DEFINIZIONE
La resorcina, detto anche il resorcinolo, è un composto fenolico adoperato in cosmetica e in dermatologia come agente peeler o depigmentante. L’impiego di tale sostanza risulta particolarmente efficace per il trattamento delle patologie cutanee in grado di determinare l’insorgenza di inestetismi. In genere, si ricorre al resorcinolo per trattare il melasma, il cloasma, la lentigo solare, l’iperpigmentazione post-infiammatoria e le lentiggini. Attualmente, nei Paesi dell’Unione Europea l’uso delle creme a base di tale composto è disciplinato da apposite regolamentazioni e, pertanto, la somministrazione della resorcina può avvenire solo su prescrizione medica.
COS’È
La resorcina, o il resorcinolo, è un composto chimico fenolico che in forma solida dà origine a piccoli cristalli trasparenti, a forma di aghi diafani. In laboratorio questo fenolo lo si può ottenere miscelando talune tipologie di resine con alcali.
Il resorcinolo trova largo impiego:
- In cosmetica per la realizzazione di prodotti per capelli e unghie
- In dermatologia come agente depigmentante
- Nel campo chimico, come costituente di alcuni saggi di rivelazione di sostanze
L’uso della resorcina in medicina estetica e in dermatologia, però, risulta limitato negli Stati appartenenti all’Unione Europea. Negli Stati Uniti, al contrario, per prodotti con una concentrazione bassa, l’acquisto e l’applicazione delle creme a base di resorcinolo è perfettamente legale.
NOMI ALTERNATIVI
La resorcina è spesso alternativamente denominata come “resorcinolo”.
STORIA
L’uso dell’il resorcinolo come
agente depigmentante ha avuto origine nella seconda metà dell’800.
Attualmente nell’Unione Europea sono valide le seguenti formulazioni:
- Per i cosmetici;
- Per il trattamento topico, che può attuarsi solo su prescrizione del dermatologo;
- Per il peeling;
- Per la terapia anti-micotica, su prescrizione di un medico infettivologo o esperto del settore.
A COSA SERVE
Il resorcinolo, essendo un vigoroso
agente riducente, viene impiegato in cosmetica e in dermatologia per il trattamento di numerosi inestetismi della pelle e degli
annessi cutanei.
Alcune malattie della cute, innescando un brusco processo infiammatorio, provocano un incremento dell’attività dei melanociti i quali, producendo maggiori quantità di melanina, determinano un’
iperpigmentazione dei tessuti. Il risultato finale è la formazione di macchie sulla pelle che, oltre a risultare antiestetiche, sono in grado di compromettere la sfera psicologica del paziente.
Le patologie in grado di favorire l’insorgenza di sgradevoli formazioni cutanee sono molteplici. Tuttavia, la somministrazione di resorcinolo è più indicata per il trattamento di:
- Cloasma
- Melasma
- Lentiggini
- Lentigo solare
- Iperpigmentazione post-infiammatoria (secondaria a dermatite, psoriasi, ustioni, acne)
PROPRIETA’ E INDICAZIONI IN MEDICINA ESTETICA E DERMATOLOGIA
Il resorcinolo è in grado di rendere la pelle più chiara andando a
modulare l’attività di sintesi dei pigmenti cutanei. I melanociti sono le cellule epiteliali deputate alla produzione della melanina, ovvero la molecola responsabile delle caratteristiche cromatiche della cute.
Di solito, la comparsa delle macchie scure della pelle è dovuta a:
- Un incremento della secrezione di melanina
- Un’intensificazione dei processi di proliferazione dei melanociti
La resorcina, agendo come inibitore enzimatico, determina un drastico calo nella produzione del pigmento. Il risultato finale, apprezzabile dopo alcuni mesi di terapia, consiste in uno schiarimento considerevole degli inestetismi.
La resorcina trova ottimo impiego nel contrasto all’acne e ai processi desquamativi lievi della pelle,
essendo in grado di rimuovere con alta efficacia lo strato corneo dell’epidermide.
Nella maggior parte dei casi, i preparati galenici contengono anche altre sostanze (corticosteroidi, tretinoina) che determinano un effetto sinergico sull’azione della resorcina.
RISCHI, COMPLICAZIONI ED EFFETTI COLLATERALI
La resorcina, secondo quanto riportato da numerosi studi scientifici, possiede delle proprietà citotossiche, soprattutto
a dosaggi elevati.
Invece, per quanto riguarda le complicazioni associate all’impiego dei preparati galenici, le più frequenti sono:
- Irritazione e arrossamento cutaneo
- Dermatite allergica da contatto
- Depigmentazione permanente (ocronosi)
- Genesi di processi infiammatori
- Prurito e gonfiore della regione trattata
- Piccoli sanguinamenti
FONTI:
- Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.
- Andrea Bovero, Dall’inestetismo al trattamento cosmetico, Tecniche Nuove, 2011.
- Raj B. Durairaj, Resorcinol, Chemistry, Technology and Applications, Springer, 2005.