Gio 08/12/2016 | Dott. Pierpaolo Pavanello
Nel campo della medicina estetica sono stati numerosi i passi avanti che si sono compiuti per garantire ai pazienti risultati sempre più naturali, con trattamenti sempre meno invasivi.
Ottenere risultati che mimino un effetto lifting, senza doversi sottoporre ad interventi chirurgici, è diventata, con il passare degli anni, la principale richiesta dei pazienti.
Gli ultrasuoni microfocalizzati si inseriscono, dunque, senza difficoltà, nei trattamenti di medicina estetica più richiesti, sia dagli uomini che dalle donne, per trattare la lassità cutanea di viso, collo e décolleté, senza doversi sottoporre a pratiche chirurgiche invasive.
Considerati dagli esperti una delle tecnologia più innovative nel campo della medicina estetica e rigenerativa, gli ultrasuoni microfocalizzati con sonda ecografica approvata FDA (il severo Ente di Certificazione Americano) consentono agli specialisti di raggiungere risultati fino a qualche anno fa insperati, venendo in contro alla nuova richiesta dei pazienti: un effetto lifting naturale a lunga durata.
Utilizzo degli Ultrasuoni Microfocalizzati
Il trattamento con Ultrasuoni Microfocalizzati, spiega il Dermatologo Dottor Pierpaolo Pavanello, si differenzia dalle altre metodiche, in quanto agisce sui livelli profondi del tessuto cutaneo e non sulle strutture sovrastanti del derma.
Questo richiede un’approfondita preparazione tecnica del medico che attua il trattamento.
È importante, ricorda il dott. Pavanello, rivolgersi soltanto ai centri medici autorizzati dove opera personale certificato, con esperienza, che potrà assicurare risultati gradevoli nel tempo.
Il trattamento con Ultrasuoni Microfocalizzati, viene svolto con l’ausilio costante, in tempo reale, di una sonda ecografica, che permette di monitorare l’esatta profondità e area di trattamento per agire al riparo da rischi, conoscendo appieno il punto dove erogare il calore emanato dagli Ultrasuoni.
Gli Ultrasuoni Microfocalizzati, attraverso l’erogazione di calore controllato, stimolano la denaturazione del collagene esistente, provocando un effetto iniziale di maggior turgore, e la progressiva produzione di nuovo collagene, chiamata neocollagenesi, in risposta ai microdanni termici appositamente creati a diverse profondità del tessuto cutaneo.
È un trattamento adatto ad ogni persona e tipologia di pelle, che viene svolto ambulatorialmente, senza anestesia, e necessita di una sola seduta.
Particolarità degli Ultrasuoni Microfocalizzati, è l’assenza dei tempi di recupero, rendendolo un trattamento particolarmente adatto per il pubblico maschile che si sta progressivamente avvicinando al mondo della medicina estetica.
I risultati attesi con gli Ultrasuoni Microfocalizzati
Gli ultrasuoni Microfocalizzati – precisa il dott. Pavanello - non producono risultati uguali per tutti i pazienti, ma individuali, perché corrispondono alla risposta biologico di ogni singolo organismo. In questo senso gli ultrasuoni microfocalizzati possono essere inseriti nei trattamenti di medicina rigenerativa.
La progressiva rigenerazione tissutale è collegata alla produzione di nuovo collagene, ed è un processo, dunque, che si protrarrà per 4-6 mesi dal trattamento.
I risultati degli ultrasuoni Microfocalizzati, difatti, dopo la sensazione post-trattamento di un primo turgore, saranno visibili progressivamente nei mesi seguenti, fino a raggiungere un vero e proprio effetto lifting.
Gli effetti sono duraturi nel tempo, e garantiscono i risultati naturali e autentici richiesti dai pazienti.
L’età ideale per sottoporsi al trattamento con Ultrasuoni Microfocalizzati è tra i 40 e i 60 anni, nei pazienti che presentano una lassità dei tessuti moderata.
Gli Ultrasuoni Microfocalizzati si presentano, dunque, come la soluzione ideale per coloro che non vogliono sottoporsi ad interventi chirurgici invasivi, come il lifting tradizionale, dove viene effettuata un’incisione nella pelle e il riposizionamento dei tessuti, in anestesia locale o generale.
Dermatologia,Medicina estetica
Parma (PR)