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Esiste un modo per invecchiare bene?

Esiste un modo per invecchiare bene?


Gio 30/05/2024 | Dott. Giuseppe Di Toro

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La domanda è di quelle da un milione di dollari: esiste un modo per mantenersi giovani? Se Oscar Wilde nel suo celebre romanzo del 1890 aveva risolto la questione facendo invecchiare il ritratto di Dorian Gray al posto del protagonista, oggi le innovazioni della medicina farebbero ben sperare sulla fattibilità delle fantasie dello scrittore inglese.

In realtà, il paragone è molto azzardato ma un fondo di verità sulla longevità della bellezza c’è, ed è possibile grazie ai progressi della medicina estetica. Ne parliamo con il dottor Giuseppe Di Toro, specialista in chirurgia generale e medico estetico. 

Bellezza a lungo termine, slow aging, longevità: sono tutti nuovi concetti del benessere a 360°


Sì, non parlerei di tendenze effimere, ma di modi di concepire la bellezza che considerano l’età come una risorsa da curare e valorizzare, anziché da combattere. Non a caso, si parla di pro-aging, e non più di anti-aging. Il cambiamento di paradigma in positivo è tutto qui. E infatti uno dei desideri più sentiti è di stare bene nella propria età, il che è diverso dal voler tornare al fulgore dei 20 anni!

È possibile, quindi, invecchiare bene?


L’invecchiamento è un processo fisiologico da cui non si scappa. Ma oggi senz’altro si può vivere il proprio invecchiamento in maniera gentile, evitando per esempio quei temuti tracolli che tanto spaventano chi in giovinezza ha beneficiato di una bella pelle. 

A proposito di bella pelle, c’è un modo per mantenerla tale con gli anni?


Come si può immaginare, le prime attenzioni riguardano: l’alimentazione, il sonno, la protezione dal sole, l’uso di cosmetici adeguati, l’assenza del fumo e la limitazione dei superalcolici. Oltre a queste misure preventive, si può ricorrere alla medicina estetica di tipo rigenerativo, la quale offre diversi strumenti per mantenersi “giovani” a lungo (le virgolette sono d’obbligo perché si parla sempre di giovinezza relativa).

Perché si chiama medicina rigenerativa? Perché fa uso di trattamenti specifici che sfruttano i sistemi rigenerativi propri del nostro organismo con lo scopo di correggere i danni dell’invecchiamento cutaneo. Non solo, l’approccio rigenerativo della medicina estetica aiuta a mantenere la cute sana e vitale.

Esempi di medicina estetica di tipo rigenerativo?


Un esempio di trattamento di medicina estetica rigenerativa è la bioristrutturazione con l’idrossiapatite di calcio, una sostanza naturale, presente anche nel nostro organismo, che ha lo scopo di rigenerare le riserve di collagene. È stato osservato, infatti, che il danno maggiore avviene al livello della matrice extracellulare, cioè quello strato che tiene le legate le cellule della pelle, e che è ricco di fibre elastiche come il collagene e l’elastina. A causa di fattori intrinseci ed estrinseci, questa matrice risulta impoverita privando la pelle della sua elasticità e morbidezza.

Ebbene, l’infiltrazione sottocutanea, in maniera diffusa, di idrossiapatite di calcio fornisce un importante input a ristrutturare le riserve di collagene da parte delle cellule preposte alla sua produzione. Ciò fa sì che la pelle, che prima appariva poco tonica ed elastica, riacquisti un nuovo turgore naturale, e in genere un aspetto molto più sano.

Ci sono altri trattamenti che rigenerano la pelle?


Certo! Oltre all’idrossiapatite di calcio, molto utili sono le cellule staminali del tessuto adiposo prelevate dal paziente stesso. Le si preleva attraverso uno speciale kit e le si reinnesta nella cute, dove agiranno per contrastare in maniera significativa i fenomeni degenerativi cui l’organismo va incontro con il tempo. Il trattamento è mini-invasivo, e di solito viene eseguito circa 30-40 giorni prima della bioristrutturazione con l’idrossiapatite di calcio.

Il segreto della giovinezza è rigenerare la pelle, dunque…


In gran parte, sì. È stato osservato che i trattamenti di medicina estetica rigenerativa curano, l’inflammaging, che è il vero processo dell’invecchiamento cutaneo. Si tratta di una infiammazione cronica, asintomatica e di basso grado che si verifica in assenza di infezione. Questa inflammaging porta a un depauperamento della matrice extracellulare e a una perdita della sua funzione di produrre le fibre di collagene e di elastina. Quindi, in estrema sintesi la vera correzione deve ristabilire la funzionalità della matrice extracellulare e portarla possibilmente alle condizioni preesistenti all'invecchiamento.

Quante sedute occorrono?


Da 1 a 3 sedute, dipende dalle condizioni del paziente.

E i risultati?


L'effetto ha una durata di circa 12-18 mesi. Poi sarà il caso di eseguire una nuova seduta rigenerativa, ma il grosso del lavoro sarà stato fatto nei primi trattamenti.

 
In collaborazione con Alessandra Montelli.

 

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