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Rottura della protesi


Lun 24/10/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

La rottura della protesi è un evento avverso che può verificarsi in seguito a procedure chirurgiche estetiche che prevedono l'inserzione di una protesi, come la mastoplastica additiva. In questo tipo di operazione viene infatti inserita una protesi biocompatibile all'interno della ghiandola mammaria con il fine di incrementarne il volume. Vari fattori possono però essere responsabili della rottura della protesi, scatenando una reazione infiammatoria e ponendo le basi per un nuovo intervento chirurgico.

COS’È

La rottura della protesi è un fenomeno accidentale che può verificarsi in seguito all'esecuzione di qualsiasi intervento chirurgico con finalità estetica, in cui è prevista l'inserzione di una o più protesi biocompatibili.

In particolar modo, la mastoplastica additiva è l'operazione chirurgica più soggetta al rischio di rottura della protesi, in quanto è un intervento in cui la protesi viene necessariamente applicata al fine di conferire al seno un aspetto più volumizzate e rotondo.

Vari fattori possono rendersi responsabili della rottura della protesi, tra cui un'esecuzione maldestra durante l'atto chirurgico oppure traumi accidentali diretti nella regione toracica.

SINTOMI E CAUSE

Al pari di altri eventi avversi legati all'inserzione di protesi biocompatibili, come il bottoming out, la rottura della protesi può indurre la comparsa precoce di sintomi dovuti alla reazione infiammatoria che insorge di riflesso.

Per questa ragione, la donna può accusare una sensazione di accaldamento a livello della regione toracica, con eventuale dolore e tumefazione.

Le cause che possono condurre alla rottura della protesi sono da ricercare nei seguenti fattori:


  • Trauma meccanico perforante a livello della regione toracica, il quale si rivale direttamente o indirettamente sulla protesi;

  • Materiale invecchiato utilizzato per la protesi;

  • Materiale non a norma utilizzato per la protesi;

  • Difetto di fabbricazione della protesi;

  • Esecuzione maldestra dell'intervento chirurgico o negligenza del chirurgo nell'inserire la protesi.


CLASSIFICAZIONE E DIAGNOSI

La rottura della protesi può essere classificata a seconda che il materiale fuoriuscito avvenga all'interno o all'esterno della capsula cicatriziale che naturalmente si sviluppa attorno alla protesi stessa.

Per tale scopo, la rottura della protesi può essere classificata in:

  • Rottura della protesi intra-capsulare, quando è contenuta all'interno della capsula cicatriziale che si forma intorno all'impianto;

  • Rottura della protesi extracapsulare, quando il materiale fuoriuscito travalica il limite della capsula cicatriziale che si forma intorno all'impianto.


La diagnosi della rottura della protesi avviene da parte del chirurgo estetico specializzato, il quale procede innanzitutto tramite l'ispezione a verificare l'integrità e l'omogeneità dei seni. Mediante la palpazione, il medico può accertarsi di un’eventuale breccia verificata all'interno della protesi e il dislocamento del suo contenuto all'esterno.

Risulta importante specificare che, in molti casi, la rottura della protesi è un evento asintomatico e la donna stessa non si avvede di questo fenomeno, il quale può essere invece notato dal medico durante una visita di controllo periodica.

INTERVENTO DI CORREZIONE

L’intervento di correzione della rottura della protesi è di esclusiva natura chirurgica e consiste nel creare delle suture interne alla tasca di alloggiamento della protesi, estraendo la protesi rotta e sostituendola opportunamente.

L’intervento di correzione della rottura della protesi viene eseguito in regime di Day Surgery e deve essere preceduto da un’accurata visita preliminare da parte del chirurgo, il quale deve decidere come collocare la nuova protesi.

In particolare, l’intervento di correzione segue queste fasi:

  • Incisione dell’areola o del contorno areolare;

  • Estrazione della protesi mammaria;

  • Incisione della capsula parietale del torace nella porzione superiore;

  • Inserimento della nuova protesi biocompatibile;

  • Sutura dell’incisione chirurgica, pulizia e medicazione.


 

RISCHI E COMPLICAZIONI

I rischi maggiori per l’intervento di correzione della rottura della protesi sono sia a carico delle pazienti obese con abitudini di vita malsane sia a carico delle donne che si sono già sottoposte a precedenti interventi di correzione del seno, i quali però non avevano espresso risultati soddisfacenti.

Le complicazioni più frequenti che potrebbero riscontrarsi in seguito all’intervento in questione sono:

 

  • Formazione di grumi dovuti alla dissipazione del gel in silicone fuoriuscito dalla protesi rotta;

  • Sfiancamento della sutura di contenimento della nuova protesi mammaria;

  • Reazione allergica, anche grave, all’anestesia o alla protesi;

  • Dolore, edema e arrossamento della mammella su cui si interviene.



 

FONTI:

  • Valerio Cervelli, Benedetto Longo. Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Pisa: Pacini; 2021.

  • Nicolò Scuderi. Manuale di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. Padova: Piccin; 2014


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