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Ultrasuoni microfocalizzati e stimolazione del collagene

Ultrasuoni microfocalizzati e stimolazione del collagene


Ven 11/02/2022 | Dott. Luigi Coricciati

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Revisione 30/01/2024 --- Cosa sono gli ultrasuoni microfocalizzati e perché stimolano la produzione di collagene.

L’invecchiamento cutaneo è un processo biologico naturale. Esso coinvolge molti fattori: alcuni intrinseci, ed altri estrinseci. Possiamo prevenirlo, o meglio possiamo provare ad “invecchiare bene”. Questo vuol dire agire sui fattori che è possibile modulare per preservare il più possibile la qualità della pelle, anche definita la “skin quality”.

Nell’ambito dei fattori intrinseci troviamo tutto quello che è interno all’organismo. Parliamo della genetica e di tutto ciò che è connesso al processo di cronoaging, termine con il quale ci si riferisce a tutte quelle cause dell’ invecchiamento connesse ai processi metabolici dell’organismo.

I fattori estrinseci sono invece quelli legati all’ambiente, e allo stile di vita. Alimentazione, attività fisica, abitudini, cura delle pelle, protezione della stessa dal sole, o dal freddo: sono questi gli aspetti principali che influenzano la qualità della pelle, così come il processo di ageing dello stesso.

Su questi fattori è possibile agire, prestando attenzione all’alimentazione, allo stile di vita e alla cura della pelle, intesa come protezione dai potenziali stress esterni unitamente ad un corretto skincare quotidiano.

La pelle va protetta dal sole sia in estate e sia in inverno, perché alcuni tipi di radiazioni ultraviolette riescono ad attraversare anche le nuvole e quindi penetrano nella pelle anche nella stagione fredda. Gli UVA e gli UVB stimolano nell’organismo la produzione dei radicali liberi, molecole chimiche molto reattive che favoriscono l’invecchiamento cellulare. Un eccesso di radicali liberi attiva la ialuronidasi, un enzima che degrada l’ acido ialuronico. L’acido ialuronico è un disaccaride in grado di legare tantissime molecole di acqua, e che quindi contribuisce a mantenere tono, volumi e turgore della pelle. 

Nello skin care quotidiano, è molto importante non dimenticare mai la detersione. Il primo step, la pulizia del viso con un latte detergente per eliminarne sporcizia e impurità. Se non si attua una buona detersione, sporcizia e impurità si accumuleranno nei pori, dilatandoli e formando quelli che comunemente chiamiamo “punti neri”. La pelle perde molto il termini di texture, che non è più liscia ed omogenea ma appare più rugosa e in alcuni tratti lucida.

Per quanto riguarda l’alimentazione, una delle sostanze più utili per la pelle è la vitamina C, contenuta principalmente nella frutta e nella verdura di stagione. La vitamina C stimola la produzione di collagene, una proteina del derma che insieme all’elastina forma una rete solida e stabile a sostegno dell’epidermide.

Per quanto riguarda invece i fattori intrinseci, è chiaro che possiamo fare poco. Parliamo di genetica, che è un qualcosa che ereditiamo. Oppure di tutti quei processo metabolici che caratterizzano il crono aging, tra i quali in primis troviamo il rallentamento progressivo della produzione di collagene da parte dei fibroblasti del derma, che comincia già a partire dai 25 anni di età. 

Il collagene ed il suo ruolo nel processo di invecchiamento cutaneo


Il collagene è una proteina fibrosa prodotta dai fibroblasti del derma, il tessuto connettivo dell’epidermide. 

La pelle è formata da 3 strati

  1. Epidermide, lo strato più esterno con funzioni prevalentemente protettive

  2. Derma, lo strato centrale con funzioni di sostegno

  3. Ipoderma, lo strato più interno formato dai muscoli e dal pannicolo adiposo sottocutaneo, le cui funzioni principali sono il mantenimento del tono del tessuto.


Nel derma troviamo una rete solida e stabile formata da due proteine fibrose: collagene ed elastina. All’interno di questa rete si insinua una matrice gelatinosa formata da acido ialuronico e acqua. Collagene ed elastina aiutano a mantenere compattezza ed elasticità dell’epidermide, acido ialuronico e acqua mantengono idratazione e volumi.

Con il passare del tempo i fibroblasti producono sempre meno collagene, quindi si arriva ad un punto nel quale le molecole neosintetizzate non sono più sufficienti e rimpiazzare le vecchie, che vengono degradate. Da qui inizia il processo di ageing, che porta alla comparsa di rughe, lassità cutanea e peggioramento della skin quality.

L’innovazione della guida ecografica nel trattamento con ultrasuoni microfocalizzati


Quando con l’età il ciclo naturale di rinnovo dei tessuti cutanei rallenta, i fibroblasti perdono rapidamente la loro capacità di produrre collagene, acido ialuronico, elastina e tutte le altre molecole fondamentali che compongono il tessuto connettivo.

In questi casi è indicato intervenire con una stimolazione più profondanaturale e più efficace nel tempo, con gli ultrasuoni microfocalizzati eco-guidati.

La caratteristica rivoluzionaria degli ultrasuoni microfocalizzati eco-guidati è che possiamo arrivare a profondità rilevanti (4.5 mm) con una metodica non invasiva e senza l’ausilio del bisturi.

Con questo trattamento che stimola il processo naturale e fisiologico di produzione di nuove fibre di collagene ed elastina, otteniamo un rassodamento e un sollevamento dei tessuti veramente naturale, graduale e duraturo.

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Coricciati Luigi

Autore

Dermatologia,Medicina estetica

Martano (LE)


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