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Mondor, sindrome


Mer 05/10/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

La sindrome di Mondor, anche nota come malattia di Mondor, è un'affezione che colpisce le vene superficiali del corpo determinando uno stato infiammatorio acuto che può cronicizzare. La malattia di Mondor può colpire le vene superficiali della mammella, la vena dorsale del pene oppure, soprattutto nelle donne, alcune vene toraciche ed epigastriche. Molto spesso questa malattia insorge in seguito all'intervento di mastoplastica additiva e si manifesta con l'evidenza di un cordoncino rossastro posizionato al di sotto della mammella.

COS’È

La sindrome di Mondor, o malattia di Mondor, rappresenta una tromboflebite delle vene superficiali del torace, della parte superiore dell'addome oppure del pene. Questa affezione si palesa con un interessamento infiammatorio delle vene superficiali, le quali si accaldano, divengono rosse e si irrigidiscono

Nel settore della medicina estetica, la malattia di Mondor può insorgere soprattutto a seguito di interventi chirurgici sulla mammella e sul profilo mammario. Attualmente la patogenesi della condizione è sconosciuta e si pensa possa derivare da traumi reiterati nella zona del torace, sia di natura meccanica che di natura chimico-fisica.

Generalmente, la sindrome di Mondor è autolimitante e tende a risolversi spontaneamente tramite l'assunzione di farmaci antinfiammatori. Solo raramente può complicarsi fino a cronicizzare e richiedere un intervento chirurgico risolutivo.

SINTOMI E DIAGNOSI

La malattia di Mondor è una tromboflebite delle vene superficiali del torace e, per tale ragione, essa si palesa con i segni cardinali dell'infiammazione, ovvero con rossore, aumento locale della temperatura, dolore e gonfiore.

In alcuni casi, soprattutto quando l'affezione è primariamente diretta alle vene superficiali del torace, si assiste anche alla retrazione della cute sovrastante la mammella, evidenziando alla base una struttura cordoniforme congesta e arrossata.

La diagnosi della malattia di Mondor è puramente ispettiva ed è condotta dal medico di medicina estetica, dal chirurgo vascolare o dall'angiologo e si basa sull'osservazione della struttura cordoniforme assunta dal vaso. In alcuni casi, è possibile procedere alla biopsia del vaso interessato per porre diagnosi di tipo differenziale con alcune affezioni autoimmuni vascolari.

CAUSE E CLASSIFICAZIONE

Attualmente, l'eziopatogenesi della sindrome di Mondor è ignota ma si pensa possa derivare dalla reiterazione di stimoli meccanici, traumatici o di natura chirurgica. Spesso la malattia può innescarsi in seguito all'utilizzo protratto di bendaggi compressivi o indumenti troppo costrittivi nella zona presa in considerazione.

Nella maggior parte dei casi, la malattia di Mondor insorge in maniera idiopatica senza il necessario innesco di fattori traumatici e, nella fattispecie, la sua natura eziologica è ancora da determinare.

La malattia di Mondor può essere classificata seconda della zona anatomica dove attecchisce in:


  • Malattia di Mondor della mammella, in cui si assiste alla formazione di una struttura cordoniforme rilevabile sotto la cute mammaria;

  • Malattia di Mondor del pene, in cui si ha un ispessimento localizzato della vena dorsale del pene;

  • Malattia di Mondor epigastrica, in cui si assiste all'infiammazione e alla tromboflebite delle vene superficiali dell’epigastrio.


TRATTAMENTI

La malattia di Mondor è, nella maggior parte dei casi, a decorso autolimitante e tende a risolversi nel giro di pochi giorni o di un paio di settimane.

Tramite l'assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei è possibile placare e tenere a bada i segni dell'infiammazione. Il ricorso alla chirurgia avviene solo quando la malattia è associata a processi neoplastici oppure si cronicizza, limitando la funzionalità dei vasi colpiti.

RISCHI E COMPLICAZIONI

Non vi sono particolari complicazioni da riferire in seguito al trattamento per la malattia di Mondor, se non la possibile manifestazione di infezioni o di piccoli sanguinamenti a causa della procedura chirurgica effettuata.

FONTI:

  • Edward C. Klatt; Vinay Kumar. Le basi patologiche delle malattie, Volume 2. Milano: Edra Masson; 2017.

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.

  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.


 


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