DEFINIZIONE
I fibromi penduli cutanei sono delle escrescenze della cute, di forma tuberosa che si proiettano al di fuori del piano cutaneo. I fibromi cutanei penduli costituiscono un inestetismo molto frequente nella popolazione e sono causati da una predisposizione genetica di base o da traumi reiterati sulla cute. La medicina estetica offre svariati trattamenti per l’attenuazione o l’escissione diretta deli fibromi cutanei penduli.
COSA SONO
I fibromi cutanei penduli sono delle piccole escrescenze della cute, di forma solitamente rotondeggiante o cilindrica, non dolenti alla palpazione, potenzialmente originabili su qualsiasi parte del corpo. I fibromi cutanei penduli tendono per lo più ad attecchire a livello della regione cervicale o del dorso e sono causate verosimilmente dalla ripetizione di traumi meccanici sulla superficie cutanea.
Poiché i fibromi cutanei penduli costituiscono un evidente inestetismo, specie quando attecchiscono sul volto, esse esitano con l’indurre, nella persona affetta, un senso di disagio sociale, provando dunque ad occultare i fibromi cutanei penduli con prodotti cosmetici, La medicina estetica offre trattamenti definitivi e altri più radicali (di natura chirurgica) per attenuare e correggere i fibromi cutanei penduli.
SINTOMI E CLASSIFICAZIONE
I fibromi cutanei penduli di solito non causano sintomi particolari. Tuttavia, quando si formano sulla regione dorsale delle mani o dei piedi, esse possono causare dolore, dovuto alla frizione quando si muovono gli arti.
Risulta possibile classificare i fibromi cutanei penduli sulla base del loro specifico pattern istologico e a seconda della regione anatomica dove tendono a formarsi in:
- Fibromi cutanei filiformi. I fibromi cutanei penduli filiformi sono sostanzialmente indistinguibili dal colorito cutaneo e si formano per lo più in corrispondenza della regione del viso.
- Fibromi cutanei penduli sebacei puri. I fibromi cutanei penduli seborroici puri si sovrappongono, in pazienti immuno-deficienti, a infezioni già in atto, ad esempio nei processi di cheratosi.
- Fibromi cutanei penduli piani. I fibromi cutanei penduli piani sono così denominati in quanto non appaiono rilevati sulla cute, presentando una superficie liscia e senza increspature. I fibromi cutanei penduli piani tendono a formarsi soprattutto in corrispondenza della pianta dei piedi e possono risultare molto dolorose.
CAUSE E DIAGNOSI
Come detto, il fattore eziologico responsabile della formazione deli fibromi cutanei penduli è rappresentato da una
predisposizione genetica forte, seguita dai reiterati traumatismi meccanici prodotti sulla superficie della cute stessa.
Si ritiene che anche un’
alimentazione controllata e fortemente direzionata verso il consumo eccessivo di grassi possa in qualche modo favorire l’accumulo di grasso e la successiva ritenzione di cute.
La
diagnosi dei fibromi cutanei penduli viene effettuata dal medico dermatologo o dal medico di medicina estetica, ricorrendo all’ispezione accurata e alla palpazione di tali escrescenze sulla cute. Nella maggior parte dei casi, i fibromi cutanei penduli si dimostrano non dolenti alla palpazione.
TRATTAMENTI
La medicina estetica offre svariati
trattamenti per attenuare la presenza deli fibromi cutanei penduli o per rimuoverle direttamente dal piano cutaneo, come:
- Questa metodica va a sottoporre a refrigerazione elevata l’escrescenza cutanea, facilitandone il distacco dalla cute.
- Laser-terapia. La laser-terapia, sfruttando lo YAG laser, viene per lo più effettuata quando il fibroma cutaneo pendulo si mostra particolarmente resistente all’azione di trattamenti farmacologici.
- Applicazione di acido salicilico. Applicare una soluzione di acido salicilico per circa due o tre mesi direttamente sul fibroma cutaneo pendulo può contribuire a disinfettarlo, attenuandone la presenza sulla cute.
RISCHI E COMPLICAZIONI
Le
principali complicazioni che possono scaturire da un trattamento attuato per l’attenuazione o l’eliminazione dei fibromi cutanei penduli sono:
- Formazione di cicatrici anti-estetiche;
- Formazione di piccoli sanguinamenti;
- Edema;
FONTI:
- Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.
- Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.