Il Dott. Attilio Buccomino e la sua paziente Francesca ci raccontano l'esperienza filler viso da due punti di vista: quello del medico e quello della paziente.
Dott. Buccomino
Prima visista. Francesca entra nel suo studio. Che tipo di paziente è?
Senza dubbio una persona che cura il proprio aspetto. Già dalla prima visita ho capito che Francesca sarebbe stata una di quelle pazienti attente con cui è un piacere lavorare.
Qual è l'inestetismo che nota subito sul volto di Francesca?
Francesca aveva bisogno di ridare un po’ di tono e turgore al viso.
L’uso di un filler adatto a restituire freschezza al volto avrebbe fatto un buon effetto, sfruttando i tratti gia’ piacevoli della paziente.
Propone a Francesca un trattamento filler. Come reagisce?
In maniera assolutamente positiva. Avevamo già parlato delle varie sostanze iniettabili, del perchè una fosse migliore dell'altra e dei risultati che avrebbe potuto ottenere. Le ho anche spiegato che un filler era a mio parere la scelta più idonea per risolvere l'aspetto stanco e invecchiato che lei lamentava.
Quali sono i dubbi delle pazienti sui filler?
Principalmente il timore di avere un effetto "gonfio"
e un risultato innaturale. La maggior parte dei dubbi derivano dalla percezione che i pazienti hanno guardando alcuni personaggi dello spettacolo che però sono giunti a certi risultati con la chirurgia o con sostanze non idonee, certo non con i filler di ultima generazione.
Che cos'è un filler?
Un filler è una sostanza naturale o sintetica che va ad intervenire laddove il trascorrere del tempo ha modificato forme e volumi. Oltre alla funzione riempitiva i filler sono in grado, a seconda delle sostanze di cui sono composti, di produrre un effetto lifting, di idratare e di stimolare la produzione di collagene ed elastina, proteine strutturali della pelle che le donano tono, elasticità e compattezza.
Durante il trattamento. Come reagiscono normalmente le pazienti alla prima puntura?
Il timore scompare in fretta. Le sostanze con anestetico aiutano molto il Confort del soggetto. L’uso della cannula a volte preoccupa di più, ma appena provata, difficilmente accettano ancora l’ago.
Trattamento terminato. È soddisfatto del suo lavoro?
So per esperienza che il risultato si evolverà nei giorni a venire, ma è importante far notare la naturalezza che il volto già presenta, malgrado il rossore e magaril’edema appena percepibile.
Cosa prova una paziente ad avere un filler nella pelle?
Non si prova assolutamente nulla se si utilizzano prodotti di qualità. I filler più avanzati a livello tecnologico si integrano alla perfezione nei tessuti perchè contengono molecole strutturate esattamente pensando alla pelle umana e alle sue caratteristiche di consistenza e texture così da risultare naturali sia al tatto che alla vista.
Cosa ha consigliato a Francesca prima che andasse via?
Le ho suggerito di evitare di truccarsi per qualche ora e le ho consigliato di continuare a prendersi cura della sua pelle come già mi ha detto che faceva. Le ho infine spiegato che per mantenere sempre al meglio l'effetto di un filler è bene fare qualche piccolo ritocco prima che si riassorba del tutto.
Tre cose che ha apprezzato di Francesca come paziente.
Di Francesca ho apprezzato la sua consapevolezza, la sua apertura al dialogo e la sua educazione. Sebbene un filler non sia un trattamento invasivo, è importante che le pazienti siano consapevoli che si stanno sottoponendo a un atto medico. E capiscono che sono sostanze che si “evolvono” con la nostra cute nel tempo. L'apertura al dialogo aiuta medico e paziente a trovare insieme la strada più giusta in ogni situazione. Infine l'educazione è una caratteristica umana che a un professionista fa sempre piacere trovare nella persona con cui lavora.
Tratterebbe ancora Francesca?
Certamente. Il nostro lavoro consiste nel migliorare l'aspetto e il modo di sentirsi delle persone. È quando con i pazienti si instaura un rapporto di fiducia reciproca che la nostra professione diventa stimolante e appagante.
