Mer 01/06/2016 | Dott. Elvira Danila Pistolesi
Sino ad oggi, gli approcci non invasivi di lifting facciale (es. laser non ablativi, radiofrequenza) si sono dimostrati non selettivi, con necessità di trattamenti multipli e di difficile standardizzazione, così da lasciare irrisolto il problema del trattamento non invasivo della lassità cutanea. Gli ultrasuoni microfocalizzati sono stati di recente introdotti,proprio per colmare questo gap nel ringiovanimento del viso, collo e decolleté,in quanto metodoefficace e sicuro di lifting non chirurgico.
Gli ultrasuoni microfocalizzati sono onde sonore, simili agli ultrasuoni utilizzati nella diagnostica ecografica, convogliati sulla pelle tramite analoghe sonde con l’interposizione di un gel per favorire lo scorrimento.Il protocollo utilizzato è avvalorato da numerosi studi clinici. Il trattamento è preceduto da una visita per la valutazione delle indicazioni al trattamento e da un preciso disegno sulla pelle,con matita dermografica, delle aree da trattare e da evitare.È un trattamento che non necessita anestesia; provoca un fastidio, in genere, sopportabile, legato alla sensazione di calore sotto la pelle. Nei casi di particolare ipersensibilità individuale vengono messe in atto strategie ad hoc. L’indolenzimento, il gonfiore e l’arrossamento post-procedura, in genere sono irrisori e si possono, fin da subito, riprendere le proprie attività quotidiane.
Il meccanismo d’azione del lifting con ultrasuoni microfocalizzati
Caratteristica peculiare degli ultrasuoni microfocalizzati, rispetto a quelli utilizzati nelle ecografie ad immagini , è di essere altamente convergenti e di utilizzare frequenze diverse.Infatti, specifici trasduttori concentrano la energia ultrasonicain microscopici punti in profondità nel derma reticolare, nel tessuto sottocutaneo e nella fascia aponeurotica superficiale (SMAS). Una volta raggiunti i tessuti bersaglio, gli ultrasuoni inducono vibrazione e frizione delle molecole con trasformazione di questa energia cinetica/meccanica in energia termica. La temperatura raggiunge i 60-70 °C, producendo piccolipunti di coagulazione termica dove le proteine del collagene si denaturanoe le fibre collagene si contraggonoraggiungendo una conformazione più corta e stabile.Successivamente siinstaura uno stato infiammatorio che attiva la fisiologica risposta riparativa dei tessuti con sintesi di nuovo collagene avente migliori proprietà viscoelastiche e di resistenza agli stress meccanici. Dopo una prima fase sintesi di nuovo collagenedi tipo III( diconsistenza gelatinosa) e di elastina da parte dei fibrobalsti, il collagene di tipo III viene sostituito dal collagene di tipo I;le fibre collagene diventano più spesse, si intrecciano e via via diventano parallele alla linea di tensione della cute.Il rimodellamento del collagene è una fase crucialenel processo di lifting cutaneo.
Caratteristiche distintive degli ultrasuoni microfocalizzati nel lifting non chirurgico
1) Gli ultrasuoni microfocalizzati convogliano energia termica inprofondità, nel derma reticolare, sino agli strati sottocutanei ed anche allo SMAS. Vengono, quindi, raggiunti con estrema precisione anche piani profondi di sostegno raggiunti in precedenza solo dal trattamento chirurgico.L’energia colpisce in modo selettivo e preciso numerosi microscopici punti bersagliodove, raggiunta una temperatura > di 60°C, utile per la denaturazione e la contrazione del collagene e per la sua nuova sintesi,si assiste ad un innalzamento dei tessuti di sostegno fibromuscolari con effetto liftante cutaneo.
2) Gli ultrasuoni microfocalizzatibypassano l’epidermide risparmiandola, e non danneggiano il derma papillare sottostante,così che,mentre creano punti di coagulazione termica ad elevata temperatura (>60 °C) nel derma reticolare e nel sottocutaneo, vengono preservate le aree prossimali e distali alla zona bersaglio. Non è necessario, pertanto, utilizzare alcun tipo di raffreddamento superficiale.
