DEFINIZIONE
L’asimmetria mammaria non è definibile propriamente come una patologia in quanto è molto raro che entrambe le mammelle di una donna siano perfettamente simmetriche ed allineate; tuttavia, questa condizione, che si manifesta con un disallineamento morfologico dei seni, può essere la spia di problemi più seri e va sottoposta a un accurato esame obiettivo da parte del medico senologo. Quando l’asimmetria mammaria è molto marcata può generare imbarazzo e disagio sociale nella donna, tanto da ricercare soluzioni che ripristinino la simmetria mediante trattamento chirurgico.
COS’È
L’asimmetria mammaria è una condizione, genetica o acquisita, che si configura come un disallineamento dei seni della donna, relativa alla disposizione differente dell’areola e del capezzolo o dell’intero volume della mammella, il quale può pendere maggiormente in un lato piuttosto che nell’altro (ptosi della mammella).
L’asimmetria delle mammelle, che può evidenziarsi anche a carico della regione toracica maschile, si palesa in prima battuta a livello macroscopico, tracciando una linea immaginaria che divida in due la regione del torace iniziando dal collo, e notando se vi sono differenze e disallineamenti tra una metà e l’altra, a cavallo della linea.
SINTOMI
Quando l’asimmetria mammaria non è molto marcata e non è secondaria a una patologia più grave come un tumore, in genere non produce sintomi caratteristici; una ptosi mammaria particolarmente pronunciata può dare luogo a sintomi specifici come senso di pesantezza del seno, eritema e gonfiore locale.
Se l’asimmetria è invece figlia di un processo degenerativo o tumorale, possono allora evidenziarsi sintomi più sistemici come astenia generalizzata e perdita di peso.
CLASSIFICAZIONE
L’asimmetria mammaria può essenzialmente classificarsi in:
- Asimmetria mammaria congenita
L’
asimmetria mammaria congenita si manifesta come l’effetto di una sindrome genetica per la quale la mammella
non si forma, o si sviluppa molto poco; questa condizione compromette notevolmente la percezione del sé nell’adolescente.
- Asimmetria mammaria acquisita
L’
asimmetria mammaria acquisita è secondaria a
processi di natura traumatica (come un incidente stradale), di natura iatrogena (operazione chirurgica) o a trattamenti anti-neoplastici come la
radioterapia.
CAUSE
Le
cause più implicate nella comparsa dell’asimmetria mammaria sono:
- Mancata crescita del seno durante la pubertà
- Mancata formazione del bottone mammario (telarca) in età prepuberale
- Gravidanza e allattamento
- Sindrome di Poland
- Mastite aggressiva monolaterale
- Esito di radioterapia aggressiva e insistita
- Traumi meccanici o chimici
DIAGNOSI
La
diagnosi di asimmetria mammaria si effettua nel corso di un normale
esame obiettivo da parte del medico di medicina generale, del pediatra se la condizione è già presente in età infantile o da parte del medico specialista senologo.
Nell’esame obiettivo, durante l’
ispezione e la
palpazione si prende atto della
disomogeneità dei seni e si può ricorrere a un’ulteriore
indagine ecografica per verificare lo sviluppo del tessuto mammario posto più in profondità.
TERAPIE E TRATTAMENTI
Poiché un’asimmetria mammaria molto pronunciata può portare a profondo
imbarazzo e disagio sociale per la donna affetta, vi sono diversi
trattamenti di medicina estetica che possono correggere la condizione.
Ecco quali:
Con la
mastoplastica additiva, si aggiunge una porzione di tessuto a una mammella poco sviluppata rispetto alla contro laterale. La mastoplastica additiva fa ricorso all’impianto di
protesi biocompatibili, spesso costituite in materiali siliconati, preliminarmente testati in laboratorio per rispettare i requisiti biologici. Talvolta, però, le protesi possono scivolare dalla tasca artificiale nella quale sono inserite e dare luogo al cosiddetto
bottoming out, che va corretto tramite un nuovo intervento chirurgico; un’altra complicanza associata a questo intervento chirurgico è il progressivo irrigidimento del tessuto fibroso che va a circondare la protesi, fenomeno noto come
contrattura capsulare. Alla luce di tali possibili complicanze, è sempre necessario selezionare con cura il paziente da sottoporre all’intervento di mastoplastica additiva.
Contrariamente alla procedura precedente, nella
mastoplastica riduttiva si va invece a diminuire il volume di un seno rispetto all’altro.
La
mastopessi, o lifting della mammella,
corregge la ptosi mammaria ossia quando il seno si mostra particolarmente cadente, soprattutto con l’avanzare dell’età.
- Simmetrizzazione della mammella
La
simmetrizzazione della mammella è un intervento chirurgico complesso che consiste nel cercare di ripristinare la fisiologica simmetria delle mammelle, mediante l’inserimento di idonee
protesi in silicone.
RISCHI E COMPLICAZIONI
Gli unici
rischi e complicazioni che possono derivare dagli interventi chirurgici volti a favorire la simmetrizzazione delle mammelle consistono in
infezione iatrogena, sepsi e segni dell’infiammazione (
arrossamento, calore e gonfiore) i giorni successivi all’intervento.
FONTI:
- Ruben Oddenino, a cura di. Chirurgia plastica estetica. Padova: Piccin; 2006.
- Giorgio Macellari, Bettina Ballardini. Senologia clinica. Torino: Minerva medica; 2018.