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Minilifting facciale o minilifting cervico-facciale


Mer 23/11/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

Il minilifting facciale o cervico-facciale consiste in una procedura non prettamente chirurgica che agisce sull’ovale del viso e sulla regione di transizione con il collo, che va ad appianare la cute e attenuare gli inestetismi più evidenti, come rughe o solchi. Il minilifting facciale o cervico-facciale permette di ottenere dei risultati estetici incoraggianti sul viso senza ricorrere a pratiche chirurgiche drastiche come la ritidectomia.

COS’È

Il minilifting facciale o cervico-facciale è una procedura di medicina estetica, anche nota con il nome di fast lifting. Questa tecnica permette di ridistendere e appianare l’intera superficie del viso senza utilizzare tecniche chirurgiche sicuramente più invasive, come il lifting chirurgico cervico-facciale.

La procedura si basa sull’innesto di particolari filamenti di materiale biocompatibile, i quali vengono applicati in alcuni punti della superficie cutanea del viso e successivamente posti in trazione. I fili di sospensione permettono di scollare e sollevare le regioni degli zigomi e delle guance e, appianando la cute, inducono anche un maggiore rilassamento delle rughe statiche e degli avvallamenti.

Quando questi fili sospensori vengono posizionati anche in regione sub-mentoniera, essi permettono di mettere in trazione il contorno cervico-facciale ottenendo un collo meno ritenuto e più slanciato.

Il minilifting facciale o cervico-facciale, come si può intuire, non vanta la stessa efficacia del lifting chirurgico del viso ma permette comunque di ottenere risultati concreti e duraturi nel breve e medio termine. Un altro effetto benefico apportato da questa tecnica consiste nel potenziare la rete circolatoria cutanea del viso, evitando la formazione di zone meno vascolarizzate e dunque soggette a ipotrofia.

INDICAZIONI

Come detto, il minilifting facciale o cervico-facciale è riservato a coloro che necessitano un trattamento estetico efficace sull’intero ovale del volto e nella regione iniziale del collo senza ricorrere a tecniche di chirurgia più invasive.

In particolar modo, questa tecnica è indicata ai pazienti che intendono:


  • Ottenere un profilo globale del viso e del collo più giovane;

  • Attenuare inestetismi della cute come rughe statiche, solchi e avvallamenti;

  • Potenziare l’assetto vascolare e circolatorio della cute del viso, evitando il formarsi di zone ipotrofiche.


PREOPERATORIO

Nella fase preliminare che porta al minilifting facciale o cervico-facciale, il paziente deve sottoporsi a una accurata visita medica condotta dal medico dermatologo o dal medico di medicina estetica. Durante la visita, il medico procede innanzitutto a raccogliere tutti i dati utili per il corretto inquadramento del paziente, registrando eventuali assunzioni di farmaci per patologie croniche e l’eventuale familiarità per malattie ereditarie, soprattutto nel caso di patologie emorragiche.

Successivamente, chiarito il motivo per il quale il paziente si è recato alla visita, il medico procede all’ispezione approfondita dell’area cutanea indicata dal paziente, ispezionando con cura l’intero ovale del viso e la regione sub-mentoniera. A completamento della visita, si raccomanda al paziente di astenersi, nelle due settimane precedenti l’intervento, da fumo, alcol e farmaci ad attività aggregante.

ESECUZIONE DELL’INTERVENTO

Il minilifting facciale o cervico-facciale per il viso è demandato all’esperienza di un chirurgo esperto della procedura e in genere non eccede l’ora di durata. Nel corso della visita preliminare all’intervento viene anche stimata la concentrazione di grasso presente nel tessuto sottocutaneo del viso e nella porzione prossimale del collo, al fine di rilevarne la consistenza.

L’intervento di applicazione comincia con la marcatura, tramite pennarello, dei fori di entrata e di uscita del dei fili sospensori, ricorrendo all’anestesia locale tramite lidocaina. Successivamente, i fili di sospensione sono inseriti nel foro e ancorati al tessuto sottocutaneo, impiantandosi in maniera stabile.

Sul finire della procedura, il chirurgo esegue una manovra di compressione sulle aree bersagliate dall’intervento, ponendo in tensione le regioni della cute attraversate dal filo.

POST OPERATORIO

In quasi tutti i casi, i fili sono riassorbiti in un tempo massimo di un anno e mezzo, senza produrre complicazioni.

Nel periodo susseguente l’operazione di minilifting facciale o cervico-facciale, il paziente deve avere cura di controllare il dolore ricorrendo all’assunzione di antidolorifici FANS, applicando in sede impacchi di ghiaccio per attenuare l’entità dell’edema prodotto nelle aree del viso trattate.

Risulta molto importante, specie nelle prime settimane, cercare di riposare tenendo il viso in posizione neutra, evitando gli sforzi e mantenendo una posizione supina.

RISCHI E COMPLICAZIONI

Il minilifting facciale o cervico-facciale non genera complicazioni di sorta, tranne che per  la temporanea comparsa di edemi o lievi sanguinamenti, che tendono a scomparire poco dopo.

Fonti:

  • Valerio Cervelli, Benedetto Longo. Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Pisa: Pacini; 2021.



  • Nicolò Scuderi. Manuale di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. Padova: Piccin; 2014


 


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