Ultima modifica Mar 11/01/2022 | Dott. Aldo Majani
L’aumento di volume del seno è uno tra gli interventi più richiesti al chirurgo plastico. Ma c’è anche l’altro lato della medaglia: parliamo di una patologia nota con il termine di gigantomastia.
La gigantomastia o macromastia è associata ad una crescita anomala del seno femminile, la quale può verificarsi per cause di natura ormonale oppure per un eccesso di tessuto adiposo. La prima è la gigantomastia “vera”, e può coinvolgere tutte le donne, mentre la seconda è legata di più ad una condizione di obesità. A volte anche gravidanza e allattamento possono lasciare un seno di dimensioni maggiori rispetto a prima, il che può portare la donna a non sentirsi più in armonia con il proprio corpo.
La crescita eccessiva del seno può essere simmetrica, e quindi coinvolgere entrambe le mammelle, oppure asimmetrica, quindi più accentuata in uno dei due seni rispetto all’altro.
In entrambi i casi si verifica un aumento della dimensione della mammella decisamente sproporzionata rispetto al tronco, e questa condizione può portare ad una serie di problematiche, le quali coinvolgono non solo la salute, ma anche la vita della persona nel suo complesso.
Dal punto di vista della salute il peso eccessivo del seno può causare in primis problemi di postura, facendo assumere delle posizioni innaturali alla colonna vertebrale. Se guardiamo invece la sfera personale e sociale, una donna che presenti un problema di gigantomastia potrebbe avere dei problemi a trovare degli indumenti comodi da indossare, o anche a svolgere alcune attività sportive. Pensiamo al momento nel quale una ragazza adolescente con un seno di dimensioni eccessive debba praticare attività fisica a scuola nell’ora di educazione motoria: si troverà un po’ in imbarazzo, tanto da trovare una scusa per chiedere l’esonero.
Le pazienti che si rivolgono al chirurgo per la diminuzione di dimensioni e volume del proprio seno hanno in genere tutte le età: si parte per l’appunto dall’adolescenza, fino ad arrivare alla post-menopausa. Nelle più giovani è spesso (se non sempre) presente una condizione di mastopatia fibrosa. Nelle più adulte è più frequente la presenza di mastopatia fibroso-cistica.
Il motivo che spinge le donne a chiedere un intervento di mastoplastica riduttiva non è uno solo. Dal punto di vista fisico, sostenere un peso sproporzionato rispetto al tronco porte inevitabilmente a fastidi alla colonna vertebrale ed alla schiena. Da un punto di vista sociale un seno troppo grande e non in armonia con il resto del corpo, magari minuto, può portare la donna a non sentirsi “adeguata” nel proprio corpo, con conseguente disagio ed imbarazzo anche nei rapporti sociali e nella sfera sessuale.
Non esiste, quindi, solo la mastoplastica additiva. La mastoplastica riduttiva è un intervento chirurgico che in caso di gigantomastia non solo è auspicabile, ma è quasi sempre necessario ai fini di evitare tutti quei disturbi che possono derivare da una mammella troppo pesante e difficile fisicamente da sostenere.
La mastoplastica riduttiva in presenza di gigantomastia può essere eseguita a tutte le età, quindi anche nelle ragazze più giovani. L’importante però, è che il seno la crescita del seno si sia stabilizzata e quindi che il volume sul quale si andrà ad operare è quello definitivo. L’intervento ha lo scopo di diminuire il volume delle mammelle e di rimodellarle, per conferire alle stesse un aspetto più gradevole ed impedire il verificarsi di tutti i disturbi connessi.
Chirurgia plastica
Catania (CT)