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Filler viso: come riconoscere un prodotto di qualità

Filler viso: come riconoscere un prodotto di qualità


Dom 01/02/2015 | Dott. Anna Maria Forenza

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I filler sono i trattamenti più diffusi in medicina estetica per attenuare i segni del tempo sul volto. Le sostanze oggi a disposizione degli specialisti sono innumerevoli, ma vanno selezionate considerando alcune caratteristiche qualitative imprescindibili che, abbinate all'abilità del medico, consentono di ottenere un risultato ottimale.


Maneggevolezza


La prima caratteristica di un buon filler viso è la maneggevolezza. Un prodotto di qualità si presenta maneggevole per il medico, facile da iniettare e da distribuire in maniera perfetta. Questa caratteristica rende il trattamento più confortevole per il paziente e consente di ottenere un risultato più armonico e naturale. Di notevole importanza sono il colloquio con lo specialista ed il rapporto di fiducia che si instaura tra quest'ultimo e il paziente. È questa la base dalla quale partire per effettuare la scelta del trattamento. L’obiettivo principale è quello di individuare tra i tanti un filler che sia il più adeguato possibile alla situazione che si ha davanti, vale a dire al tipo di pelle e agli inestetismi che si presentano.


Tollerabilità


Secondo aspetto importante nella scelta e valutazione di un filler è la tollerabilità. Un trattamento estetico di questo tipo può essere definito tollerabile attraverso la presa in considerazione delle sensazioni provate dal paziente. Sarà, infatti, proprio la testimonianza di quest’ultimo, dopo essersi sottoposto al trattamento, a contribuire in maniera decisiva al giudizio dell’ intervento stesso senza dimenticare, però, che ogni filler risponde anche a fattori soggettivi e non solo oggettivi. La scelta di un trattamento deve essere sempre effettuata in relazione alla persona specifica in modo da essere sicuri di offrire al paziente un servizio personalizzato e di successo.


Scarsa Reattività


La pratica del Filler consiste essenzialmente nell’introduzione nel derma di sostante specifiche capaci di contrastare gli inestetismi cutanei. Ovviamente l’inserimento di tali sostanze potrebbe dare esisto a controindicazioni qualora il tipo di filler non sia di alta qualità. Infatti, a definire il successo di tale trattamento è proprio la mancanza di reazioni cutanee particolari, come ad esempio edemi o gonfiori anomali, se non quelli legati al normale e naturale processo di attuazione di tale meccanismo. Pertanto è bene monitorare con attenzione i momenti successivi all’intervento per essere sicuri che la scelta presa in termini di trattamento da attuare sia stata quella giusta, in linea con le esigenze del paziente ma anche e soprattutto con le sue caratteristiche essenziali.


Durata e resa volumetrica adeguate


Se da una parte è vero che i filler biologici si contraddistinguono per il facile riassorbimento da parte dell’organismo, dall’altra è bene sapere che un trattamento di questo tipo se effettuato con materiali e sostanze di alto livello deve avere una durata che possiamo definire soddisfacente e una resa volumetrica buona. Due dei criteri sui quali basarsi per definire un filler di ottima qualità sono proprio la sua durata e la sua capacità riempitiva senza ricorrere, in quest’ultimo caso, a dosi eccessive di trattamento. Così, la possibilità per il  pazienze di beneficiare di ottimi risultati per un tempo medio lungo non è un aspetto da valutare negativamente. Al contrario, un intervento filler che si rispetti ha una buona permanenza nel tempo pur presentandosi in linea con il rispetto del benessere della persona e della sua pelle. 




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Forenza Anna Maria

Autore

Chirurgia estetica,Medicina estetica

Roma (RM)


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