Francesca
Prima visita. Entra nello studio medico. Che impressione le fa il Dott. Buccomino?
L'impressione è stata molto positiva. Ho trovato l'approccio del dottore molto professionale perchè mi ha ascoltata e consigliata. Il suo modo di parlare era allo stesso tempo diretto e rassicurante.
Qual è l'inestetismo più evidente sul suo volto?
Forse i solchi naso-labiali e le piccole rughe intorno alle labbra anche se in realtà mi vedevo il viso invecchiato in generale. Quando mi guardavo allo specchio sembravo sempre stanca e avevo un'aria triste.
Il Dott. Buccomino le propone il trattamento. La convince?
Si, devo dire che mi ha convinta subito quando mi ha proposto un filler. Probabilmente perchè prima abbiamo chiacchierato molto, lui mi ha ascoltata pazientemente e ha saputo consigliarmi in maniera onesta senza dire subito di si alle mie richieste. Questo suo comportamento mi ha ispirato molta fiducia.
Che dubbi aveva riguardo al trattamento?
Non ho avuto esitazioni a sotopormi al trattamento perchè il dottore sin dal primo istante mi ha assicurato un risultato naturale, senza esagerazioni. Avevo qualche timore sul dopo, su eventuali postumi, ma anche qui il dottore mi ha chiarito tutto: di norma non più qualche livido e un leggero gonfiore che sarebbero spariti in poche ore.
Conosceva i filler?
Si, sapevo a grandi linee a cosa serve, che si usa in genere acido ialuronico e che si inietta con delle punturine. Avevo letto sulle riviste e sul web diversi articoli, ma ho compreso bene cosa fosse un filler quando ho incontrato il Dott. Buccomino che mi ha dato informazioni scientifiche e precise sulle varie sostanze e sulla loro azione.
Durante il trattamento. Come ha reagito alla prima puntura?
La mia soglia del dolore è molto bassa perciò abbiamo concordato con il dottore di ricorrere ad un filler con una piccola aggiunta di anestetico. Sapevo che oltre la prima puntura non avrei sentito niente perchè l'anestetico avrebbe fatto subito il suo effetto e questo mi ha resa più tranquilla e rilassata.
Trattamento terminato. Cosa vede allo specchio?
Non ho visto stravolgimenti. Mi vedevo semplicemente più giovane, più fresca. Sembrava avessi risposato più del solito o che fossi tornata indietro nel tempo di qualche anno. Non so dire esattamente cosa ci fosse di diverso, ma nel complesso mi sono vista più bella.
Cosa sente nella sua pelle dopo il trattamento? Percepisce la presenza del filler?
Dopo il trattamento ho avvertito una leggera sensazione di gonfiore, ma il filler non si percepisce affatto, neanche al tatto. I cambiamenti sono solo a livello visivo. Si nota che la pelle è più soda, più luminosa, ma allo stesso tempo è difficile immaginare che il miglioramento sia dovuto a una sostanza che ti è stata iniettata.
Cosa chiesto al dottore prima di uscire dallo studio?
Premetto che sono molto attenta alla mia pelle e mi piace prendermene cura. Visto il risultato, ho chiesto subito al dottore cosa mi consigliava per farlo durare il più a lungo possibile e se potevamo programmare altri trattamenti futuri per mantenere la mia pelle sempre al meglio.
Tre cose che ha apprezzato del Dott. Buccomino.
La prima è sicuramente che non fa la catena di montaggio. Lui personalizza i trattamenti dopo averti osservato il viso e studiato le tue caratteristiche. Poi ho apprezzato moltissimo la sua capacità di ascoltare e la grande disponibilità. Si è preso cura di me e mi ha fatta sentire sicura, in buone mani. Per me è fondamentale che oltre ad essere bravo tecnicamente, un medico sia anche umano e sappia stare vicino ai pazienti.
Tornerebbe dal Dott. Buccomino?
Assolutamente si. Come ho detto prima ho già preso il prossimo appuntamento.
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