La storia che vorrei raccontare oggi è quella del mio paziente Micheal, americano di nascita, che vive tra la Svizzera e la California. Mike non è quello che si suole chiamare un paziente tipico, ma credo che i risultati ottenuti su di lui possano far comprendere meglio quanto le tecniche e i materiali che abbiamo oggi a disposizione si possano applicare con successo su pazienti di ogni età, sesso ed etnia.
Micheal prenota una visita nel mio studio di Milano alla fine del 2014, ha 70 anni compiuti e in tutta la sua vita non si è mai sottoposto a nessun trattamento di medicina o chirurgia estetica.
Mike è un uomo molto alto e in sorprendente forma fisica, dimostra un'età biologica di almeno 15 anni inferiore alla sua età reale, non fuma, svolge quotidianamente attività sportiva ed ha un'alimentazione molto equilibrata.
Lamenta, a discapito della sua invidiabile tempra, un forte invecchiamento del volto che mi descrive come un “costante aspetto stanco e triste” che non rispecchia la sua vitalità né il suo stato di benessere generale. Il tratto più evidente e che più lo disturba sono le voluminose borse sotto agli occhi e il rilassamento della pelle delle palpebre, questo lo costringe ad un costante atteggiamento accigliato che accentua le profonde rughe della fronte.
La sua richiesta è quella di attenuare le borse e sollevare il sopracciglio, ridare al volto un aspetto più pieno e rendere le rughe meno visibili e profonde; il paziente desidera migliorare anche lo stato generale della cute insistendo sulla fronte e intorno agli occhi. Mi premette inoltre che non ha nessuna intenzione di sottoporsi ad interventi chirurgici invasivi di alcun tipo, escludendo a priori blefaroplastica inferiore, lifting e qualunque altro intervento in anestesia generale e con lunghi tempi di degenza.
Iniziamo il nostro percorso, come per tutti i miei pazienti, con un'accurata visita in cui applico una mia personale scala di valutazione, tesa a determinare quello che chiamo “aging model”, vale dire lo studio personalizzato del tipo di invecchiamento e dei processi specifici che portano alle singole modificazioni morfodinamiche del volto e del corpo nel tempo.
Dopo aver studiato il mio paziente progetto e propongo a Mike una combinazione di tecniche per correggere i segni dell'invecchiamento e rigenerare i tessuti, senza stravolgere quelle che sono le caretteristiche del suo volto e assicurando la minima invasività possibile.
Per ovviare al problema principale, ovvero alle voluminose borse sotto gli occhi e alla caduta del sopracciglio, propongo a Mike un microlipofilling o micro fat grafting, vale dire un riempimento con grasso microfiltrato autologo (dello stesso paziente) dell'arcata sopraccigliare e delle borse sottocchi.
Il principio è tanto semplice quanto efficace se ben eseguito. Paragoniamo le borse a delle colline di cui dobbiamo addolcire il dislivello rispetto al paseaggio circostante. Per giungere ad un'armonia tra i volumi abbiamo solo due alternative: o spianiamo le colline (blefaroplastica inferiore transcongiuntivale) o riempiamo il dislivello addolcendo l'antiestetico gonfiore (lipofilling).
I vantaggi del lipofilling sono molteplici. Per prima cosa si evita un intervento invasivo come la blefaroplastica in cui si resecano la pelle e gli accumuli adiposi che creano le borse ma non si correggono gli “svuotamenti” del volto. Il lipofilling è un intervento di leggera entità per il paziente, il prelievo del grasso è rapido, non lascia segni e il posizionamento del grasso non crea cicatrici ed è relativamente rapido, il tutto viene eseguito in anestesia locale con una leggera sedazione. Con il lipofilling, oltre ad attenuare quasi fino a far scomparire le borse, vado a restituire volume anche alle zone periorbitale e zigomatica che svoutandosi hanno perso proiezione e quindi l'aspetto florido e armonico a causa del riassorbimento dei tessuti molli e dell'osso, processi tipici dell'invecchiamento.
L'innesto di grasso si esegue anche nell'arcata sopraccigliare e nella palpebra superiore, andando a riempire con precisione quei tessuti che si sono “sgonfiati col tempo”. Così facendo ottengo un innalzamento del sopracciglio nella sua corretta posizione ed il paziente non deve più compensare con i muscoli frontali, obbligato in un espressione corrucciata.
A questo punto si possono attenuare le rughe della fronte e perioculari con poche ma efficaci unità di tossina botulinica, distendendo e rilassando le rughe statiche e dinamiche del terzo superiore del volto, addolcendo in maniera naturale l'espressione “stanca”, ma mantenendo inalterata la mobilità e l'espressività del paziente.
Il grasso viene infine infiltrato anche nelle pieghe naso labiali e negli zigomi a completare la restituzione dei volumi e il filling del volto del paziente.
Le cellule staminali contenute nel tessuto adiposo contribuiscono alla rigenerazione dei tessuti e alla lucentezza della pelle, visibilmente migliorata anche da un ciclo di PRP (plateled rich plasma), una biorivitalizzazione a partire dal plasma dello stesso paziente. Questo potente effetto rigenerativo continuerà anche nei mesi successivi all'intervento.
Il ripristino dei volumi del volto è oggi una realtà possibile, per uomini e donne, con un'invasività minima e un risultato armonico e naturale grazie alle efficaci armi della chirurgia e della medicina estetica e rigenerativa.
Nel caso di Mike, gli ottimi risultati sono stati ottenuti proprio combinando tecniche mini invasive di chirurgia rigenerativa e medicina estetica, con l'impego di materiali propri del paziente (nessun rigetto, nessuna infiammazione, alto contenuto di cellule staminali, minore tempo di recupero) e con l'aiuto della tossina botulinica di ultima generazione con il quale si può intervenire in maniera molto precisa ed efficace sulle rughe senza alterare l'espressività del volto.
Chirurgia plastica, Medicina estetica
Milano (MI)