Accesso
Dottori
Filler e corretto utilizzo per ringiovanire il volto

Filler e corretto utilizzo per ringiovanire il volto


Ven 01/07/2016 | Dott. Caterina Bonarrigo

Condividi su Facebook Condividi su Twitter

I filler viso e tutte le tecnologie minimamente invasive di medicina estetica, sono i trattamenti maggiormente richiesti dai pazienti per ottenere un ringiovanimento del proprio volto. Esistono tuttavia dei limiti alle procedure di medicina estetica, come spiega la dott.ssa Caterina Bonarrigo, in quanto vi sono alcune problematiche per le quali l’intervento della medicina estetica non è sufficiente a generare il ringiovanimento del volto desiderato e occorre far ricorso alla chirurgia plastica. Per tutti quegli inestetismi invece, per i quali è possibile e anche consigliato l’intervento della medicina estetica, viene fatto ormai largo uso dei filler come strumenti per ottenere un ringiovanimento del volto in maniera non traumatica o invasiva.


I casi in cui utilizzare filler e strumenti di medicina estetica per il ringiovanimento del volto


Come spiega la dott.ssa Bonarrigo, è importante una valutazione accurata del trattamento quando si tratta di medicina estetica e la ricerca delle migliori tecnologie a seconda delle esigenze di ringiovanimento di ogni individuo. I filler ad esempio, sono uno degli strumenti di cui fa maggior uso la medicina estetica al giorno d’oggi, ma non sempre i filler stessi possono sostituire un intervento chirurgico per risolvere l’inestetismo specifico di un paziente e determinare un ringiovanimento del volto.


Si parla di medicina estetica e pratiche non invasive rispetto alla chirurgia plastica, ma solo per alcuni presidi validi tra i filler iniettivi che tuttavia, chiarisce la dott.ssa Bonarrigo, rappresentano comunque degli impianti, e quindi anch’essi non possono essere definiti come una pratica totalmente non invasiva e comunque sottoposta ad una accurata anamnesi da parte dell’esperto.


Occorre ricordare che esistono anche casi in cui l’utilizzo di filler non è indicato per determinati inestetismi, o semplicemente i filler non sono efficaci per la soluzione di un certo problema e garantire un reale ringiovanimento del volto. Ad esempio, aggiunge la dott.ssa Bonarrigo, non sono sempre indicati filler iniettivi nei casi in cui la paziente presenti un rilassamento al posto di uno svuotamento.


Al contrario risulta abbastanza efficace, come spiega la dott.ssa Bonarrigo, il riempimento di una zona zigomatica svuotata, così come quella temporale, con il ricorso a filler volumizzanti o mediante l’utilizzo di una sostanza che, oltre alla funzione riempitiva, possa svolgere un’azione bioristrutturante e liftante. In questi casi le iniezioni di filler o di agenti volumizzanti sono funzionali a restituire volume in una zona del volto dove si è perso a causa dell’invecchiamento cutaneo, o in un viso giovane che presenti particolari problematiche estetiche. Ciò che invece può risultare inefficace, continua la dott.ssa Bonarrigo, è trattare nella stessa maniera un tessuto eccessivamente rilassato, che dovrebbe essere rimesso in tensione chirurgicamente, così come il ricorso alla tossina botulinica per sollevare il sopracciglio pensando di risolvere una severa lassità della palpebra. Queste modalità di trattamento, come spiega la dott.ssa Bonarrigo, rientrano tra i casi di un utilizzo meno mirato dei trattamenti iniettivi, in quanto è necessario far ricorso ad interventi di chirurgia plastica per risolvere specifici inestetismi presentati dai pazienti e garantire loro un efficace ringiovanimento del volto.


Quali sono le tipologie di filler più efficaci e più adottate dalla medicina estetica?


Quando si parla di strumenti di medicina estetica, come i filler, osserva la dott.ssa Bonarrigo, occorre essere precisi nella definizione di ciò che rappresentano. Si tratta di materiali iniettabili, che hanno una funzione correttiva, come il riempimento di una depressione che può essere causata dalle rughe, oppure l’aumento dei volumi del viso - zigomimandibolamento - al fine di migliorarne i contorni, l’ovale e le zone più rilassate.


I risultati a cui si perviene attraverso l’utilizzo dei filler, come spiega la dott.ssa Bonarrigo, sono di carattere transitorio che, gradualmente, vengono riassorbite dall’organismo.


I filler maggiormente utilizzati nell’ambito della medicina estetica possono essere di tanti tipi e quindi possiamo trovare l’acido ialuronico con effetto volumizzante o idratante a seconda della corretta indicazione, oppure le iniezioni di idrossiapatite di calcio che, a sua volta, è un prodotto di medicina estetica versatile con effetto liftante o rivitalizzante a seconda di come viene preparato o utilizzato dal medico.


Un punto essenziale sottolineato dalla dott.ssa Bonarrigo, per chiunque voglia approcciarsi alla medicina estetica per ottenere un ringiovanimento del volto, è quello di rivolgersi comunque a mani esperte e competenti in quanto i filler, come qualunque altro prodotto di medicina estetica, devono essere dosati e utilizzati nella giusta quantità al fine di ottenere un duraturo e corretto ringiovanimento del volto per garantire un’espressione più fresca e naturale.


 

Vuoi avere maggiori informazioni?
CONTATTA IL MEDICO


Articoli correlati

Iscriviti alla newsletter TuaMe
Scarica la nuova app TuaMe

Accesso contenuti completi

x