Sab 01/08/2015 | Dott. Maria Teresa Grecchi
Una delle prime problematiche che l'uomo di Neanderthal ha affrontato, è stata la necessità di confrontarsi con l’altro ominide, dovendo sviluppare un modo di esprimere intenti ed emozioni senza l'uso della parola.
È per questo motivo "comunicare con l'altro" che anchel'espressione del viso attraverso le sue componenti ed in particolare labbra e denti inarmonica relazione, sono in grado di "parlare" dimostrando disponibilità o chiusura.
Stirando le labbra ed esponendo una quantità più o meno ampia di dentatura possiamo comunicare sentimenti di apertura o aggressività verso l'altro è così via per altre emozioni ( perplessità, nervosismo, incertezza, rabbia, godimento etc). Nella bocca, nei denti sono sedimentati modelli culturali, ideologici, sentimentali, di appartenenza sociale/razziale che sono i fondamenti della nostra civiltà.
In un'epoca come la nostra dove l'apparire rispecchia e replica canoni iconografici mutuati da attrici, attori, presentatrici televisive etc, la forma il colore le dimensioni di labbra e denti diventano elementi di fondamentale importanza nella qualità della nostra vita di relazione. Questo bisogno di porsi all'altro con un aspetto gradevole ed armonico, ha indotto lo sviluppo di tecniche e tecnologie in grado di modificare significativamente condizioni sfavorevoli dell'aspetto fisico, dovuti a patologie, alterazioni morfologiche individuali o semplicemente conseguenti ai fenomeni legati all'invecchiamento, in grado di migliorare autostima e benessere interiore/globale.
La bellezza di un sorriso pur non essendo riconducibile a concetti o regole ben precise, non può prescindere da canoni estetici, i cosiddetti rapporti aurei, ma neppure limitarsi a riprodurli pedissequamente per evitaresorrisi stereotipati e poco attraenti.
Un sorriso può essere bello nella sua imperfezione ma deve essere naturale ed in armonia con il viso del nostro paziente.
Per prima cosa bisogna valutare la presenza di disarmonie scheletriche tra le basi ossee chenella maggior parte dei casi oggi, grazie all’impiego di tecniche esteticamente soddisfacenti, come gli allineatori “trasparenti”, sono facilmente correggibili ed accettate anche da pazienti adulti.
La bellezza di un sorriso è poi in gran parte legata alle dimensioni, alla forma ed all’armonia dei denti frontali che devono essere valutati non separatamente tra loro ma in relazione alla tipologia ed alle caratteristiche del viso del paziente. Ecco allora che accanto alle riabilitazioni protesiche tradizionali, l’allestimento di faccette estetiche sottili come una lente a contatto, non solo consentono di schiarire in maniera definitiva il colore dei denti ma anche di modificarne la forma e le dimensioni.
Val la pena ricordare che vi sono alcuni parametri che più di altri rendono un sorriso piacevole come la leggera curvatura che deve seguire l’andamento del labbro inferiore, il colore chiaro della dentatura ed il disegno e la morfologia del profilo gengivale. Quest’ultimo può facilmente essere corretto con interventi parodontali di riposizionamento dei tessuti gengivali o di asportazione di parte di essa quali la gengivectomia estetica.
L’eccesiva esposizione della gengiva, soprattutto a livello dei denti frontali superiori, è fondamentale per dare dolcezza e armonia al sorriso ed ecco allora che in casi selezionati, anche la medicina estetica può aiutarci poichéil corretto inoculo di minime dosi di tossina botulinica può, agendo sul muscolo elevatore del labbro superiore, ridurre l’esposizione della gengiva e rendere più piacevole il sorriso. Possiamo anche rimodellare le labbra con filler di acido ialuronico completamente riassorbibili e biologicamente inerti in modo da ridare turgore e carnosità alla mucosa labiale. Grazie poi all’impiego di tecnologie laser anche pazienti fumatrici, con un invecchiamento precoce dell’area perilabiale, possono ritornare ad avere un aspetto gradevole senza gonfiare eccessivamente l’area intorno alla bocca in modo da evitare sorrisi artefatti e poco piacevoli.
Alcune pieghe che evocano sentimenti di tristezza come la cosiddetta ruga della marionetta, possono scomparire del tutto utilizzando prodotti che hanno la capacità di riempire spazi vuoti ma anche di stimolare la produzione di collagene ed elastina in modo da creare un impalcatura più solida.
A volte anche piccoli ritocchi in aree poco considerate quali il mento o il solco giugale possono addolcire visi allungati e con mascelle importanti.
Non ci stanchiamo di dire che ogni soggetto è unico e inviolabile e che le caratteristiche di ognuno di noi possono essere valorizzate e/o minimizzate in modo da creare un armonia di forme e contorni che rende gradevole un viso.
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Medicina estetica
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