Tra gli inestetismi del volto molti sono strettamente legati al processo di invecchiamento cutaneo, ma altri al contrario non sono necessariamente causati dall’età, ma possono essere presenti a prescindere da essa.
Tra questi troviamo quello che comunemente è conosciuto come “doppio mento”, caratterizzato da un accumulo di tessuto adiposo nella zona sottomentoniera, accompagnato da lassità del tessuto cutaneo. L’effetto che questo difetto dà al viso è un aspetto tondo un po’ troppo accentuato.
Il doppio mento è un inestetismo che colpisce indistintamente uomini e donne, e può essere presente a qualsiasi età. Esso presenta poi caratteristiche diverse a seconda della qualità della pelle: nelle persone più giovani il tessuto cutaneo è più liscio e compatto, mentre nelle pelli più adulte c’è una maggiore lassità cutanea, per cui il doppio mento tende a cedere di più verso il basso.
In ogni caso questo difetto estetico è sempre molto fastidioso, perché dà al volto un aspetto inevitabilmente meno fresco e più invecchiato. Se una persona è anche solo leggermente in sovrappeso, il doppio mento non fa altro che accentuarlo.
Altro punto dolente è che, in particolare nelle donne, il collo non mente mai sull’età. Il tessuto cutaneo del collo con il passare del tempo diventa infatti più sottile e meno elastico rispetto a quello del volto. Se si accumula tessuto adiposo nella regione sottomentoniera, il tessuto cutaneo tende più facilmente a cedere verso il basso, e così il doppio mento si accentua ancora di più.
Anche se parliamo di un accumulo di tessuto adiposo, il doppio mento non è legato sempre al sovrappeso: anche le persone normopeso possono presentare l’inestetismo. Quello che più evidenzia il difetto è la presenza di lassità cutanea, che altro non è che uno dei segni principali dell’invecchiamento della pelle.
Le cause del doppio mento possono essere diverse e coinvolgono principalmente età, sovrappeso (e di conseguenza, alimentazione) e postura. Non si esclude nemmeno una predisposizione genetica.
Per contrastare il difetto, prima di arrivare alla chirurgia o alla medicina estetica, è possibile agire attraverso degli esercizi specifici e creme rassodanti, dopo aver in primis corretto eventuali errori nella propria alimentazione.
L’intervento di chirurgia estetica per eliminare il doppio mento è la liposuzione, ossia la rimozione chirurgica sia dell’eccesso di grasso che di tessuto cutaneo, seguita dalla compattazione del tessuto.
Attualmente però la medicina estetica mette a disposizione delle tecniche non invasive che permettono di ottenere ottimi risultati, sfruttando la tecnologia laser o gli ultrasuoni microfocalizzati.
Formazione del doppio mento: quali sono le cause
Le cause che portano alla formazione del doppio mento sono diverse. Alcuni sostengono che il difetto possa avere delle basi genetiche, e che quindi possa essere ereditabile.
Nella maggior parte dei casi però, le cause sono strettamente legate ai seguenti fattori:
- Sovrappeso
Il doppio mento è comunque un accumulo di tessuto adiposo, per cui ci sono buone probabilità che sulla sua formazione influisca il sovrappeso. Non è detto però, perché in realtà oltre all’eccesso ponderale in sé, potrebbero influire delle alterazioni a livello del metabolismo dei grassi e/o a livello ormonale, che porterebbero il tessuto adiposo ad accumularsi proprio in quel distretto corporeo. Da qui è indiscusso il legame con l’alimentazione, che è importante che sia corretta sia dal punto di vista energetico (per evitare il sovrappeso) e sia dal punto di vista qualitativo, perché eccessi di alcuni nutrienti, come ad esempio gli zuccheri semplici, potrebbero influire anche sul metabolismo dei grassi e sulla regolazione degli ormoni.
