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Breast augmentation


Lun 09/05/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

La breast augmentation, anche nota come mastoplastica additiva, è una procedura di chirurgia plastica, volta a favorire l’aumento delle dimensioni di uno o di entrambi i seni, sia per ricostruire il tessuto mammario eventualmente lesionato da una malattia o da una neoplasia, sia per un semplice scopo estetico. L’intervento di breast augmentation si compone di una parte plastica in cui si rimodella il seno impiantandovi una protesi biocompatibile e di una parte opzionale nel corso della quale si può inserire del grasso autologo trapiantato in sede sottomammaria.

COS’È

La breast augmentation è la denominazione inglese di “aumento del seno” e sta ad indicare quell’insieme di tecniche mastoplastiche realizzate con il preciso intento di conferire al seno un volume e una corposità maggiori o di correggere eventuali asimmetrie mammarie, dovute a processi patologici o genetici.

Durante l’intervento, il chirurgo plastico specializzato provvede a inserire una protesi in sede submuscolare (raramente in posizione retroghiandolare) e questa operazione può comportare varie complicanze, quali la contrattura capsulare o il bottoming out, delle quali la paziente deve essere debitamente informata prima di sottoporsi alla procedura chirurgica.

INDICAZIONI

Come detto, la breast augmentation è consigliata alle donne che lamentano un effetto estetico sgradevole del proprio seno, imputabile a ragioni genetiche nel possedere un seno ipoplasico o fisiologicamente piccolo, oppure all’instaurarsi di fenomeni patologici, passati o in atto.

In particolar modo, l’intervento di breast augmentation è riservato a chi:


  • Vuole livellare le dimensioni del proprio seno, in seguito a una dieta ipocalorica protratta a lungo o a periodi di allattamento;

  • Vuole correggere uno stato di asimmetria mammaria dovuta a un precedente intervento chiurgico o a malformazioni;

  • Migliorare il proprio aspetto estetico, senza la necessaria compresenza di un fenomeno patologico alla base;

  • Conferire un boost alla propria autostima.


PREOPERATORIO

Nel corso della visita pre-operatoria è preciso compito del chirurgo plastico non solo illustrare alla paziente le modalità di esecuzione dell’intervento e i rischi/benefici derivanti ma anche di indagare a fondo sullo stato generale della paziente stessa, richiedendo test specifici ed esami ematochimici.

In particolare, durante il colloquio e la visita preliminare possono essere messi in luce i seguenti aspetti:

  • Il medico esamina la paziente in maniera obiettiva, documentando e fotografando lo stato delle mammelle, ricorrendo all’ispezione e alla palpazione delle stesse;

  • Il medico informa la paziente che le protesi mammarie impiantate, sebbene biocompatibili, corrono sempre il rischio di rompersi, venire rigettate o ostacolare eventuali mammografie.

  • Il medico informa la paziente che le protesi impiantate potrebbero costituire fattore avverso all’allattamento al seno;

  • Il medico eventualmente sottopone la paziente a test di screening per la rottura della protesi al seno e a una mammografia preventiva.


ESECUZIONE DELL’INTERVENTO

L’intervento di breast augmentation dura alcune ore e comporta il ricovero della paziente in regime ordinario, prima in day surgery e poi eventualmente nel reparto di degenza post-operatorio per il monitoraggio continuo.

L’esecuzione dell’intervento chirurgico consta, nella maggior parte dei casi, delle seguenti fasi:

  • Anestesia generale della paziente;

  • Disinfezione della zona cutanea da trattare con soluzioni sterilizzanti a base di clorexidina o iodopovidone;

  • Incisione a livello inframammario o a livello periareolare;

  • Separazione del tessuto della mammella dalla parete toracica;

  • Creazione di una tasca di alloggiamento della protesi mammaria;

  • Inserimento della protesi mammaria nell’idonea tasca, riempite con gel di silicone con impianto salino annesso;

  • Sutura della tasca di alloggiamento;

  • Medicamento e bendaggio.


POST OPERATORIO

Nella fase post-operatoria, le cicatrici dovute all’intervento di breast augmentation tendono a permanere per alcune settimane, aspettando per il riassorbimento completo almeno tre o quattro mesi; nel percorso post-operatorio in genere viene raccomandato alla paziente l’utilizzo di reggiseni a compressione e di antidolorifici al bisogno.

È poi strettamente raccomandato astenersi da attività fisiche ad alto impatto, dalla frizione del seno accidentale e del lavaggio con prodotti cosmetici aggressivi.

Qualora i drenaggi applicati dopo l’intervento non eseguano bene il loro compito o i punti di sutura fatichino a riassorbirsi può essere necessario concordare con il chirurgo plastico un secondo appuntamento per la rimozione.

RISCHI E COMPLICAZIONI

Vi sono varie complicazioni a cui le pazienti che si sottopongono alla breast augmentation possono andare incontro, ecco le principali:

  • Contrattura capsulare;

  • Bottoming out;

  • Edema, gonfiore e dolore persistenti;

  • Infezione;

  • Alterazione della sensibilità cutanea;

  • Reazione immunologica al materiale protesico;

  • Rottura o perdita della protesi o dell’impianto salino;

  • Malattia della protesi mammaria;

  • Linfoma anaplastico a grandi cellule associato a protesi mammaria (BIA-ALCL).


FONTI:

  • Valerio Cervelli, Benedetto Longo. Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Pisa: Pacini; 2021.

  • Nicolò Scuderi. Manuale di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. Padova: Piccin; 2014

  • Stefano Modena, a cura di. Trattato di senologia. Padova: Piccin; 2006.


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