Accesso
Dottori
Periostio funzione e medicina estetica

Periostio funzione e medicina estetica


Lun 30/01/2023 | Dott. Tania Basile

Condividi su Facebook Condividi su Twitter

Il periostio è una membrana connettivale che ricopre tutte le ossa del corpo e svolge diverse funzioni sia per la crescita delle singole ossa del sistema scheletrico che nella protezione dello stesso. La guaina riveste interamente le ossa sino al complesso articolare ovvero fino ai punti di inserzione di tendini e legamenti. Il tessuto del periostio è fondamentale per la crescita delle ossa tanto da essere impiegato per la correzione della labiopalatoschisi per risultati estetici ottimali. In chirurgia estetica il periostio è noto principalmente per il lifting facciale sottoperiosteo e la periostioplastica.

Cos’è il periostio


Il periostio è una guaina connettivale fibrosa, generalmente di colore lattescente, che avvolge tutte le superfici ossee non articolari. La guaina si può suddividere in periostio interno o profondo e periostio esterno; quest’ultimo rappresenta la parte fibrosa della struttura mentre in profondità il tessuto è altamente vascolarizzato è ricco di cellule osteoblastiche e osteogeniche. Il tessuto, dunque, interviene nei processi di crescita, rimodellamento e riparazione ossea. L’attivazione di queste cellule è variabile nel corso della vita ed a seconda degli eventi che interessano il tessuto. Per le proprietà mostrate, il periostio è oggetto di molti studi nella comunità scientifica che mirano a evidenziare, e utilizzare, le sue capacità rigenerative.

Il periostio esterno è collegato all’osso grazie all’azione di particolari fibre di collagene che costituiscono le fibre di Sharpey e vasi sanguigni che permettono la vascolarizzazione delle strutture ossee seguendo i canali di Volkmann e i canali di Havers, ovvero il sistema di canali che attraversa il tessuto osseo lamellare compatto vascolarizzandolo. Lo spessore del periostio è minore nelle ossa dove è sita una maggiore massa muscolare mentre in prossimità sottocutanea la membrana tende ad essere più consistente.

A cosa serve


Gli osteoblasti presenti nello strato riccamente vascolarizzato del tessuto sono responsabili dell’accrescimento delle ossa stesse nella fase di crescita degli individui. Anche al termine di questa fase, le cellule presenti continuano a sintetizzare nuovo tessuto osseo per sopperire al naturale processo di assorbimento di alcune aree dell’osso. Infine, il periostio si dimostra fondamentale in seguito a trami che provocano la frattura dell’osso permettendo la rigenerazione dei tessuti, la riparazione della frattura e il rimodellamento dell’osso stesso.

Perché è importante in chirurgia estetica


Il ruolo del periostio è centrale in chirurgia estetica ed è chiamato in causa in interventi assai diversi tra loro. In primis, il periostio è interessato nel lifting facciale sottoperiosteo dove è individuato come punto limite dell’intervento chirurgico al di sopra del quale aumentano rischi connessi a sanguinamento e possibili complicanze di tipo nervoso. Nella periostioplastica invece, vengono utilizzate le sue proprietà rigenerative per sopperire alle malformazioni in soggetti affetti da labiopalatoschisi, ovvero il cosiddetto labbro leporino, che colpisce ancora molti bambini in tutto il mondo.

Lifting facciale sottoperiosteo del terzo medio


Il lifting facciale sottoperiosteo è un intervento di chirurgica estetica finalizzata al rimodellamento del terzo medio del volto e limitare i segni dell’invecchiamento cutaneo. L’intervento è considerato un lifting profondo poiché interviene sul sollevamento del complesso SMAS ovvero il sistema muscolo-aponeuretico superficiale. Questo sistema mette in comunicazione i muscoli del naso con quelli del viso ed agisce nel determinare l’espressività del viso stesso.

Il lifting sottoperiosteo corregge cedimenti della regione degli zigomi, i solchi naso-labiali, le rughe della marionetta ed altri disturbi e condizioni legati ai suddetti inestetismi. L’estetica del viso è migliorata grazie al riposizionamento dei muscoli, del tessuto adiposo, delle fasce e della pelle della regione del terzo medio. I risultati sono ottimali e sensibilmente migliori rispetto alle tecniche che si concentrano esclusivamente sul riposizionamento della cute. L’intervento può essere eseguito in concomitanza di blefaroplastica inferiore e lifting frontale.

L’intervento non è standardizzabile poiché necessita pianificazione individuale a seconda dei pazienti, degli inestetismi e dell’esecuzione, in contemporanea, di altri interventi di chirurgia estetica. Le incisioni per scollare e risollevare i tessuti, difatti, sono variabili e possono coincidere con le incisioni effettuate per la blefaroplastica inferiore o essere localizzate all’interno della bocca. In ogni caso, il sollevamento è inteso sotto il periostio mascellare al fine di limitare inutile sanguinamento e possibili lesioni sulle strutture nervose del viso.

Periostioplastica


Questo intervento è utilizzato per la correzione di difetti del palato, del labbro superiore della gengiva e dell’osso mascellare. Più comunemente l’intervento è fondamentale per il trattamento chirurgico della labiopalatoschisi e spesso eseguito insieme a palatoplastica, cheiloplastica e rinoplastica. L’utilizzo del periostio della parte esterna dell’osso mascellare è necessario per correggere la schisi ossea poiché permette la riproduzione dell’osso stesso e consente al tessuto del solco naso-labiale di riposizionarsi in modo corretto. Le capacità rigenerative e adattive del periostio permettono all’intervento risultati molto positivi con un rischio di complicanze trascurabile se non del tutto assente.

Fonti:

  • Daniel Marchac, Alexandre Marchac, Lifting cervicofacciale, Ricostruttiva ed Estetica, Vol.7 Iss.3, pp. 1-28, 2009.

  • Nicolò Scuderi. Manuale di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. Padova: Piccin; 2014

  • Valerio Cervelli, Benedetto Longo. Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Pisa: Pacini; 2021.

  • William G. Arnett, Richard P. McLaughlin. Pianificazione estetica e programmazione ortodontica in chirurgia ortognatica. Milano: Masson; 2006.


In collaborazione con Pasquale Ambrosio

Vuoi avere maggiori informazioni?
CONTATTA IL MEDICO


Articoli correlati

Iscriviti alla newsletter TuaMe
Scarica la nuova app TuaMe

Accesso contenuti completi

x