Le efelidi sono piccole macchie cutanee pigmentate, principalmente causate da un aumento localizzato della melanina senza proliferazione di melanociti. La predisposizione genetica, in particolare la variante del gene MC1R, è il principale fattore eziologico, accentuato dall'esposizione ai raggi ultravioletti. I trattamenti includono l'uso di protezione solare ad ampio spettro, terapie topiche con agenti schiarenti come idrochinone e retinoidi, nonché interventi laser mirati alla riduzione della pigmentazione. La gestione terapeutica deve essere supervisionata da un dermatologo per garantire sicurezza ed efficacia.
Introduzione
Le efelidi, comunemente conosciute come lentiggini, rappresentano un fenomeno cutaneo di particolare interesse sia dal punto di vista medico che sociale. Storicamente, le efelidi sono state percepite in maniera ambivalente: da un lato, considerate segni di bellezza naturale e di unicità, dall'altro, talvolta viste come imperfezioni estetiche da nascondere. Nell'immaginario comune, le efelidi sono spesso associate a individui con carnagione chiara e capelli rossi, ma in realtà possono manifestarsi in persone di diverse etnie. Dal punto di vista medico, le efelidi sono benigne e non comportano rischi per la salute, ma possono essere un indicatore di una maggiore sensibilità della pelle ai raggi solari.
Cosa sono le efelidi
Le efelidi sono piccole
macchie pigmentate di colore marrone chiaro che appaiono principalmente nelle aree della pelle esposte al sole, come il viso, le spalle, il décolleté e le braccia. A livello istologico, queste macchie sono caratterizzate da un
aumento della produzione di melanina, il pigmento naturale della pelle, senza un corrispondente aumento nel numero di
melanociti, le cellule responsabili della sintesi della melanina. Le efelidi tendono a essere più evidenti durante i mesi estivi, quando l'esposizione ai raggi ultravioletti (UV) è maggiore, e possono schiarirsi o scomparire durante l'inverno, in assenza di esposizione solare.
Cause
Le cause delle efelidi sono principalmente genetiche e ambientali. Sul piano genetico, la predisposizione a sviluppare efelidi è strettamente legata alle varianti del
gene MC1R (Recettore 1 della melacortina). Questo gene è coinvolto nella regolazione della sintesi di melanina, determinando se il corpo produce principalmente
eumelanina, che è marrone o nera, o
feomelanina, che è rossa o gialla. Le persone con varianti specifiche del gene MC1R, specialmente quelle con capelli rossi e pelle chiara, hanno una maggiore predisposizione a sviluppare efelidi, in quanto producono più feomelanina, che è meno protettiva contro i danni solari.
L'esposizione ai raggi UV è un altro fattore determinante per la formazione delle efelidi. Quando la pelle viene esposta al sole, i raggi UV stimolano i melanociti a produrre più melanina come meccanismo di protezione contro i danni solari. Nelle persone predisposte, questa produzione di melanina si concentra in piccole aree, formando così le caratteristiche macchie delle efelidi.
Differenze con altre condizioni simili
Le efelidi possono essere facilmente confuse con altre condizioni dermatologiche, ma presentano differenze significative che ne facilitano la diagnosi.
- Lentiggini solari (o senili):a differenza delle efelidi, che sono geneticamente determinate e più comuni nei giovani, le lentiggini solari sono il risultato di un'esposizione cronica al sole e sono più comuni negli adulti. Queste macchie sono generalmente più scure e più grandi delle efelidi e non tendono a scomparire durante i mesi invernali.
- Macchie caffè-latte:queste sono macchie di pigmentazione piatta di colore marrone chiaro che possono apparire in qualsiasi parte del corpo. A differenza delle efelidi, non sono influenzate dall'esposizione al sole e non cambiano di aspetto con il passare delle stagioni. Le macchie caffè-latte possono essere presenti dalla nascita e sono spesso associate a condizioni genetiche come la neurofibromatosi. È importante notare che le macchie caffè-latte possono essere ricondotte a svariate condizioni mediche tra cui la neurofibromatosidi tipo 1, la sindrome di Legius, sindrome di McCune-Albright-Sternberg, sclerosi tuberosa, anemia di Fanconi, ecc.
