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A ciascuno il suo filler

A ciascuno il suo filler


Lun 03/02/2025 | Dott. Giuseppe Cassibba

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La varietà di prodotti a disposizione è molto ampia, grazie alle diverse caratteristiche delle molecole. Il dermal filler più utilizzato è quello a base di acido ialuronico, che può avere diverse concentrazioni. Più bassa è la concentrazione, più breve sarà la durata; più alta è la concentrazione, più a lungo il prodotto rimarrà nei tessuti. 

Facciamo qualche esempio. Per trattare le rughe sottili, come quelle intorno agli occhi (che spesso chiamiamo "codice a barre"), usiamo un acido ialuronico a basso peso molecolare. In questo caso la durata è relativamente breve, circa 2-3 mesi. Di solito consigliamo due sedute a distanza di 15-20 giorni, e poi un trattamento di mantenimento ogni 3-4 mesi.

Ci sono anche acidi ialuronici con una durata media, che va dai 4 ai 6 mesi. Questi vengono utilizzati per le labbra o per aree come il naso. Quando si utilizzano acidi ialuronici ad alto peso molecolare, la durata può arrivare anche a 8 mesi, come nel caso del trattamento della mandibola o degli zigomi.

Tuttavia, è importante notare che, se un prodotto dura troppo a lungo, potrebbe creare reazioni avverse, come piccoli noduli. Un filler troppo persistente non sempre è da rendere in considerazione, perché può risultare problematico a lungo termine. Personalmente, credo che un filler con una durata di circa 8 mesi sia un buon compromesso. Se la durata supera questo limite, è meglio riflettere e considerare delle alternative.

Dermal filler: la durata del prodotto non è uguale per tutti 


Esistono persone con attività enzimatica molto elevata, o anche giovani con processi metabolici rapidi, che possono degradare il filler più velocemente. Anche fattori come il fumo, l'attività sportiva intensa o le diete drastiche possono influire sulla durata del prodotto. In alcuni casi, ad esempio con atleti, i trattamenti devono essere ripetuti più frequentemente. Se il prodotto è stato usato in precedenza, è possibile fare un trattamento di mantenimento anche a breve distanza, ma è fondamentale accertarsi che non siano rimasti residui di prodotto in eccesso. Ad esempio, se una paziente ha già effettuato un trattamento con un altro medico, è preferibile aspettare almeno 4-6 mesi per evitare rischi di sovrapposizione, soprattutto se non si conosce la composizione del filler usato. In ogni caso, è fondamentale assicurarsi che il prodotto utilizzato sia di alta qualità e sia compatibile con la situazione clinica del paziente. Quando mi si chiede di utilizzare un prodotto che duri molto a lungo, mi affido a un altro tipo di molecola, come l’idrossiapatite di calcio che utilizzo dal 2010 con ottimi risultati. L’idrossiapatite di calcio rappresenta circa il 30% in volume del prodotto (v/v), mentre il restante 70% in volume è costituito da carbossimetilcellulosa. Il suo effetto volumizzante è principalmente legato alla cellulosa, che si riassorbe nel tempo, ma l’effetto rigenerativo dell’idrossiapatite di calcio, che stimola la produzione di collagene ed elastina, può durare anche un anno. Questo effetto è particolarmente visibile dopo 30 giorni e continua a migliorare con il tempo.

Un effetto duraturo grazie alla stimolazione dei fibroblasti


Le microparticelle di idrossiapatite di calcio stimolano i fibroblasti, che iniziano a produrre collagene ed elastina, migliorando l'elasticità e la qualità della pelle. Il risultato non dipende tanto dalla persistenza del prodotto stesso, che si riassorbe, quanto dal miglioramento strutturale a livello dermico. Le pazienti spesso notano che la pelle diventa più luminosa e compatta, anche a distanza di mesi, senza perdere i volumi. Questo trattamento può essere applicato in diverse aree del viso, come le guance, gli zigomi, e il contorno della fronte, ma anche sul corpo, ad esempio per migliorare il tono della pelle e l’effetto tensore. Uno dei vantaggi nell’utilizzo di questa molecola è che può essere tranquillamente combinata con altre tecniche, come gli ultrasuoni microfocalizzati, per potenziarne l’efficacia. Inoltre, può essere usata insieme ad altri filler, come l’acido ialuronico, per ottimizzare i risultati, soprattutto nelle zone dove c'è una maggiore perdita di volume, come gli zigomi. La combinazione di più molecole consente di ottenere un risultato naturale, elegante e armonioso, senza stravolgere i tratti del viso.

Affidarsi a medici esperti e chiedere i consigli su misura per noi


A volte i pazienti arrivano con idee precise, chiedendo addirittura il numero delle fiale che vogliono vengano loro iniettate, ma si devono fidare (ma soprattutto affidare) al medico. In molti casi, meno è meglio che troppo! 

Ho avuto una paziente che era entrata nel mio studio con l’idea di richiedere una quantità di fiale di acido ialuronico per le labbra in quantità eccessiva rispetto a quello che sarebbe stato il meglio per il suo viso. Fortunatamente si è fidata di me e della mia professionalità rimanendo molto soddisfatta del risultato finale. A volte, purtroppo, i pazienti non comprendono che un eccesso di prodotto può avere effetti negativi sul risultato, creando un aspetto artificiale. 

Anche con il rischio limite di perdere dei pazienti, dobbiamo saper dire di no quando serve. Semmai è importante conquistare la loro fiducia che rimane per sempre.

Un medico non esperto, probabilmente, l’avrebbe accontentata senza pensaci troppo, ma il risultato sarebbe stato ben diverso dalle aspettative. È sempre fondamentale bilanciare l’esigenza del paziente con una visione professionale. Non dimentichiamoci che, prima di tutto, siamo medici.

 

In collaborazione con Francesca Frediani e Stefania Bortolotti


 

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