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Melanina


Mer 07/09/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

La melanina è un pigmento biologico prodotto dai melanociti all'interno dello strato epidermico della pelle.  L'esposizione ai raggi solari stimola tali cellule specializzate a produrre e a rilasciare la melanina, fornendo ai cheratinociti cutanei una consistente fotoprotezione.  Le radiazioni luminose emesse dal Sole possono indurre l'insorgenza di danni al DNA delle cellule epiteliali ed epidermiche, favorendo la comparsa di malattie neoplastiche. In dermatologia e in medicina estetica, le principali patologie correlate alla melanina sono: nevi (o nei), vitiligine, albinismo e melanoma.

COS’È LA MELANINA E RUOLO ALL’INTERNO DELLA CUTE

La melanina rappresenta un pigmento biologico che si localizza a livello della cute, dell'iride, dei capelli e di regioni specifiche della ghiandola surrenale e del sistema nervoso centrale.

Le cellule deputate alla sintesi e al rilascio della melanina prendono il nome di melanociti. Gli stimoli luminosi, prodotti dalle radiazioni luminose del Sole, inducono i melanociti a produrre grandi quantità di melanina. Questo pigmento, grazie alle sue caratteristiche chimiche e biologiche, è responsabile dei meccanismi di fotoprotezione della cute.

L’esposizione alle radiazioni solari causa un repentino aumento delle concentrazioni dei radicali liberi. Queste sostanze, essendo altamente reattive, determinano una serie di danni cellulari in grado di scatenare la comparsa di un vasto numero di patologie.

Ad esempio, l'incremento delle concentrazioni dei radicali liberi può danneggiare in modo irreversibile il materiale genetico contenuto all’interno delle cellule dell’epidermide e del derma. Tale condizione può predisporre allo sviluppo di malattie neoplastiche.

La melanina, sintetizzata a partire dall’amminoacido tirosina, ha la capacità di assorbire la maggior parte dell’energia contenuta nelle onde elettromagnetiche. In tal modo, gli effetti negativi del Sole vengono contenuti e ridotti.

Il colore della pelle dipende dalla quantità e dal tipo di melanina espressa dal genotipo dell’individuo. Nelle popolazioni africane e sudamericane, la quantità di eumelanina, ovvero un pigmento di colore grigio-nero, determina la pigmentazione scura della pelle. Al contrario, nelle popolazioni europee e nordiche, il tipico fototipo chiaro della cute è associato alle alte concentrazioni di feomelanina.

L'abbronzatura, o tintarella, è un meccanismo fisiologico correlato proprio all'incremento della concentrazione cutanea della melanina. Nel periodo estivo, la maggiore esposizione ai raggi solari stimola i melanociti a secernere quantitativi maggiori di pigmento, al fine di garantire una foto protezione più efficiente.

PATOLOGIE E DIFETTI ESTETICI ASSOCIATI ALLA MELANINA

Le alterazioni a carico di processi di produzione e di secrezione della melanina sono alla base dell'insorgenza di patologie dermatologiche responsabili della comparsa di inestetismi cutanei.

Ad esempio, l'albinismo rappresenta una condizione caratterizzata da una scarsa produzione di pigmenti cutanei. L'individuo affetto da questo disturbo, mostrando un colorito della pelle molto chiaro ed essendo sprovvisto di efficienti meccanismi di fotoprotezione, deve necessariamente ridurre l'esposizione ai raggi solari.

Un'altra condizione molto comune in dermatologia sono i nevi (o nei). Tali formazioni benigne consistono in agglomerati puntiformi, di colore marrone, causati da un’eccessiva concentrazione di melanociti e melanina. Talvolta, la forma o il colore, può deturpare l’aspetto estetico della pelle e può spingere i pazienti a richiedere la valutazione di uno specialista.

Il melanoma rappresenta uno dei tumori maligni della pelle più frequenti. Trae origine dai melanociti e può dar luogo a metastasi in grado di mettere in serio pericolo la vita dell’individuo. La prevenzione, eseguita attraverso viste specialistiche periodiche, costituisce l’arma più efficace per contrastare il melanoma.

La vitiligine è un disturbo dermatologico che causa la comparsa di chiazze non pigmentate su alcune regione del corpo. L’assenza di melanina è imputabile ad una drastica riduzione dell’attività di sintesi dei melanociti.

TRATTAMENTI IN MEDICINA ESTETICA E DERMATOLOGIA

Nell’ambito della medicina estetica e della dermatologia, i trattamenti più comuni correlati ai difetti di produzione della melanina sono:


  • Trattamenti di depigmentazione: mediante l’impiego di specifici agenti chimici (es. idrossichinone) si ottiene una riduzione del grado di pigmentazione della cute;

  • Uso di prodotti cosmetici: le soluzioni topiche, ricche di oligoelementi e molecole antiossidanti, possono rallentare i processi di degenerazione che affliggono i melanociti;

  • Terapia chirurgica: l’escissione chirurgica (o asportazione) è una tecnica che consente di rimuovere definitivamente l’inestetismo cutaneo.


RISCHI E COMPLICAZIONI

In genere, i trattamenti elencati in precedenza non determinano la comparsa di effetti indesiderati. Tuttavia, in rari casi, possono verificarsi le seguenti complicazioni:

  • Irritazione e arrossamento della cute

  • Dermatite allergica da contatto

  • Depigmentazione permanente (ocronosi)

  • Edema e prurito della regione trattata

  • Piccoli sanguinamenti


FONTI:

  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.

  • Andrea Bovero, Dall’inestetismo al trattamento cosmetico, Tecniche Nuove, 2011.


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