L'obiettivo primario della medicina estetica di oggi è quello della prevenzione. Piccole azioni su un viso ancora poco segnato rallentano l'invecchiamento ed evitano la comparsa di segni più profondi ed evidenti. Una buona medicina preventiva allontana in maniera significativa la necessità di interventi chirurgici per risolvere gli inestetismi e accompagna il paziente durante l'invecchiamento con trattamenti soft e soluzioni poco invasive.
I fattori dell'invecchiamento
Per contrastare i segni dell'invecchiamento occorre comprenderne le cause e agire all'origine del problema. Esistono innanzitutto due tipi di invecchiamento: quello legato allo scorrere del tempo, detto per l'appunto cronoaging, e quello provocato dall'esposizione a fattori ambientali, primo tra tutti il sole. Quest'ultimo è detto photoaging ed è quello su cui si può intervenire con maggiore successo influenzandone l'avanzamento.
Per rendersi conto di come l'esposizione ambientale sia capace di segnare il nostro volto, basta confrontare la pelle di quest'ultimo con quella di una zona corporea meno esposta, per esempio la schiena o il fondoschiena. Pur avendo il volto la stessa età anagrafica di queste parti del corpo, esso appare più vecchio perchè non si è protetto in maniera adeguata dalle radiazioni solari.
Come prevenire i segni del photoaging
Potendo intervenire poco sul cronoaging che è legato a fattori anagrafici, bisogna sforzarsi di intervenire di più sul photoaging riducendo l'esposizione a quei fattori che segnano la pelle.
La prevenzione primaria può fare tanto, a partire dal semplice utilizzo di uno schermo solare che limita in maniera significativa l'invecchiamento cutaneo. Ecco perchè è consigliabile utilizzare la fotoprotezione anche nei mesi invernali.
La medicina estetica offre molte possibilità di trattamento per ringiovanire l'aspetto del viso. Filler, tossina botulinica o laser sono in grado di migliorare la struttura più esterna, ma dobbiamo affiancare a questi trattamenti altre azioni in grado di consolidare la struttura interna.
Dico sempre alle mie pazienti, che quando ci sono rughe al viso abbiamo anche rughe alle ossa e quindi la terapia dovrà essere mirata sia alle rughe del viso che alla probabile osteoporosi.
Agire dall'interno con ormoni e micronutrienti
Essendo io un geriatra e occupandomi di invecchiamento, spiego ai miei pazienti che il cronoaging è più complesso del photoaging perchè legato a molteplici fattori. L'utilizzo di una crema protettiva topica servirebbe poco per l'invecchiamento, occorre perciò implementare la cura con dei micronutrienti. La nutriceutica consente di intervenire in maniera più radicale sull'invecchiamento agendo dall'interno e ripristinando il corretto livello di sostanze nutrienti.
Possiamo poi ricorrere a sostituzioni di tipo ormonale, preferendo in particolare gli ormoni bioidentici, cioè non di sintesi chimica, ma identici a quelli dell'uomo. Queste sostanze vanno a regolare dei meccanismi che si modificano nel corpo con il passare degli anni.
I protocolli combinati
Le possibilità offerte dalla medicina nelle sue varie branche permettono di affrontare l'invecchiamento a 360 gradi attraverso protocolli combinati che agiscono sui segni che il tempo lascia all'interno e all'esterno del nostro corpo.
Il benessere psico-fisico globale passa da entrambe le dimensioni e ciò rende particolarmente importante agire su tutti i fronti. È chiaro che prima il paziente consulterà lo specialista e meno azioni si dovranno intraprendere. Allo stesso modo, la prevenzione sarà efficace quanto più si giocherà d'anticipo sulla comparsa dei primi segni.
Prendersi cura del proprio corpo quotidianamente è la migliore abitudine che si possa prendere per invecchiare bene e con serenità.
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Medicina estetica
Catania (CT)