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Filler di ultima generazione: il trattamento ‘Full Face’

Filler di ultima generazione: il trattamento ‘Full Face’


Gio 05/02/2015 | Dott. Alberto Oddo

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Ormai da diversi anni noi professionisti abbiamo un’ampia scelta di formulazioni di acido ialuronico e di fillers iniettabili  per poter correggere e prevenire gli inestetismi tipici dell’invecchiamento. Questa grande evoluzione ha portato sicuramente ad un aumentato della difficoltà di scelta dei materiali più adatti alle varie zone del viso e del corpo e alle specifiche problematiche portando assieme ad una grande evoluzione tecnica e professionale di noi medici estetici.

 

Ad oggi non è più pensabile eseguire un trattamento standard di riempimento delle rughe naso geniene ripetendo esattamente la stessa metodica su ogni paziente; le nuove tecniche e i nuovi materiali impongono una più approfondita conoscenza metodica ed anatomica, per poter modulare il trattamento rendendolo altamente specifico e personalizzato.

 

Ormai da anni mi dedico con cura alla visita medico estetica, dando grande importanza all’analisi anatomica statica e dinamica dei distretti del viso dei mie pazienti, al fine di poter impostare e proporre un trattamento di tipo ‘full face’ altamente personalizzato, valutando tutti gli inestetismi presenti e programmando un piano terapeutico che tenga conto delle tecniche e dei materiali a mia disposizione, delle esigenze del paziente e dei suoi inestetismi.

 

I nuovi prodotti iniettivi come ad esempio  l’idrossiapatite di calcio hanno permesso di affrontare inestetismi e zone del volto che prima erano da considerare off-limits. Ad oggi è impensabile affrontare la correzione estetica di un volto senza valutare l’opportunità di trattare la zona temporale, la zona zigomatica, il solco lacrimale e senza valutare l’opportunità di ridefinire la linea mandibolare.

 

Un trattamento ‘full face’, oltre che del filler, può necessitare anche di altri prodotti e di altre metodiche. Nella pratica il prodotto che sinergizza meglio con i fillers è la tossina botulinica. Dopo aver ridato armonia e simmetria ai volumi dei due terzi inferiori del volto è spesso necessario alleggerire le rughe del terzo superiore restituendo uno sguardo riposato, fresco e naturale.

 

Nella pratica clinica è spesso difficile proporre ad un paziente un trattamento così completo in un’ unica seduta e spesso non è nemmeno preferibile da un punto di vista medico; il mio piano terapeutico correttivo mediamente si divide in almeno tre step che porteranno ad un miglioramento graduale, sicuro e confortevole per il paziente.




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Oddo Alberto

Autore

Medicina estetica

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