- Età
L’età influisce in particolare sul tessuto cutaneo, che tende a diventare sempre meno sodo e meno elastico. Questo perché con il passare del tempo l’organismo riduce progressivamente la produzione di collagene, proteina che insieme all’elastina forma una rete solida ed elastica nel derma che funge come una vera e propria “impalcatura” per il sostegno dell’epidermide. Venendo meno questo sostegno e l’elasticità del tessuto cutaneo stesso, il doppio mento si accentua di più: l’accumulo di tessuto non riesce a sostenersi e tende a scivolare, quasi ad “appendersi” verso il basso. Questo difetto diventa sempre più evidente man mano che l’età anagrafica aumenta e se non viene adeguatamente trattato.
- Postura
Tutte le posture nelle quali si piega il collo verso il basso possono accentuare o favorire la formazione del doppio mento. Quali sono? Purtroppo sono posture molto comuni: lavorare al PC, specialmente se non si rispetta la corretta ergonomia della posizione, o più semplicemente utilizzare troppo tempo lo smartphone.
Contrastare il doppio mento: gli esercizi
Esistono degli esercizi, una vera e propria ginnastica, per provare a ridurre il doppio mento. Di seguito alcuni semplici esercizi da fare durante la giornata. Alcuni sono da fare necessariamente in casa, ma altri possono essere fatti in qualsiasi altro momento:
- Massaggiare il collo
Consiste nel sollevare la testa tendendo al massimo i muscoli del collo e aprendo un po' la bocca. A questo punto si poggia una mano sotto al mento e, esercitando una certa pressione, si scende lungo in collo stirando la pelle verso il basso.
- Masticare un chewing gum
Masticare un chewing gum da una parte aiuta i muscoli della mascella a tenersi in allenamento, e dall’altra aiuta a perdere il tessuto adiposo accumulato nella regione sottomentoniera.
- Fare il broncio
Mettere la bocca in posizione “broncio” e tenerla per circa 5 secondi, ripetendo fino a 10 volte.
- Aprire e chiudere la bocca
Consiste nell’aprire tutta la bocca come se si volesse fare un profondo sbadiglio, mantenerla per 5-10 secondi e ripeterla fino a 10 volte al giorno.
Doppio mento: i trattamenti di medicina estetica
Il doppio mento può essere trattato efficacemente con tecniche e protocolli ambulatoriali, mini invasivi o assolutamente non invasivi.
Tra i trattamenti più innovativi ed efficaci troviamo la
laserlipolisi e gli
ultrasuoni microfocalizzati. Il primo elimina più specificatamente anche gli accumuli adiposi, mentre il secondo è improntato più specificatamente per rigenerare la cute e quindi risollevare il tessuto cutaneo.
La
laserlipolisi è l’
alternativa mini invasiva alla liposuzione. Attenzione, l’una non sostituisce l’altra, perché ci sono dei casi nei quali è necessario l’intervento chirurgico per avere risultati soddisfacenti.
La laserlipolisi
utilizza il calore del laser per sciogliere i grassi e ricompattare il tessuto cutaneo. Attraverso un piccolissimo taglio, si inserisce sottocute una fibra ottica collegata ad una microcannula e si lavora a due livelli: 1) sul pannicolo adiposo sottocutaneo, il calore scioglie i grassi e la microcannula li aspira; 2) sul tessuto connettivo vengono stimolati i fibroblasti a produrre nuovo collagene con un effetto di skin-tightnening.
Gli
ultrasuoni microfocalizzati agiscono invece più specificatamente nel
ridurre la lassità del tessuto cutaneo. In questo caso non è necessario inserire nulla sottocute, ma si lavora esternamente con un manipolo collegato ad una macchina ad ultrasuoni e ad una sonda ecografica. Il manipolo passa sull’epidermide e il calore riesce ad arrivare al derma, dove viene stimolata la produzione di nuovo collagene. Diminuisce così la lassità cutanea, la pelle si ricompatta ed il tessuto in eccesso che caratterizza il doppio mento viene risollevato verso l’alto, attenuando l’inestetismo.
I trattamenti ad ultrasuoni focalizzati hanno il vantaggio di lavorare in maniera "focalizzata" concentrando l’energia solo nei punti in cui si può attivare la risposta e solo laddove necessario. Inoltre, sono dei trattamenti che consentono un immediato ritorno alla vita sociale,
senza down-time, e
attivano una risposta biologica, quindi naturale, graduale e progressiva.
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