- Melasma:il melasma è una condizione caratterizzata da macchie scure che appaiono principalmente sul viso, spesso in risposta a cambiamenti ormonali (ad esempio, durante la gravidanza o con l'uso di contraccettivi orali). A differenza delle efelidi, il melasma è generalmente più diffuso e le macchie sono più grandi e più scure.
Trattamento delle efelidi
Il
trattamento delle efelidi non è generalmente necessario dal punto di vista medico, poiché queste macchie sono benigne e non rappresentano un rischio per la salute. Tuttavia, molte persone scelgono di trattare le efelidi per motivi estetici, soprattutto se sono molto evidenti o percepite come indesiderabili. Esistono diverse opzioni di trattamento, che variano in base all'efficacia, alla durata dei risultati e al tipo di pelle del paziente.
La protezione solare è il primo passo e il più importante per la
gestione delle efelidi. L'uso regolare di creme solari ad ampio spettro con un alto fattore di protezione (SPF 30 o superiore) può prevenire la formazione di nuove efelidi e impedire che quelle esistenti diventino più scure. È consigliabile applicare la protezione solare quotidianamente, anche in inverno o nelle giornate nuvolose, per garantire una protezione costante.
Esistono diverse creme e lozioni schiarenti che possono aiutare a ridurre la pigmentazione delle efelidi. Questi prodotti spesso contengono ingredienti attivi come l'
idrochinone, l'
acido glicolico, l'
acido kojico o i
retinoidi. Questi composti agiscono riducendo la produzione di melanina o esfoliando lo strato superficiale della pelle, promuovendo il ricambio cellulare e la schiaritura delle macchie.
I trattamenti laser sono tra i metodi più efficaci per ridurre o eliminare le efelidi. I laser frazionati e la luce pulsata intensa (IPL) mirano alla melanina presente nelle efelidi, distruggendola senza danneggiare i tessuti circostanti. Questi trattamenti richiedono generalmente più sedute per ottenere risultati ottimali e devono essere eseguiti da un dermatologo qualificato.
La crioterapia, che consiste nell'applicazione di azoto liquido sulla pelle per congelare e distruggere le cellule pigmentate, è un altro metodo utilizzato per trattare le efelidi. Tuttavia, questo trattamento è meno comune e può comportare rischi di cicatrici o variazioni di pigmentazione, soprattutto nelle pelli più scure.
I
peeling chimici con acidi alfa-idrossi o acido tricloroacetico (TCA) possono essere utilizzati per esfoliare lo strato superficiale della pelle e ridurre la visibilità delle efelidi. Questo tipo di trattamento deve essere eseguito con cautela e sotto la supervisione di un professionista per evitare effetti collaterali.
Natura benigna delle efelidi
Le efelidi sono una manifestazione cutanea comune e benigna che, sebbene non rappresenti un rischio per la salute, può influenzare l'aspetto estetico e la percezione di sé di un individuo. Conoscere le cause e le differenze rispetto ad altre condizioni dermatologiche è fondamentale per una corretta diagnosi e gestione. Sebbene molte persone scelgano di convivere con le efelidi, per coloro che desiderano trattarle esistono diverse opzioni terapeutiche disponibili. Tuttavia, è essenziale che qualsiasi intervento venga eseguito sotto la guida di un dermatologo per garantire la sicurezza e l'efficacia del trattamento.
Fonti:
- Levy, S. B., & Emer, J. J.Lentigines, Freckles, and Other Benign Pigmented Lesions of the Skin.Dermatologic Clinics, 2012, 30(1), 1-15.
- Alaluf, S., & Atkins, D.Ethnic variation in melanin content and composition in photoexposed and photoprotected human skin. Pigment Cell Research, 2002,15(2), 112-118.
- Harald Kittler et al.Dermatoscopy: An Algorithmic Method Based on Pattern Analysis. Springer.
- Kang S, Fisher GJ, Voorhees JJ. Photoaging: pathogenesis, prevention, and treatment. Clinics in Geriatric Medicine, 2001, Nov;17(4):643-59, v-vi. doi: 10.1016/s0749-0690(05)70091-4. PMID: 11535421.
In collaborazione con Pasquale Ambrosio
Vuoi avere maggiori informazioni?
CONTATTA IL MEDICO