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Quando la medicina rigenerativa incontra la medicina estetica

Quando la medicina rigenerativa incontra la medicina estetica


Mer 01/07/2015 | Dott. Valeria Colombo

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Negli ultimi anni, il crescente interesse nei confronti della medicina rigenerativa e dell’utilizzo di cellule mesenchimali adulte nel trattamento di patologie degenerative croniche ha creato e sviluppato nuovi orizzonti applicativi anche in campo estetico, abbracciando la sempre più incalzante richiesta da parte dei pazienti di contrastare gli effetti del cronoaging e del fotoaging.


L’invecchiamento cutaneo a livello del volto spegne progressivamente la luminosità della pelle, deteriorandone la compattezza, la texture, il tono, l’elasticità e l’ottimale trofismo. La lassità dei tessuti molli del distretto facciale causa la perdita della definizione dei lineamenti, mentre la riduzione del tessuto adiposo del volto determina un peggioramento dei tear trough e dei dark circles periorbitari e riduce la proiezione dei pomelli zigomatici, conferendo un aspetto vecchieggiante, stanco e sciupato.


Attualmente la medicina e la chirurgia rigenerativa si avvalgono di una tecnologia innovativa che consente il prelievo, la processazione e il trapianto di tessuto adiposo autologo ricco in cellule mesenchimali, per restituire un aspetto naturalmente giovane ai pazienti che desiderano ristabilire un equilibrato benessere del proprio volto.


In anestesia locale e sedazione, mediante una lipoaspirazione a livello della regione addominale, dei fianchi o della regione glutea, si ottiene la quantità adeguata di tessuto adiposo, necessario per il trattamento concordato.


Il tessuto adiposo è successivamente processato fino ad ottenere un prodotto fluido, di facile maneggevolezza e con caratteristiche strutturali che ne spiegano  la strabiliante e raffinata efficacia. Il prodotto finale della processazione è tessuto adiposo micro-fratturato mediante l’applicazione di forze meccaniche poco traumatiche: ciò consente di mantenere intatta l’unità morfo funzionale fondamentale del tessuto originario, la nicchia adiposa, che racchiude e protegge il potenziale rigenerativo del tessuto.

Dopo essere stato iniettato a livello del volto, le cellule mesenchimali del tessuto adiposo, residenti nella sua rete vascolostromale, rilasciano un set eterogeneo di fattori di crescita e molecole attive con azioni anti-infiammatoria, anti-edemigena, anti-fibrotica e infinite altre, volte a migliorare il tessuto ricevente e a ripararlo nel caso fosse danneggiato da alterazioni funzionali e morfologiche. A lungo termine, le cellule mesenchimali attivano i meccanismi di rigenerazione cellulare, che incrementano il trofismo del derma, la produzione di collagene da parte dei fibroblasti e il rinnovamento accelerato dell’epitelio cutaneo. In termini clinici, questa tecnica innovativa è in grado di correggere efficientemente i solchi naso lacrimali e le occhiaie pronunciate, omogeneizzando la superficie e il color-match della palpebra inferiore, migliora qualitativamente il trofismo cutaneo e ridefinisce in maniera delicata e totalmente naturale i lineamenti del volto. Inoltre, le sue proprietà antinfiammatorie consentono di abbattere al minimo l’edema e le ecchimosi post-operatorie, incrementando l’indice di gradimento e soddisfazione dei nostri pazienti.


La medicina rigenerativa incontra e sposa la medicina estetica per agevolare il continuo miglioramento della salute del volto, indispensabile per la sicurezza e il benessere psicologico e sociale di ogni persona.




 

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