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Collane di venere o anelli di venere

Collane di venere o anelli di venere


Lun 22/11/2021 | Dott. Tania Basile

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Le collane di Venere sono pieghe cutanee che si formano nella parte anteriore del collo sotto il mento. Non possono essere considerate propriamente rughe e devono la loro comparsa a diversi fattori tra cui postura, fotoinvecchiamento e conformazione fisica. Gli anelli di Venere possono, altresì, formarsi a causa del doppio mento. Il trattamento delle collane di Venere include l’uso di filler dermici, terapia laser, biolifting e lipolisi. Le collane di Venere trattate in medicina estetica non sono da confondere con la leucomelanodermia  associabile ai sintomi della sifilide e del leproma.

Introduzione

Le collane di Venere sono, per molti individui, un segno distintivo. Compaiono sul collo, solitamente con l’avanzare degli anni come un tipico segno del fotoaging. Le collane di Venere, prima di essere considerate un mero inestetismo, furono associate alla sensualità e proprio per questa ragione vennero associate alla dea della bellezza.

Il collo è una delle zone più esposte del corpo ed allo stesso tempo ha un importante ruolo come zona erogena. Gli inestetismi del collo finiscono, dunque, per avere un impatto negativo sull’immagine che si percepisce di sé stessi. Con il Covid-19 e l’uso persistente delle mascherine, il collo è rimasto una delle zone del corpo maggiormente visibili e, per ciò, catalizzatore dell’attenzione e degli sguardi.

Oltretutto non bisogna dimenticare che un ulteriore nemico, per la formazione di questi solchi lungo il collo, è rappresentato dall’uso prolungato del cellulare. Mantenere una postura con la testa in basso, difatti, favorisce la formazione di questi inestetismi. Tutti questi fattori hanno focalizzato l’attenzione su questa condizione facendo lievitare la richiesta di trattamenti estetici in tal senso.

Cosa sono le collane di Venere


Le collane di Venere sono delle striature, dei solchi, spesso paralleli, che si formano intorno al collo caratterizzati da segni profondi sulla cute e iperpigmentazione. Non vanno confuse con le rughe sebbene possano essere facilmente assimilate ad esse. Dopo i quarant’anni è un tipico segno dell’invecchiamento cutaneo ma può comparire a qualsiasi età ed a prescindere del sesso. Ciononostante, è maggiormente diffuso tra le donne.

Cause delle collane di Venere


Le cause degli anelli di Venere possono essere diverse, molte delle quali attribuibili a cattive abitudini quotidiane. Esistono delle cause legate alla tipica conformazione del soggetto implicando la familiarità tra le cause scatenanti. A prescindere dalle cause, la caratterizzazione del disturbo segue un’evoluzione comune. Va ricordato, inoltre, che la pelle del collo è estremamente sottile; il che rappresenta una particolare vulnerabilità a questo tipo di inestetismi.

Le principali cause delle collane di venere sono:

  • Conformazione fisica e familiarità

  • Invecchiamento cutaneo

  • Photoaging

  • Postura

    • Posizione di sonno e riposo

    • Posizione al lavoro

    • Uso prolungato di smartphone



  • Obesità

  • Cambiamenti repentini di peso corporeo

  • Eccessiva magrezza

  • Abuso di alcool

  • Tabagismo

  • Uso errato di cosmetici

  • Abbigliamento stretto


Prevenzione

In molti casi, la prevenzione può giocare un ruolo fondamentale nella formazione delle collane di Venere. La postura è una delle principali cause e incide pesantemente sull’evoluzione dei solchi del collo. Il sonno, ad esempio, può accompagnarsi a cattive abitudini come dormire rannicchiati o con più cuscini. Durante le ore di riposo, il collo deve essere sempre disteso naturalmente senza obbligarlo in posizioni innaturali per lungo tempo.

Inoltre, l’uso eccessivo del telefonino, nella società contemporanea, influisce negativamente su questa condizione a causa della posizione con il mento verso il busto che spesso si assume. Lo stesso problema è dato da alcune professioni: lavorare a lungo davanti al computer favorisce la formazione degli anelli di Venere.

Esercizi per le collane di venere


Esistono esercizi per il collo specifici per contrastare la comparsa delle collane di Venere. Questa ginnastica prevede la flessione del collo verso il basso fino a toccare il mento e l’azione contraria, ovvero portare la testa più indietro possibile. Dopo aver ripetuto per qualche minuto questo esercizio, può essere condotta una circonduzione del capo alternando i movimenti in senso orario ed in senso antiorario. Questi movimenti riducono la possibilità della formazione degli anelli e favoriscono una maggiore elasticità della sottile pelle del collo.

Trattamento delle collane di Venere


Il trattamento delle collane di Venere è complesso e con risultati non sempre edificanti. Questo a causa della possibilità che i solchi rimangano visibili, in determinate posizione, anche dopo i trattamenti. Quest’ultimo è un problema tipico del lifting chirurgico che ottiene risultati positivi nelle fasi di trazione del collo ma non con il collo a riposo o ripiegato verso il busto.

I filler dermici a base acido ialuronico, o altre sostanze, agiscono direttamente sui solchi riempendoli, tuttavia l’effetto è temporaneo a causa dell’assorbimento dei filler. Molto più efficace è l’effetto dei trattamenti laser che permettono di ottenere risultati immediati, duraturi nel tempo e con effetti positivi su tutti gli altri tessuti circostanti. Il principio è quello della biostimolazione coinvolgendo i fibroblasti a sintetizzare nuovo collagene ed elastina.

Una nuova frontiera è rappresentata dal biolifting ovvero dall’iniezione, in sito, si estratti cellulari capaci di stimolare il metabolismo delle cellule e la formazione di collagene fino agli strati più profondi come il derma. È una tecnica non invasiva e indolore che tuttavia non è riempitiva e quindi necessità di tempo prima di mostrare l’efficacia.

Non sono da escludere trattamenti di altra natura come il peeling chimico, la mesoterapia, la radiofrequenza, e in presenza di accumuli adiposi, della lipolisi. La tecnica PRP, famosa per la cura dell’alopecia androgenetica, si è dimostrata efficace nel trattamento delle collane di Venere, migliorando la condizione generale della pelle del collo.

 

in collaborazione con Pasquale Ambrosio

Fonti:

  • William W. Huang, Christine S. Ahn, Clinical Manual of Dermatology, Springer

  • Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.

  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.

  • Andrea Bovero, Dall’inestetismo al trattamento cosmetico, Tecniche Nuove, 2011.


 

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