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Lifting cervicofacciale


Mar 13/09/2022 | Dott. Tania Basile

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Il lifting cervicofacciale, o del terzo inferiore del volto, è una procedura di chirurgia estetica che ha lo scopo di correggere gli inestetismi e i segni dell’aging presenti nella porzione mentoniera e cervicale. Il collo, infatti, è una porzione anatomica che è tra le prime a risentire degli effetti dell'invecchiamento e, pertanto, è spesso oggetto di ritocchi estetici, al fine di rilassarne i tessuti. Chiaramente, si rende sempre necessaria la preliminare visita chirurgica da parte del medico, il quale indirizza il paziente verso lo specifico trattamento chirurgico da effettuare.

COS’È

Il lifting cervicofacciale, o del terzo inferiore del volto, è una tecnica chirurgica con finalità estetica che può essere praticata adottando protocolli chirurgici differenti, tutti orientati verso uno specifico fine: rimodellare l'intera superficie cervicale e mentoniera fino a ottenere un mento equilibrato e un collo slanciato e dinamico. Il lifting cervicofacciale può dunque unirsi talvolta all'aspirazione del grasso presente in abbondanza nella regione cervicale e al lifting dei muscoli che circondano la regione cervicale.

Nonostante, il lifting del terzo inferiore del volto sia effettuato in pazienti che presentano un'età più avanzata, nulla toglie che l'intervento possa essere effettuato anche da soggetti più giovani, i quali desiderano ottenere un profilo cervicofacciale più slanciato e liberato dall'ingombro dell'adipe in eccesso.

INDICAZIONI

Come detto, il lifting cervicofacciale, o del terzo inferiore del volto, è un intervento estetico che viene effettuato sia in pazienti più avanti con l'età sia in pazienti più giovani, previa valutazione e approvazione da parte del chirurgo estetico o del chirurgo plastico.

Nello specifico, l'intervento di lifting cervicofacciale può essere indicato per chi presenta le seguenti caratteristiche:


  • Esubero di pelle in un punto qualsiasi della regione cervicale;

  • Profilo della mandibola nascosto e obliterato dall'eccesso di pelle nella regione cervicale;

  • Presenza di un collo definito “a tacchino”;

  • Presenza di un mento poco delineato a causa dell'ingombro di adipe presente nella regione cervicale.


PREOPERATORIO

Prima dell'effettuazione vera e propria dell'intervento chirurgico, il paziente deve sottoporsi a una scrupolosa indagine clinica da parte del medico chirurgo incaricato dell'intervento, al fine di ricevere l'idoneità di esecuzione al lifting cervicofacciale e per rilevare eventuali controindicazioni assolute e relative all'esecuzione del trattamento.

Innanzitutto, la prima fase della visita si concentra sull’anamnesi, dove il medico si preoccupa di raccogliere tutte le informazioni che ritiene utili sullo stato generale del paziente, sulla presenza di malattie acute o croniche in atto e sulla lista dei farmaci assunti nel corso di terapie. Successivamente, il medico prosegue la propria indagine concentrandosi sull'esame obiettivo del paziente stesso, ispezionando e palpando l'intera regione mentoniera e  cervicale, al fine di rilevare eventuali punti di dolorabilità, zone di discromie cutanee o eventuali segni di sofferenza tiroidea.

Qualora dall'esame obiettivo non emerga nulla di patologico, il medico può giudicare il paziente idoneo all'intervento chirurgico e gli prescrive dunque degli esami del sangue, raccomandandogli, al contempo, di astenersi completamente dal consumo di alcol e dal fumo nelle due settimane precedenti la data dell'intervento chirurgico.

ESECUZIONE DELL’INTERVENTO

Il fine ultimo dell’intervento di lifting al collo è quello di operare una sorta di ringiovanimento globale della cute cervico facciale e, pertanto, è sempre necessario rivolgersi all’operato di un chirurgo esperto del settore.

Dopo aver fatto sistemare il paziente sul lettino e aver praticato l'anestesia, il chirurgo comincia l'operazione effettuando una o più incisioni chirurgiche a livello della nuca o a livello retro-auricolare, procedendo poi a scollare la pelle e a sollevare il tessuto cutaneo ridondante e in eccesso cervicofacciale. Dopo aver sollevato i lembi di pelle in esubero, il chirurgo provvede a suturare la cute e a proteggerla con un bendaggio compressivo che dovrà essere mantenuto in sede per qualche giorno.

Generalmente la durata dell'intervento chirurgico è stimata in non più di un'ora di tempo e il paziente recupera celermente dall'operazione.

POST OPERATORIO

Nella fase successiva all'intervento di lifting cervicofacciale, il paziente non lamenta particolari problemi se non il riferire generiche sensazioni di alterazione della sensibilità cutanea in corrispondenza delle regioni cervicofacciale intaccate dall'operazione e un dolore intermittente, che può essere controllato tramite l'assunzione di farmaci antidolorifici.

RISCHI E COMPLICAZIONI

Le rare complicazioni che possono emergere da un intervento di lifting del terzo inferiore del volto sono:

  • Eritema;

  • Edema della regione cervicale;

  • Sanguinamento modesto;

  • Infezione;

  • Reazione avversa alla sostanza anestetizzante.


FONTI:

  • Valerio Cervelli, Benedetto Longo. Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Pisa: Pacini; 2021.

  • Nicolò Scuderi. Manuale di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. Padova: Piccin; 2014


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