoni di bellezza non sono sempre uguali, ma cambiano in relazione alle diverse razze, culture, età e fototipi, così come in base ai tempi ed alle tendenze.


Pensiamo alla contrapposizione tra la classica bellezza nordica – pelle chiara, occhi chiari e fisico longilineo – e la donna tipicamente mediterranea, che al contrario ha la carnagione olivastra, forme più curvilinee e capelli scuri. Anche le culture hanno indubbiamente un’influenza sul concetto di bellezza: per alcuni la donna è bella se più “in carne” perché simbolo di prosperità, altre al contrario considerano espressione di bellezza donne molto magre. 


Continuando a parlare di canoni di bellezza che cambiano in base a diverse razze e culture, vediamo ad esempio che alcune etnie adottano metodi, a volte anche molto particolari, per far sì che la donna rispetti una caratteristica specifica considerata “bella”. È il caso ad esempio delle cosiddette “donne giraffa” thailandesi, la quali portano anelli sul collo sin da bambine che aumentano piano piano con l’età, per tendere il collo e far sì che si allunghi, perché la donna con il collo lungo è più bella per il loro canone di bellezza, quando invece a noi può sembrare solo sproporzionata.


Queste ovviamente sono tradizioni molto particolari che difficilmente incontreremo. Il concetto che si vuole esprimere però è che il chirurgo estetico deve prestare attenzione a moltissime sfaccettature quando studia il volto di una paziente. Il suo compito è proprio quello di agire correggendo sì il difetto, ma anche aiutando la paziente a ritrovare o migliorare la sua naturale bellezza con tecniche di ringiovanimento sempre più all’avanguardia, ed allo stesso tempo sempre meno invasive.


Trattamento ringiovanimento volto: cosa guarda il medico estetico nella sua paziente


Quando il medico estetico si trova a dover eseguire un trattamento di ringiovanimento, come prima cosa va a studiare il volto della paziente. I volti non sono tutti uguali, o meglio non vanno trattati tutti allo stesso modo, utilizzando gli stessi prodotti e/o i medesimi protocolli.


Le rughe di espressione sul volto di una ragazza di vent’anni, saranno trattate ad esempio in maniera diversa rispetto alle stesse rughe sul volto di una donna di quaranta o di cinquanta. Questo perché, anche se la conformazione delle rughe è la stessa, una pelle più giovane è indubbiamente più elastica rispetto a una più matura, per cui potrà essere trattata in modo diverso.


Quando il medico studia il volto di una paziente si trova a valutare le molte singolarità e le caratteristiche peculiari che esso presenta per stabilire un protocollo di trattamento personalizzato per ognuna.


Il medico cerca quindi di avere a disposizione molte informazioni, allo scopo di perfezionare sempre di più il proprio operato. La conoscenza dei diversi aspetti della persona che ha davanti permette al medico di poter eseguire trattamenti personalizzati per ogni tipo di paziente, combinando correttamente tutti i prodotti disponibili e le loro applicazioniPer ottenere un risultato ottimale, il trattamento di ringiovanimento viene fatto con l’obiettivo di correggere i difetti (rughette di espressione, disidratazione della pelle, rughe più profonde, ecc.) e di migliorare il volto restituendo una naturale freschezza e luminosità. 


I principi attivi presenti nei prodotti che la medicina estetica utilizza attualmente per il ringiovanimento, vanno principalmente a stimolare dei processi metabolici che si verificano normalmente nel nostro organismo.


In questo modo quello che si ottiene come risultato è un ringiovanimento naturale, dove il volto è in armonia con il resto del corpo. Con i trattamenti di lifting più invasivi e più “spinti” che si utilizzavano negli anni passati infatti, poteva accadere che il volto risultasse troppo “tirato” rispetto, ad esempio, alla zona del decolté: un volto senza rughe su un collo che, invece, indicava perfettamente l’età della persona. Un risultato sicuramente visibilmente artificiale e poco armonioso, cosa che oggi, con i nuovi protocolli di trattamento e i nuovi prodotti, si cerca di evitare.


Quali sono i prodotti più efficaci per il ringiovanimento del volto


La tossina botulinica, e i filler a base di acido ialuronico o idrossiaspatite di calico, rappresentano attualmente buone soluzioni nel ringiovanimento del volto. Singolarmente o combinati tra loro, se ben conosciuti ed eseguiti, consentono di raggiungere ottimi risultati in termini di miglioramento e di armonizzazione.


Per fare questo, è senza dubbio necessaria una conoscenza dettagliata delle caratteristiche dell’invecchiamento del volto e delle strutture anatomiche interessate, così da avere una visione completa e tridimensionale dei processi che li coinvolgono, e potendo dunque agire sul controllo dell’attività muscolare, sul ripristino volumetrico e sul miglioramento dei contorni del viso.


La tossina botulinica agisce rilassando la muscolatura. Essa viene microiniettata generalmente nelle zone dove si formano le rughe di espressione (fronte, contorno occhi, angoli della bocca), che compaiono proprio a causa della contrazione della muscolatura del volto. Quando la muscolatura in quella zona si rilassa, le rughette presenti si “appianano”, la pelle si distende e dona al volto un aspetto più giovane.


Acido ialuronico e idrossiapatite di calcio agiscono invece andando a migliorare quella che è la struttura di sostegno dell’epidermide, costituita per lo più da collagene, elastina ed acido ialuronico. L’acido ialuronico è una sostanza ad azione principalmente riempitiva, perché è in grado di legare a sé molte molecole di acqua. I filler a base di acido ialuronico ringiovaniscono il volto proprio perché lo riempiono e lo idratano, donando una maggiore compattezza, tonicità ed elasticità.


Le microsfere di idrossiapatite di calcio vanno invece a formare una vera e propria struttura di sostegno, stimolando anche la crescita di nuovo collagene. Più denso rispetto all’acido ialuronico, l’idrossiapatite di calcio viene utilizzata per ottenere un vero e proprio rimodellamento dei contorni del viso, e anche come riempitivo per zone piuttosto ampie come gli zigomi, o rughe particolarmente profonde.


La scelta del protocollo di trattamento personalizzato è compito del medico estetico. Per questo motivo, quando si analizza un volto è importante avere una visione completa, impostando un’analisi “full face” che possa identificare l’anatomia delle strutture coinvolte nei processi di invecchiamento, focalizzando l’attenzione sulle esigenze di ogni singolo distretto per raggiungere armonia e ringiovanimento all’insegna della naturalezza. 

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