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Mastoplastica riduttiva


Mar 07/06/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

La mastoplastica riduttiva è una procedura chirurgica che ha il fine di indurre un ridimensionamento del seno femminile, asportandone parte del tessuto adiposo, ghiandolare e muscolare. La mastoplastica riduttiva è la soluzione più drastica per ottenere un seno di minori dimensioni, nel caso in cui si abbia a che fare con ipermastia e ipertrofia delle mammelle. Tale operazione chirurgica è eseguita da un chirurgo plastico esperto della procedura, solo dopo aver effettuato un’accurata visita preliminare con la paziente candidata all’intervento stesso.

COS’È

La mastoplastica riduttiva, anche nota come mastoplastica di diminuzione, o mastoplastica riduzionale, è un intervento di chirurgia plastica volto a ridurre la grandezza globale delle mammelle, associandovi anche il rimodellamento del complesso A.C. (Areola-Capezzolo).

Tale intervento, oltre che per fini estetici, può essere effettuato anche quando l’eccessivo sviluppo delle mammelle può impattare sulla qualità di vita della donna, la quale accusa un pesante senso di compressione del torace, con possibile limitazione della respirazione.

Un seno troppo grande, che può derivare da una predisposizione genetica o da un iper-attività degli estrogeni che causano un globale aumento dei caratteri sessuali femminili, può anche ostacolare le attività sportive. Per questa ragione, ci si sottopone alla mastoplastica riduttiva anche per riacquisire una certa fisiologica adattabilità ai movimenti della vita quotidiana.

L’intervento di mastoplastica riduttiva è un intervento complesso, invasivo ed eseguito in regime di anestesia generale, per cui è sempre opportuno rivolgersi a un professionista con esperienza nel settore. In alcuni casi di ginecomastia, ossia di ipertrofia della mammella maschile, anche alcuni uomini, infastiditi da un torace troppo prominente, potrebbero sottoporsi alla procedura.

INDICAZIONI

Come detto, la mastoplastica riduttiva viene eseguita per ridonare comfort alla vita della donna il cui seno intralcia i movimenti quotidiani, oppure per motivi squisitamente estetici.

In particolar modo, la mastoplastica riduttiva viene indicata in tutti i seguenti casi:


  • Profondo senso di disagio estetico, legato all’eccessivo sviluppo delle ghiandole mammarie;

  • Dolore a carattere cronico-gravativo causato dal peso delle mammelle;

  • Difficoltà respiratorie e posturali durante il riposo notturno, legate all’impedimento fisico determinato dalle mammelle;

  • Facile predisposizione all’ irritazione e all’infezione;

  • Impedimento funzionale allo svolgimento di attività quotidiane e sportive.


PREOPERATORIO

La visita pre-operatoria svolge un ruolo fondamentale nella fase preliminare all’esecuzione del trattamento di mastoplastica riduttiva. La prima parte della visita si impernia sull’anamnesi della paziente, la quale deve riferire con cura tutte le informazioni cliniche della sua vita attuale e della sua vita passata, con speciale riguardo alla presenza di neoplasie o di infiammazioni croniche.

Risulta anche importante comunicare al medico eventuali diatesi emorragiche a carattere familiare presenti nella famiglia nonché far visionare la lista dei farmaci correntemente assunti, per verificare possibili controindicazioni alla procedura chirurgica. La seconda parte della visita si concentra sull’esame obiettivo della paziente, prima generale e poi della regione toracica, la quale viene scrupolosamente esaminata.

Il medico chirurgo dapprima procede a ispezionare l’area delle mammelle, notando eventuali segni infiammatori presenti come eritema oppure asimmetrie, poi prosegue con la palpazione, tastando l’intera area mammillare ed areolare, facendo caso a noduli o altre irregolarità riscontrate.

Dopo aver documentato il tutto fotograficamente, il medico prescrive altri esami di approfondimento, sia di laboratorio come gli esami del sangue sia di imaging come la radiografia diretta della mammella. Al termine della visita, il medico raccomanda anche alla paziente di astenersi, nelle due settimane precedenti l’intervento, da fumo, alcol e farmaci anti-aggreganti.

ESECUZIONE DELL’INTERVENTO

L’intervento di mastoplastica riduttiva può anche superare le tre ore di durata e si svolge in regime di anestesia generale, in Day Surgery o più spesso con annesso ricovero ospedaliero, anche per più di un giorno.

In genere, le fasi di cui consta l’intervento di mastoplastica riduttiva sono:

  • Disinfezione accurata dell’intera regione della mammella con soluzioni opportune a base di clorexidina al 2 % o iodopovidone;

  • Somministrazione di sostanza anestetica a carattere generale e locale;

  • Effettuazione di una o più incisioni periareolari, verticali o orizzontali, secondo discrezione del chirurgo;

  • Asportazione del tessuto in eccesso;

  • Sutura delle incisioni;

  • Pulizia e medicazione.


POST OPERATORIO

La fase post-operatoria dell’intervento di mastoplastica riduttiva di solito presenta importanti dolori alle mammelle nelle ore successive all’operazione, con persistenza di gonfiori ed ecchimosi per due-quattro settimane, fino a completa ripresa, in genere ottenuta dopo tre mesi dall’intervento.

Nella fase di recupero, è possibile tenere a bada i dolori facendo ricorso all’assunzione mirata di farmaci FANS.

RISCHI E COMPLICAZIONI

Alcune complicazioni che possono presentarsi in seguito all’intervento di mastoplastica riduttiva sono:

  • Edema;

  • Sanguinamento;

  • Infezione;

  • Formazione di cicatrici prominenti e resistenti al riassorbimento;

  • Reazione avversa alla sostanza impiegata per l’anestesia.


FONTI:

  • Nicolò Scuderi. Manuale di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. Padova: Piccin; 2014

  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.


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