3) Gli ultrasuoni microfocalizzati,a differenza di atri dispositivi elettro-medicali (es. laser, R.F.), utilizzano un sistema ecografico guidadi visualizzazionein tempo reale delle caratteristiche di spessore delle aree da trattare edei piani bersaglio. Il trattamento può essere, così, personalizzatoimpostando la profondità e l’energia desideratae garantisce maggiore sicurezza.
4) L’energia ultrasonica non è assorbita ed è indipendente dai cromofori come melanina ed emoglobina così da potere essere utilizzatasu tutti i fototipi di pelle, anche nelle pelli più scure ed abbronzate,ed in qualsiasi stagione.
5) Il trattamento viene eseguito in una seduta unica ( dai 30’ ai 90’ , a seconda delle aree da trattare), i risultati massimi si manifestano da 3 a 6 mesi dal trattamento e possono perdurare dai 12 ai 24 mesi, ed anche di più,in funzione della entità della lassità cutanea;
6) La procedura non richiede tempi di recupero e si possono, fin da subito, riprendere le attività quotidiane.
7) L’effetto lifting è naturale ed avviene in due fasi.Subito dopo il trattamento, si evidenzia una immediata tensione cutanea relativa alla denaturazione e contrazione del collagene del derma e della fascia fibro-muscolare di sostegno oltre che all’edema post-procedura.La seconda fase avviene nei successivi 60-90 giorni, periodo necessario perché si instauri la risposta fisiologica di riparazione e di neosintesi di collagene e di elastina in seguito all’insulto termico creato dagli ultrasuoni microfocalizzati. Il rimodellamento della lassità che ne deriva è naturale in quanto determinato dalla propria risposta fisiologica di riparazione.
8) È un trattamento convalidato scientificamente nella efficacia e nella sicurezza
Il trattamento ad ultrasuoni microfocalizzati, sulla base della documentazione scientifica a disposizione, è stato certificato per l’efficacia e la sicurezza dalla FDA come lifting non chirurgico del sopracciglio, collo, sottomento e decolleté. L’FDA èl’ente governativo americano che vigilacon estremo rigore sulla efficacia e sicurezza dei farmaci e di qualsiasi prodotto destinato al consumo umano.
Indicazioni e controindicazioni
Non sono stati riferiti eventi avversi permanentio perdurati per lungo tempo.Tale profilo di efficacia ed affidabilità è, però, appannaggioesclusivodelle apparecchiature, che erogano ultrasuoni microfocalizzati, certificate dalla FDA e non certamente dalle eventuali imitazioni. Allo stesso modo il medico che esegue questo trattamento deve essere un medico specialista che ha seguito uno specifico percorso formativo.
Il paziente ideale è quello con una lieve-moderata lassità cutanea e con una pelle non particolarmente fotodanneggiata. Il soggetto più giovane ha, in genere, una migliore risposta clinica. Allo stesso modo, soggetti obesi, (BMI>30 kg/m2) potrebbero avere una minore risposta.
Il lifting ad ultrasuoni microfocalizzati non sostituisce, comunque, il lifting chirurgico del viso e non produce gli stessi risultati, ma può , comunque, rallentare il processo di invecchiamento e di scivolamento dei tessuti in basso per gravità. Inoltre, i massimi risultati non sono immediati ma occorre aspettare la fisiologica risposta riparativa di neoformazione e di rimodellamento del collagene. Il trattamento è, pertanto, controindicato nei soggetti che desiderano risultati immediati o non realistici, soprattutto se affetti da grave lassità cutanea.
Controindicazioni assolute sono la gravidanza, la presenza di lesioni o ferite aperte, l’acne cistica, la presenza di impianti attivi (pace-maker, defibrillatori) o impianti metallici nell’area da trattare.
Medicina estetica
Milano (MI)