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Lifting liquido, un trattamento con risultati progressivi

Lifting liquido, un trattamento con risultati progressivi


Lun 13/11/2023 | Dott. Andrea Nunziata

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Si effettua in più sedute, e i risultati si vedono progressivamente nel tempo. Il viso migliora a mano a mano che passano le settimane. Ma questo non è l’unico vantaggio del lifting liquido. Ne parliamo con il Dr. Carmine Andrea Nunziata.

Lifting liquido è un’espressione che indica un tipo di lifting che si esegue tramite sostanze iniettabili, cioè liquide. Una di queste è l’idrossiapatite di calcio. Questo vuol dire, quindi, che il lifting liquido è una tecnica non chirurgica, ma di medicina estetica. Non a caso, gli altri sinonimi del lifting liquido sono: lifting medico e lifting non chirurgico. Il suo punto di forza? Il fatto che è progressivo. Si svolge cioè in più sedute, permettendo così di misurare bene gli interventi sul viso con i filler. In più, regala risultati che migliorano progressivamente nel tempo, grazie alle caratteristiche dei dispositivi medici utilizzati.

A chi è consigliato il lifting liquido


«Le persone candidate al lifting liquido hanno un’età che va dai 45-50 anni in poi e un viso segnato dal tempo, ma non così tanto da richiedere il classico lifting chirurgico, anche se preciso sempre che si tratta due metodiche con effetti completamente diversi» specifica il Dr. Nunziata, chirurgo plastico e medico estetico. 

«Se da un lato il lifting liquido ha tempi di recupero notevolmente ridotti, dall’altro lato risolve problematiche di minore entità rispetto al lifting chirurgico, ma che sono pur sempre rilevanti per chi desidera porvi rimedio. Ci riferiamo, in particolare, a segni dell’età quali:

  • zigomi svuotati;

  • guance che tendono a cedere verso il basso e di conseguenza a svuotarsi;

  • rughe naso-labiali;

  • rughe della marionetta, cioè i solchi che congiungono i lati della bocca con il mento;

  • linea mandibolare poco definita con allargamento degli angoli posti accanto alle orecchie;

  • occhiaie evidenti;

  • tempie e zona pre-auricolare svuotata.


Con il lifting liquido si cerca di correggere tutti questi segni che con il tempo diventano più o meno evidenti. Certo, molto dipende dallo stile di vita e dal corredo genetico individuale, ma si tratta di conseguenze dell’invecchiamento cronologico. Dietro c’è un mix di fattori imputabili principalmente a un impoverimento dei tessuti del viso che, quindi, si svuotano e, per effetto della forza di gravità tendono a cedere verso il basso. Ed è proprio qui che interviene il lifting liquido» spiega il Dr. Nunziata.

Come interviene il lifting liquido


Come si intuisce dal termine to lift, l’obiettivo del lifting liquido è sollevare i tessuti del viso. «A differenza del lifting chirurgico che si effettua con il bisturi, il lifting liquido fa uso di filler specifici che si iniettano in punti precisi del volto che agiscono da trazione. Il fatto che siano filler, però, non deve far pensare che questa metodica gonfi il viso, tutt’altro: la parola corretta da tenere a mente a proposito del lifting liquido è riposizionare i tessuti, come se li si volesse “rimettere” al loro posto. E nei fatti avviene proprio così. Non dimentichiamo che un viso segnato dell’età presenta sempre un cedimento o uno spostamento dei tessuti, si pensi per esempio alla linea mandibolare poco definita. 

Uno dei filler più efficaci per il lifting liquido è il filler a base di idrossiapatite di calcio: si può iniettare in profondità per sollevare delicatamente i tessuti del volto che hanno ceduto, come ad esempio le guance e gli zigomi (ma queste non sono le uniche aree indicate al trattamento). In questo modo, oltre al riposizionamento dei tessuti, si ottiene anche un volume moderato che compensa lo svuotamento del viso tipico dell’età. Va precisato che tale volume non avrà mai le caratteristiche del turgore, a volte ipertrofico, dato dall’acido ialuronico, ma sarà più simile a un rimodellamento dei tessuti. È proprio questa la caratteristica, nonché il punto di forza, del lifting liquido.

La particolarità dell’idrossiapatite di calcio è, inoltre, quella di dare un forte impulso ai fibroblasti, cellule del derma, affinché producano nuovo collagene, la proteina dell’elasticità e della compattezza. Ciò vuol dire che, una volta iniettato, tale filler continuerà nelle settimane successive a “lavorare” ottenendo una pelle tonica e compatta». Come dire, gli effetti non si fermeranno alla singola o alle singole sedute.

Perché lifting progressivo


«È un lifting progressivo perché si esegue in 3 sedute a distanza di 10 giorni, ognuna delle quali dedicata a porzioni ben precise del viso. Nella prima seduta mi concentro sul terzo medio, quindi nella zona delle occhiaie, degli zigomi e delle guance; nella seconda seduta passo a trattare i laterali del viso, cioè la regione antistante le orecchie e la linea mandibolare; infine, nella terza e ultima seduta correggo la zona centrale, in particolare le rughe naso-geniene, ma spesso questa è la seduta di rifinitura che completa il lavoro delle precedenti».

Qual è il valore aggiunto dell’approccio progressivo? «La possibilità di vedere gradualmente il miglioramento del viso. Ciò da un lato rassicura il paziente che non dovrà sorbirsi in un’unica seduta il comprensibile disagio di tante punture. Nel frattempo, potrà osservare come una singola zona del suo viso ha già beneficiato di una correzione, e quindi sarà motivato a procedere.

Dall’altro lato le sedute progressive danno la possibilità al medico di pianificare meglio gli interventi successivi anche in base alla risposta dei tessuti alle precedenti iniezioni».

Quanto dura l’effetto del lifting liquido?


«Gli effetti completi superano i 12 mesi, dopo i quali è necessario un refill. È probabile che i pazienti, che partono da una condizione di maggiore lassità cutanea, abbiano bisogno di un ritocco ben prima dell’anno, ma ogni caso ha una sua storia. In ogni caso, va ricordato che gli effetti del filler con idrossiapatite di calcio proseguono ben oltre l’iniezione grazie alla capacità di stimolare nuovo collagene, garanzia di un viso più tonico e dall’ovale definito» conclude il Dr. Nunziata.

 
In collaborazione con Alessandra Montelli.

 

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Nunziata Andrea

Autore

Chirurgia plastica,Medicina estetica

Napoli (NA)


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