Gio 02/02/2017 | Dott. Massimo Renzi | Medico Certificato Ethigate
Le richieste delle pazienti volgono sempre più verso un obiettivo di ridefinizione globale del volto.
Sempre più informate e consapevoli, non chiedono più allo specialista riempimenti localizzati, ma trattamenti che migliorino l’aspetto di tutto il viso ed eliminino il diffuso aspetto stanco e spento.
Un esame attento del medico sarà in grado di stabilire il grado di invecchiamento del volto al quale seguirà la scelta del trattamento di ringiovanimento più idoneo.
Per ogni specifico caso esistono oggi sostanze dalla capacità d'azione mirata, come i filler di ultima generazione che consentono di migliorare l’aspetto di rughe, riempire le depressioni, produrre un effetto lifting e ridefinire i contorni del volto.
Una delle tipologie di filler più utilizzata in Italia è l'acido ialuronico, disponibile in diverse densità e viscosità a seconda degli specifici distretti del viso sul quale andrà utilizzato oppure in funzione della profondità delle rughe da riempire.
L’acido ialuronico è una sostanza del tutto riassorbibile e biocompatibile. Si tratta di una molecola di zucchero, presente in abbondanza nei nostri tessuti, che si comporta come una spugna: attira acqua e assicura idratazione e tonicità alla pelle. Grazie ai nuovi filler questa sostanza può essere reintegrata nel derma mediante infiltrazioni nel momento in cui, con il passare del tempo, la sua presenza diminuisce.
Un altro filler dermico molto utilizzato e che io ritengo molto versatile ed efficace è l'idrossiapatite di calcio. Questa sostanza viene utilizzata, a seconda della sua diluizione, per ottenere diversi risultati: ripristinare o riposizionare i corretti volumi del viso e degli zigomi, correggere le pieghe naso-labiali, risollevare gli angoli della bocca, ridefinire la linea della mascella e produrre un effetto lifting sui tessuti del volto.
Oltre ad essere molto più versatile rispetto ad un acido ialuronico, l'idrossiapatite di calcio possiede una caratteristica unica: quella di stimolare la produzione di collagene. L'effetto è dunque duplice perchè il filler a base di idrossiapatite di calcio, dopo aver espletato la sua prima azione liftante o di ridefinizione, a distanza di tre settimane dall'impianto determina la produzione di nuove fibre collagene.
L'idrossipatite va a stabilizzare la zona trattata innescando la produzione di nuovo collagene e garantendo al paziente un risultato duraturo ed estremamente naturale che si protrae anche dopo che la sostanza viene riassorbita.
Dopo un'accurata visita e dopo aver ascoltato con attenzione le richieste e i desideri della donna, abbiamo deciso insieme di intraprendere un percorso di ringiovanimento graduale utilizzando le diverse tipologie di filler viso per agire su alcuni punti chiave del volto. Durante la prima seduta sono andato a riempire le rughe naso-labiali con l’acido ialuronico e, a distanza di una settimana, abbiamo proceduto a ridefinire e rimodellare tutta l’area mandibolare, migliorando il contorno del volto con l’idrossiapatite.
Roberta ad oggi, dopo sei mesi, mi confessa di essere positivamente sorpresa e di sentirsi più sicura di se stessa. Molti le hanno fatto notare che sembra più giovane, più riposata, ma nessuno dei suoi amici e conoscenti ha sospettato niente.
Nell’ultimo anno ho effettuato questo tipo di trattamento su moltissime pazienti ottenendo la soddisfazione della totalità di esse. Questa soddisfazione scaturisce, oltre che dal risultato immediato della riduzione delle rughe e del riposizionamento dei tessuti, anche dall’effetto che l’idrossiapatite produce nel tempo. Il trattamento pur non essendo invasivo né traumatico, è in grado di creare un effetto lifting straordinario e migliorare gradualmente l'aspetto e la texture del volto man mano che le nuove fibre collagene vengono prodotte.
A cura del dott. Massimo Renzi ⇓ CONTATTA ⇓
Chirurgia plastica,Medicina estetica
Medico Certificato Ethigate
Genova (GE)
Albenga (SV)