La sig.ra Valeria C. si è presentata al mio studio per chiedermi cosa potessi fare al suo viso in quanto presentava cicatrici (alcune cheloidi altre retraenti), ma anche piccole protrusioni (contenenti piccoli pezzi di vetro), macchie e addensamenti di capillari il tutto causato da un precedente incidente automobilistico in cui la paziente, dopo aver sfondato il vetro frontale, è stata catapultata fuori dall'auto perdendo immediatamente i sensi ed entrando in coma, poi durato sette giorni.
Uscita dall'ospedale e dopo aver trascorso un anno ha deciso di rivolgersi ad uno specialista per cercare di rimediare almeno in parte alle cicatrici sul viso che era costretta a vedere tutti i giorni ogni volta che si specchiava. Sto parlando di una persona che prima dell'incidente e delle cicatrici era considerata molto bella ed aveva improntato la sua attività imprenditoriale anche sulla sua immagine. Non occorre aggiungere che, trovandosi in uno stato di depressione, era costretta ad assumere antidepressivi che le permettevano di mantenere una vita sociale. Dopo aver constatato lo stato della situazione ho improntato un piano di lavoro che mi permettesse di risolvere i danni in maniera progressiva.
Ho iniziato col rimuovere chirurgicamente tutti i frammenti che erano rimasti incapsulati sotto pelle cercando di non danneggiare un viso già molto traumatizzato e segnato dalle cicatrici.
Dopo 15 giorni ho visitato nuovamente la paziente ed ho iniziato a trattare le cicatrici cheloidi, ovvero le cicatrici sul viso retratte e gli accumuli di capillari, maggiormente addensati intorno a queste mediante una terapia Laser utilizzando uno spot di 7mm una potenza di 8 joule ed un tempo di esposizione di 3.0ms per quanto riguarda le cicatrici, mentre ho utilizzato uno spot di 5mm una potenza di 10 joule con un tempo di esposizione di 1.5ms per quanto riguarda i capillari.
Dopo aver applicato una pasta a base di ossido di zinco su tutta le superfici trattate ed aver consigliato di continuare a trattare le zone interessate dalle cicatrici del viso con lo stesso prodotto per una settimana 3 volte al giorno, ho dato appuntamento dopo 4 settimane.
Al termine del primo mese ho controllato il livello di guarigione per stabilire quando trattare le macchie. Ho deciso di far trascorrere un ulteriore mese per avere un far sì che il viso fosse più pulito e mi permettesse di agire con maggiore precisione. Ho quindi proceduto al trattamento delle macchie da cicatrici sul viso sempre utilizzando il medesimo Laser con uno spot di 7mm una potenza di 6.5 joule ed un tempo di esposizione di 0,5 ms e sempre applicando la pasta subito dopo e per una settimana come sopra.
Trascorsi 2 mesi ho rivisto la paziente che presentava un viso notevolmente migliorato; i capillari erano quasi spariti completamente, le macchie erano sparite e si stava già formando un tessuto epiteliale sano; le cicatrici del viso si erano abbassate del 80% e si erano schiarite.
Ho iniziato ad intervenire nelle zone che prima erano interessate dalle cicatrici viso solo in fase avanzata di guarigione con il laser frazionato 1064 utilizzando una potenza di 5w un tempo di scansione di 600 microsecondi ed una spaziatura di 400 micrometri per iniziare ad uniformare il tessuto solito trattamento subito dopo e per una settimana con pasta. Dopo 6 settimane ho incontrato la signora ed ho ripetuto il medesimo trattamento col frazionato allargando però la zona fino ad estendermi su tutto il viso.
Dopo due mesi ho di nuovo incontrato la signora e, per la prima volta da quando l'avevo conosciuta, ho notato con gioia che si era truccata e aveva un sorriso smagliante.
I segni dell'incidente, le ex cicatrici sul viso, erano poco visibili sotto il trucco e solo un attento esame poteva percepire quello che c'era sotto.
Dopo aver struccato il viso sono passato ad un attento esame degli inestetismi che restavano da correggere attraverso il trattamento delle cicatrici.
Essendo a ridosso dell'estate e non potendo eseguire certi trattamenti ho pensato di compiere un ulteriore passaggio nel trattamento delle cicatrici mediante il laser frazionato utilizzando una potenza di 4w untempo di scansione di 800 microsecondi ed una spaziatura di 250 micrometri. Le ho consigliato di non esporsi per almeno 75 giorni e comunque mai con esposizione diretta e, in casi particolari, con una protezione solare di 50.
Quattro mesi dopo ci siamo rivisti nuovamente per definire gli ultimi dettagli. Ho rifinito con il Laser utilizzato inizialmente alcuni punti delle cicatrici sul viso con la medesima potenza della prima volta; alcune zone di capillari e qualche porzione di macchie sono state trattate con uno spot 7mm potenza 6 joule e tempo di esposizione 1.5ms, sempre terminando con l'utilizzo della pasta di ossido di zinco subito dopo e per una settimana, come sempre.
Dopo tre mesi ho proceduto con trattamenti mediante laser frazionato utilizzando i medesimi parametri dell'ultima volta con un intervallo di 6 settimane per un totale di tre incontri.
Passata l'estate ho rivisto la signora: era quasi tornata come prima dell'incidente; il trattamento delle cicatrici aveva prodotto risultati ottimali.
Mancava un ultimo ritocco e quindi ho proceduto ad infiltrare le labbra che erano leggermente asimmetriche, e gli zigomi che avevano perso tono, utilizzando l'acido ialuronico, mentre sulla fronte ho infiltrato della tossina botulinica.
Passati 20 giorni, la paziente è tornata per un controllo; era molto soddisfatta del risultato ottenuto ed al riguardo mi ha mostrato una foto scattata da qualche giorno mettendola a confronto con una di cinque anni prima. Il risultato del trattamento delle cicatrici è stato sorprendente anche per me: dall'aspetto della signora Valeria sembrava fossero passati solo pochi mesi e sul viso erano di fatto spariti i segni delle cicatrici lasciati dal terribile incidente.
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